giovedì 31 gennaio 2008

"Fest", Fiera dell'editoria scientifica, dal 16 al 20 aprile

Ad aprile torna il Fetival dell'editoria scientifica a Trieste!

RICERCA: "FEST" TORNA A TRIESTE DAL 16 AL 20 APRILE
Oltre 120 eventi (tavole rotonde, conferenze, presentazioni), circa duecento relatori, tanti "personaggi" della cultura e della divulgazione scientifica nazionale ed internazionale (tra questi, Piero Angela, Luca Mercalli, Michele Mirabella, Patrizio Roversi) e poi spettacoli, mostre, laboratori didattici per coinvolgere un pubblico di ogni età.
E' questa la "ricetta" 2008 della seconda edizione di FEST, la Fiera internazionale dell'editoria scientifica, che torna a Trieste - al Molo IV - dal 16 al 20 aprile prossimi e che oggi è stata presentata alla stampa dall'assessore regionale all'Università e Ricerca Roberto Cosolini, dal suo presidente, e direttore della Scuola internazionale superiore di Studi avanzati/SISSA, Stefano Fantoni e dal direttore della manifestazione, Pietro Greco.
Tre novità prima di tutto quelle annunciate da Cosolini per un progetto "fortemente voluto" dalla Regione: lo spostamento - sempre comunque nell'ambito di un carattere "diffuso" della manifestazione - dall'ex Pescheria centrale, sulle rive, al Molo IV, a testimoniare e ribadire uno stretto rapporto tra il mare e FEST, l'incremento delle giornate (da quattro a cinque), la sua programmazione ad aprile, in un periodo cioè più consono ai viaggi culturali e di studio da parte delle istituzioni scolastiche, non solo italiane ma anche dalle vicine realtà transfrontaliere.
Come già l'anno scorso, infatti, hanno osservato Cosolini e Fantoni, FEST vuole confermare la sua proiezione internazionale e le nuove prospettive "mitteleuropeee" di Trieste, puntando "con entusiasmo" su nuove tematiche d'approfondimento.
Sette dunque i "percorsi" principali di FEST, delineati da Greco: quello dedicato allo sviluppo sostenibile nell'era della conoscenza, "Il vento dell'Est" (nel senso di una Trieste mediterranea "ponte" verso l'Est Europa), "Passaggio a Sud-Est" (analizzando il nuovo mondo multipolare della conoscenza scientifica), "EticaMente" (la neuroetica) nonché le tre "passerelle " sui media nella scienza (il libro, internet, la radio).
FEST, è stato quindi ricordato, è un progetto della Regione Friuli Venezia Giulia, con un finanziamento di 650 mila euro ha ricordato l'assessore Cosolini, ma vive grazie alla "forte collaborazione" tra tutti gli enti di ricerca presenti nel tessuto triestino (ha sottolineato Fantoni) ed all'impegno della SISSA, di AREA Science Park, dell'Università, della Fiera, della Camera di commercio, dell'Immaginario Scientifico, di MGS Press e di Promotrieste, accanto al patrocinio di Provincia e Comune di Trieste.
Una cooperazione, assolutamente vincente nella prima edizione (30 mila le presenze registrate nel 2007), che è stata ribadita nel corso della conferenza stampa dalla presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, dal presidente camerale Antonio Paoletti, dal presidente della Fiera Fulvio Bonzi, dal direttore dei Civici Musei, Sergio Dolce, e dal delegato del rettore per le Attività culturali Emanuela Montagnari.
Fonte: ARC/RM in Regione FVG

Z-Blog Awards

Cosa sono? Sono i premi ai blog non abbastanza "visibili" (quelli più linkati e visitanti... sì insomma l'establishment della blogosfera, i confindustriali di Blogbabel e Technorati per intenderci..).

Scopo del premio è dare visibilità a questi blog. Insomma aumentare la mobilità sociale della blogosfera. Sì insomma è un premio riformista no?



