Inizio a pensare che se il Pd imploderà, non sarà per le risse interne, ma per gli scandali che lo stanno travolgendo. Temo che sarà una fine ingloriosa, come lo fu per il Psi. Ma non credo che, come avvenuto allora tra i militanti del Psi, ci sarà una recriminazione contro i "giustizialisti", perché lo scollamento tra base e inquisiti è troppo forte: la gran parte dei militanti del Pd è d'accordo sulla necessità di fare pulizia.
Ci sarà, semmai, la necessità di ripartire da zero.
Giusto per chiarirci le idee:
- a Firenze indagini sulla giunta
- a Napoli arrestati assessori comunali, e indagato il presidente della Regione Bassolino
- in Basilicata accuse di spartizione dei proventi del petrolio, inquisito un deputato Pd
- lo scorso anno 2 assessori inquisiti a Genova per corruzione
- e situazioni non proprio limpide in tante altre città...
Direi che c'è un problema.
In tutto questo, credo che Veltroni resti l'unico in grado di imprimere un rinnovamento, prima che sia troppo tardi. I vari Rutelli, Follini, D'Alema, non hanno né la credibilità né l'autorevolezza, né le mani abbastanza pulite da poter proporre alcunché di positivo, credibile e innovativo.