Tornato dalla brevissima vacanza parigina, oltre a ricominciare il solito tran tran di riunioni di vario tipo, leggo su Repubblica questa notizia:
La cosa che mi ha decisamente sconvolto, però, è il tenore della dichiarazioni diffuse dalla diocesi bresciana: "Manifestiamo la nostra vicinanza a don Baresi, alla sua famiglia, al Seminario e a tutte le persone coinvolte".
A me sinceramente parrebbe necessario manifestare vicinanza soprattutto alla vittima delle violenze e la di lui famiglia, non il contrario. Evidentemente, però, la Chiesa cattolica applica dei precedetti morali particolarissimi quando ad essere accusato è un prelato.
Praticamente come accade in Forza Italia. Dopo Ratzinger che sia la volta di Dell'Utri?
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