Su SW4n ogni spiegazione.



I miei Z-Blogs:



miglior blog femminile: Pagly


miglior Z-blog: Scatterhead


miglior Z-Blog umoristico: Scatterhead

miglior Z-Grafica: Makmad

Z-Blogger dell'anno: Makmad

miglior Z-Blog televisivo: OdioStudioAperto

miglior Z-Blog personale: E ho anche un po' di nausea...

lunedì 28 gennaio 2008

Mettiamo in pratica la Costituzione

Aderisco volentieri all'iniziativa scovata sul blog Banca dei Favori

L’anno che si sta concludendo è stato difficile ed aspro. Certo, alcuni di noi hanno raggiunto traguardi importanti… ma si tratta di risultati personali, che, per quanto ci riempiano di gioia e di legittimo orgoglio, non incidono sulla vita di tutti.
Il 2007 ha visto troppe promesse non mantenute, troppi rinvii, troppe prese di posizione generate dalla volontà di conservare il proprio orticello felice piuttosto che dal desiderio di agire concretamente per pacificare e rifondare l’Italia.
In democrazia vince la maggioranza, ci insegnano. Ma chi può sostenere onestamente che la maggioranza degli Italiani non voglia una vita serena per sé, per i propri cari, ma anche per gli sconosciuti? Chi può cercare di convincerci a rinunciare alla nostra umanità, alla solidarietà, alla dignità nostra, dei nostri connazionali – ovunque si trovino – come pure di tutti gli esseri che abitano questa terra?
L’anno trascorso ha visto spesso la volontà popolare travisata, non considerata o strumentalizzata per fini propri – dalla richiesta di rinnovamento di un sistema che non funziona, né in economia, né nella sanità, o nell’istruzione o nella politica, al rifiuto del nucleare nuovamente messo in discussione, al procrastinare sine die l’emissione di una legge che regolamenti la gestione dell’informazione, all’approvazione affrettata di un indulto di cui hanno beneficiato i soliti noti – cercando di farla passare per “clemenza” nei confronti dei carcerati per reati minori.
Neppure nel campo del lavoro si è verificato quel cambiamento di rotta, quella stabilizzazione che in tanti auspicavamo, in cui in tanti abbiamo creduto. Abbiamo assistito invece ad un’impressionante sequela di morti sul lavoro, la più eclatante delle quali, sia per numero di vittime che per il luogo in cui è avvenuta, ha risvegliato – forse – le coscienze sopite, con promesse di leggi ad hoc.
Abbiamo assistito ad inchieste revocate, censure appioppate, esternazioni tollerate, richieste di grazia discutibili, prese di posizione indifendibili… all’arrogarsi il diritto di cercare accordi di modifica a leggi statali da parte di chi non ne è legittimato… perfino alla messa a punto di topi che non hanno paura dei gatti… ma se invece di inventare qualcosa di cui nessuno sentiva la mancanza gli scienziati si impegnassero a realizzare il siero della verità – e fosse ammesso come prova nei procedimenti giudiziari?
Indipendentemente dalle convinzioni politiche, pensiamo sia evidente a tutti che in quest’anno che si sta concludendo ha predominato ancora una volta la logica degli interessi personali, dei particolarismi, degli egoismi – a cui ha fatto da contraltare, peraltro solo in alcuni casi, l’elargizione condiscendente di quanto in un mondo civile sarebbe meno del giusto e un continuo fare a chi urla più forte.
Non vogliamo scadere nel qualunquismo – le differenze ci sono sempre, e dovunque. Ma vogliamo fare una richiesta a tutti, siano essi italiani, politici, amministratori, cittadini comuni, associazioni, italiani all’estero o stranieri in Italia – una richiesta che per noi è un impegno costante.
Non abbiamo bisogno di altre leggi, di stravolgimenti o di beneficenza. Abbiamo una legge che contiene tutto quello che è necessario. E non è comunista, o democristiana o liberale. E’ super partes, ed è talmente bella e giusta che è costata sangue.


RISPETTIAMO E METTIAMO IN PRATICA LA COSTITUZIONE.

Questa è la proposta che noi facciamo a tutti gli italiani per il 2008.

sabato 26 gennaio 2008

Chi è meglio di Mastella? La Pimpa!

Su Collettivo Democratico un simpatico sondaggio...

Chi tra questi personaggi è più credibile di Mastella, e sarebbe stato migliore partner politico del PD e della maggioranza???

- i socialisti, Tom e Jerry
- il democristiano, Topo Gigio
- il comunista, Orso Balosso
- la dissidente, Pimpa

per me è la Pimpa... :-)

giovedì 24 gennaio 2008

Rassegnamoci, o sospiriamo

Sw4n la prende con filosofia. Rassegnamoci:


l'Italia è un paese di Destra dove per caso la Sinistra è andata al governo


E per come sono andati questi due anni c'è da pensare che non ricapiterà molto presto.


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Oppure sospiriamo. L'agonia è finita. Chissà che non si inizi a pensare al perché questi due anni di governo sono andati così male. E ora finalmente... basta alleanze con Udeur, IDV, Verdi, Pdci, e altri partiti da 1-2%...


A tra cinque anni!

mercoledì 23 gennaio 2008

Laicità e civismo...

Vi segnalo l'appello sul mio altro blog Macedonia Rossa:
di cui peraltro vedete anche il piccolo banner animato qui a sinistra :-)
E per restare in tema... non vi sembra strana la concomitanza tra attacco di Bagnasco al governo e uscita dell'Udeur dalla maggioranza? E non vi sembra strano che tutto questo accada dopo la mancata visita di Maledetto XVI alla Sapienza di Roma?
E non vi pare strano che già quando si parlava di DICO il governo affrontò una quasi crisi di governo (vd. Andreotti che si astiene in Senato...)???
Coincidenze?

lunedì 21 gennaio 2008

Poster poster poster

Sul solito sito Sovietposter ho trovato questo simpatico poster che inneggia ai successi dello sport sovietico...



Chissà che in futuro non faremo collezioni di simili poster ma con gli ideogrammi cinesi... la Cina spera di sopravanzare gli USA come nazione più medagliata nel giro di pochi anni, e chissà che non ce la faccia già con le Olimpiadi di quest'anno a Pechino...


Comunque a proposito di poster... ho scovato un sito: Allposters.it dove si trova davvero di tutto. A parte il fatto di poterci acquistare i poster del sito Sovietposter (cosa che già sarebbe sufficiente a rendermi un'appassionato cliente) ne ho trovati di tutti i tipi.

E perché tutto ciò mi elettrizza?
Perché devo riempir le pareti della mia stanza! Non si era capito?

La Chiesa di Ratzinger... giusto per intenderci con chi si vorrebbe "dialogare"

Apprendo grazie ad un mio amico che vive a Barcellona da due anni, che in queste ultime settimane il paese iberico è stato scosso dal dibattito provocato dalle dichiarazioni del vescovo di Tenerife sulla questione della pedofilia.
Per chi si è perso la notizia, come me, ecco un articolo di Laura Eduati.

Il vescovo di Tenerife, Bernardo Alvarez, taglia corto: alcuni ragazzini desiderano essere abusati sessualmente e all'occasione incitano i propri violentatori. E per quanto riguarda la pederastia, si tratta di un vizio come l'omosessualità. Tra le due inclinazioni, insomma, non ci sarebbe alcuna differenza.
Sic et simpliciter.
In una intervista pubblicata giovedì da La opinión de Tenerife, il monsignore si dice certo che «soltanto il 6% degli omosessuali ha una base biologica. Non bisogna confondere l'omosessualità come necessità esistenziale di una persona, con quella praticata come vizio. La persona la mette in pratica, come potrebbe praticare l'abuso sui minori. Lo fa perché attratto dalla novità, una forma diversa di sessualità».
Incalzato dalla giornalista che tenta di porre delle obiezioni, Alvarez prosegue imperterrito dicendo che «ci possono essere dei minori che acconsentono» all'abuso. Meglio: «Ci sono degli adolescenti di 13 anni che sono minori ma sono perfettamente d'accordo e, per di più, lo desiderano. E se non stai attento, arrivano a provocarti».
Dopo l'intervista, il diluvio. Di critiche, naturalmente.
All'opinione pubblica spagnola le parole del vescovo sono parse una volgare giustificazione degli abusi compiuti dai sacerdoti sui bambini, un tema portato alla ribalta dal film di Pedro Almodovar La mala educaciòn.
Alvarez non ha voluto commentare né smentire, e la stessa conferenza episcopale spagnola ha preferito il silenzio stampa. Il ruolo di parafulmine è toccato al vicario di Tenerife, che nelle ore successive ha cercato di correggere: «Il vescovo non intendeva giustificare né comprendere un fenomeno assolutamente ignobile come l'abuso sui minori». Non si tratterebbe nemmeno di un errore del quotidiano, che ieri ha ceduto le tracce dell'intervista registrata dalla giornalista, riascoltabile all'infinito sul sito de El Paìs.
Il difensore dei minori di Madrid ha utilizzato la parola "barbarie" per definire la conversazione del prelato: «Mi piacerebbe che (Alvarez) la smettesse di usare questi messaggi dei bambini perché si tratta del messaggio che giustifica la pedofilia», visto che tra i pedofili gira la convinzione che siano i ragazzini a volere gli abusi.
Il governo spagnolo ha lasciato la parola a Pedro Zerolo, storico militante del movimento gay, oggi responsabile dei movimenti sociali per il Psoe e felicemente sposato con il suo compagno: le dichiarazioni del vescovo sono «irresponsabili», frutto di «una linea integralista che «avrà sorpreso gli stessi fedeli cattolici». Per Zerolo si tratterebbe di una boutade politica in vista della manifestazione delle famiglie cattolice in programma domani a Madrid, una delle decine di iniziative degli ultracattolici spagnoli inferociti contro le politiche dei diritti civili inaugurate da Zapatero. Durante il corteo è previsto il collegamento in diretta con Benedetto XVI dal Vaticano.
Giusto ieri gruppi di anti-abortisti si sono raccolti davanti alle cliniche madrilene per protestare contro l'interruzione di gravidanza, che in Spagna è legale ma subordinata anche fino al terzo mese al pericolo psico-fisico della madre. In realtà, di fronte ad una donna che chiede di abortire, i medici spagnoli nella stragrande maggioranza dei casi dà il via libera senza approfondire le motivazioni, allineando de facto la legislazione al resto dei Paesi europei.
Sono molti i contenziosi e gli attriti tra i vescovi e Zapatero: l'ora di religione, l'introduzione di una materia che insegna i diritti dei cittadini, il finanziamento alla chiesa cattolica, le nozze gay.
Eppure la linea del governo socialista si è notevolmente ammorbidita negli ultimi tempi, anche in vista delle elezioni di marzo. Poiché i sondaggi vedono in ascesa il partito popolare, gli spin doctors hanno consigliato a Zapatero di fare retromarcia nella battaglia per la laicità. E nel programma con il quale l'attuale premier si ripresenterà agli elettori sono scomparsi i riferimenti alla legalizzazione dell'eutanasia e alla correzione della legge sull'aborto, come anche la proposta di tagliare il finanziamento statale alle diocesi. Minacce che tenevano sul filo i prelati spagnoli ma che per il momento non verranno messe in pratica.
Moderazione, questa la parola d'ordine dei socialisti dopo le faville dei primi tempi di governo. Una moderazione che, secondo gli analisti al servizio del premier, dovrebbe servire a non porre troppi problemi di coscienza all'elettorato particolarmente religioso, ancora sotto choc dopo la celere approvazione del matrimonio tra omosessuali.
Il segno del riavvicinamento tra Madrid e Ratzinger si è concretizzato nella presenza della vicepresidente Marìa Teresa Fernandez de la Vega alla nomina di 23 cardinali alla fine di novembre in Vaticano: uno di questi, l'ex arcivescovo di Valencia Agustìn Garcìa-Gasco, è il centravanti di sfondamento del papa in Spagna, l'organizzatore della visita del Pontefice a Valencia e pubblico fustigatore della politica di Zapatero. Che per vincere una seconda volta deve fare i conti con l'anima cattolica di molti elettori.

Ora... vengo a dunque. Perché ho pubblicato quest'articolo? Perché vorrei fosse chiaro che quando si dice che il Papa è alfiere della libertà di espressione, che bisogna dialogare con la Chiesa... bè vorrei si capisse che è QUESTA la chiesa con cui si vorrebbe dialogare.
E io francamente ne farei anche a meno di dialogare con questi qui...

domenica 20 gennaio 2008

Montecitorio...

Ringrazio mio fratello Andrea per lo spunto... :-)
Un tizio arriva con la macchina, piuttosto scassata, davanti a Montecitorio, e posteggia proprio in mezzo alla strada. Un vigile gli si avvicina e gli dice: "Ma cosa fa? Non si può parcheggiare qui!" "Perchè?" "Come perchè?" "Perchè qui ci passano Ministri, Deputati, Senatori, ..." E il tizio: "E che mi frega? Tanto io ho l'antifurto!"

venerdì 18 gennaio 2008

Mi tocca fare servizio pubblico...

Breve noticina.
Saprete che Ratzinger ha rinunciato a partecipare all'apertura dell'anno accademico all'Università La Sapienza di Roma. Saprete anche che nei giorni precedenti un movimento spontaneo nato tra docenti e studenti della Facoltà di Scienze fisiche e naturali aveva pubblicamente criticato la scelta del rettore della Sapienza di invitare il pontefice, in quanto Ratzinger aveva in passato pubblicamente affermato di ritenere giusta la decisione della Chiesa di processare Galilei, figura storica e simbolica della scienza e del metodo scientifico. I ricercatori romani avevano ritenuto in sostanza oltraggioso per la dignità della ricerca scientifica e del ruolo dell'Università che si facesse intervenire una persona che aveva espresso opinioni contro la libertà di ricerca scientifica.
Al di à di ogni considerazione... a questo link potete trovare il testo della lectio che Ratzinger avrebbe voluto leggere alla Sapienza: QUI.
Per la cronaca, su l'Unità ho letto stralci del testo incriminato in cui nel 1990 l'allora cardinale Ratzinger asseriva la giustezza della posizione della Chiesa su Galilei: in sostanza l'opinione di Benedetto XVI è che spetti alla Chiesa, nel considerare le conseguenze sociali e politiche del progresso della scienza, valutare QUANDO la scienza sia libera e quando no. In pratica spetterebbe alla Scienza (unica depositaria di tale potestà? evidentemente...) stabilire i limiti della scienza.
E per quanto io non sia del resto un pasdaran della libertà della scienza, nel senso che allo stesso tempo non ritengo che spetti SOLO alla comunità scientifica stabilire i propri limiti, non capisco del resto perché debba spettare alla Chiesa...

sabato 12 gennaio 2008

Perché non eliminiamo i consigli di quartiere?

La Finanziaria 2008 approvata dal Centrosinistra ha stabilito la soppressione dei Consigli circoscrizionali (o di quartiere) nei centri di meno di 100.000 abitanti, ritendendoli non necessari e dunque una spesa inutile. Un buon provvedimento, dunque, per ridurre i "costi della politica".
Ora uno schieramento trasversale si oppone a ciò. In Friuli, il consigliere regionale di Forza Italia Galasso, appoggiato tra gli altri da Valenti (capogruppo comunale FI a Gorizia), ha presentato una proposta di legge per reintrodurli in tutti i capoluoghi di Provincia, trovando peraltro appoggio in Rifondazione (e poi dicono gli inciuci di Veltroni...!).
Oggi sul Messaggero Veneto, edizione di Gorizia, si è aperto il dibattito. Si segnalano gli ninterventi del presidente del consiglio comunale (Roldo, Forza Italia) che dice "sono ben altri i costi da tagliare" che a me pare tanto un modo perché a iniziare a tagliarli sia sempre qualcun altro... E si segnala l'intervento del mio collega piddino Federico Vidic secondo il quale i consigli di quartiere sono una ricchezza e importanti in una città multiculturale e multilinguistica come Gorizia... Sì sì tutte belle cose, ma se esigenze particolari vi sono nelle aree decentrate (tipo Lucinico, di fatto un centro abitato a sè) o nelle aree dove prevale la minoranza linguistica slovena (Oslavia e San Andrea), altri "parlamentini" non hanno proprio ragion d'essere. E per quanto questi enti facilitino la partecipazione e il legame con il territorio, resta il fatto che sono, sostanzialmente, inutili!
Qui di seguito l'intervento inviato oggi alla stampa da me, e che spero sia pubblicato...

La Finanziaria 2008 ha stabilito, fra l’altro, l’eliminazione dei Consigli circoscrizionali nelle città con meno di 100 mila abitanti. Un provvedimento che, insieme ad altre misure tese a ridurre il costo delle istituzioni (ad esempio, la riduzione a cinque del numero di consiglieri d’amministrazione nelle società pubbliche), ha voluto recepire la richiesta emersa a gran voce dalla società di una maggiore sobrietà della politica. Si apprende invece ora che Forza Italia vorrebbe reintrodurre nella nostra regione i Consigli di quartiere per tutti i capoluoghi di Provincia. La questione chiaramente interessa direttamente Gorizia. Le motivazioni per mantenere i “Parlamentini” paiono tuttavia inconsistenti: decentramento? Di cosa, se le funzioni dei Cdq sono estremamente limitate, e peraltro consultive, e l’intera città ha peraltro una popolazione abbastanza ridotta da permettere una gestione diretta da parte del Comune? Certamente si potrebbe pensare a rivalutare il ruolo di queste istituzioni, ma resta il fatto che 10 consigli di quartiere in una città di circa 36.000 abitanti sono troppi! Siamo davvero sicuri che a Gorizia servano 40 consiglieri comunali e addirittura altri 120 consiglieri circoscrizionali? Si sostiene (Roldo) che siano ben altri i costi della politica che vanno eliminati, ed è certamente vero che i consiglieri di quartiere non costano poi molto, ma resta sempre da valutare se, a fronte della scarsa utilità effettiva di questi enti, siano comunque delle spese giustificabili di fronte ai cittadini-contribuenti. E inoltre, bisogna anche conteggiare il costo del personale comunale preposto alla verbalizzazione delle sedute, il costo delle sedi dove i parlamentini si riuniscono, il costo delle elezioni degli stessi organismi, e così via... Infine, la proposta di legge di Forza Italia (Mess. Ven. del 12/01) lascerebbe ai Comuni il compito di stabilire i compensi dei consiglieri circoscrizionali, così aprendo la possibilità di indiscriminate corse agli aumenti delle indennità.
In questo senso, il compito del Partito democratico, che ha sempre voluto distinguersi per la capacità di saper rispondere alle esigenze che emergono dal corpo sociale, è quello di
perseguire la strada della riduzione dei costi superflui e di una maggiore efficienza delle istituzioni: l’eliminazione dei “parlamentini” è un primo passo. L’esigenza di un decetramento per particolari situazioni locali può essere salvaguardata dal mantenimento solo dei Consigli circoscrizionali delle zone più periferiche, come Lucinico, Oslavia, Piedimonte, Madonnina e S.Andrea. E se proprio l’eliminazione di alcuni consigli sarà impossibile, pensiamo almeno alla riduzione del loro numero procedendo a degli accorpamenti.

Marco Rossi, Pd (Gorizia)

venerdì 11 gennaio 2008

Ecco perché non c'ero

Questi giorni ero un po' assente dal blog e l'ho aggiornato poco... mi sono dedicato a creare il blog provinciale dei Giovani Democratici, che trovate qui:


In futuro, quando sapremo di preciso come si chiamerà il movimento giovanile del Pd, acquisteremo un dominio e daremo al blog un nome definitivo. Nelle prossime settimane conto di riempire di contenuti il sito.


Per ora ecco come si presenta:

Ma che significa essere moderati?

Ultimamente c'è la moda dell'inneggiare ai moderati.
Si dice che il Pd deve fare attenzione all'elettorato moderato.
Che bisogna smetterla con gli estremismi e pensare a dialogare tra forze politiche con moderazione, pacatamente.
Ma mi sto chiedendo che significhi essere moderato.
Capirei che uno mo dicesse: "Io sono per il federalismo/contro il federalismo" "Sono europeista/euroscettico" "Sono contro l'immigrazione" "Sono per la laicità dello Stato/contro la laicità dello Stato".
Mi risulta meno chiaro cosa voglia dire "Io sono un moderato".
Forse vuol dire che fa le cose con moderazione? Beve con moderazione? Mangia con moderazione? Scopa con moderazione? ...magari gliel'ha consigliato il medico (Sirchia?).
O forse è moderato nel senso che parla a bassa voce? "Ehi, lei! Si moderi!" In questo caso il candidato ideale di un partito moderato sarebbe Marzullo, e il partito potrebbe chiamarsi "Sottovoce" (la campagna elettorale sarebbe sponsorizzata dalla Eminflex).
O infine, ed è il mio sospetto, "moderato" significa che si hanno idee, ma con moderazione. Tipo un'idea all'anno non di più che altrimenti si fonde il cervello. Va ben che il cervello non è un muscolo ma meglio non affatircarlo, non si sa mai...
Che poi il contrario di moderato qual è? Eccessivo? Sguaiato? Prorompente? mmm... ci devo pensare...

martedì 8 gennaio 2008

Bè se non vi basta!

Il Rospo (altri lo conoscono come Lamberto Dini...) ha detto che bisogna fare di più sui conti pubblici, ridurre le spese, basta spendere troppo in sanità (dovrebbe star attento a dirlo, ha una certa età lui...).
Ma che stia dicendo fanfaronate, lo dimostra quando segue:
(da Repubblica.it, su dati ISTAT)

Il deficit si è attestato nei primo 9 mesi dell'anno scorso all'1,3% del Pil (4% nello stesso periodo 2006). Si tratta del risultato migliore dal 1999. Lo comunica l'Istat. Nel terzo trimestre 2007 il deficit è stato pari allo 0,5% del Pil. Il risultato si deve all'effetto combinato di maggiori entrate (+7,2%) e una contrazione delle uscite (-5,5%). Il saldo primario si è portato, in 9 mesi, al 3,5% del Pil.
In pratica questo governo in un anno ha risanato il paese.... bè se non vi basta, diamine! riprendetevi pure la finanza creativa di Tremonti che ci ha rovinato!

giovedì 3 gennaio 2008

martedì 1 gennaio 2008

Buon 2008

Forse non sarete così fortunati, ma potreste comunque esserlo, almeno un po'. In fondo è l'anno del topo... ricordatevene quando ordinerete coniglio in un ristorante cinese, che non si dica che non vi avevo avvisati, eh!

Nel 2008 cresceranno le mie aspettative. Bè... crescete anche voi, eh!