lunedì 29 dicembre 2008

Un bilancio per Bush Jr.

Ho appreso dal tg che secondo Laura Bush, moglie del presidente americano Bush Jr., la presidenza di quest'ultimo non è stata negativa, anzi. La storia gli riconoscerà i suoi "indubbi" meriti: la lotta al terrorismo, la cattura di Saddam Hussein, la caduta del regime talebano in Afghanistan.


Da un certo punto di vista, si potrebbe anche dire che ha ragione: al di là di considerazioni di merito sull'opportunità o meno delle guerre in Iraq e Afghanistan, una valutazione immediata potrebbe far ritenere che Bush sia riuscito a far fronte alla minaccia globale del terrorismo.


Tuttavia, vista in una prospettiva più ampia, la presidenza Bush è stata largamente deficitaria:


  1. ha danneggiato la reputazione americana nel mondo, in particolare a causa del sostegno alla tortura, alle bugie utilizzate per ottenere appoggio per la guerra in Iraq;
  2. ha fatto un uso spropositato della forza, impegnando gli USA in due conflitti contemporaneamente: un errore classicoe piuttosto elementare, che ha sovraesposto l'impegno militare americano, comportando un pericoloso sbilanciamento delle finanze pubbliche verso la spesa militare. Il costo del mantenimento della potenza americana è quindi enormemente aumentato, ed è difficile prevederne una riduzione;
  3. ha danneggiato le istituzioni multilaterali: indebolendole in modo forse irreversibile si è accollato l'intero compito di garantire un minimo di stabilità internazionale (una pax americana?), compito che prima poteva pensare di suddividere con alleati benevoli come gli europei;
  4. ha creato instabilità anziché risolvere le dispute internazionali, suscitando l'interrogativo "ma se una superpotenza invece di garantire la pace fa solo disastri, a cosa serve?"

La situazione economica americana, poi, non affrontata da Bush la cui politica industriale interna è stata sostanzialmente assente, è peggiorata, a tal punto che c'è da chiedersi quanto tempo ancora passerà prima che gli USA non siano più in grado di mantenere il loro impegno nel mondo.

Intanto, la Cina è alla porta.

lunedì 22 dicembre 2008

Foresta amazzonica

L'ultima boutade di papa Maledetto XVI mi ha lasciato un attimino perplesso. Diciamo che sostenre che difendere l'umanità dai transgender sia più importante che difendere la foresta amazzonica, bè fondamentalmente, a parte che non capisco l'accostamento di idee, mi pare un attimino sproporzionato.
Mi sa che Ratzy si è fatto prendere dall'abitudine di dire la sua un po' su tutto. Gli chiederò consiglio per il pranzo di Natale...

CITTA' DEL VATICANO (Reuters) - Il Papa Benedetto XVI ha spiegato oggi che salvare l'umanità dal transgenderismo è importante come salvare le foreste tropicali dalla distruzione. [...] Le foreste tropicali meritano, sì, la nostra protezione, ma non la merita meno l'uomo come creatura, nella quale è iscritto un messaggio che non significa contraddizione della nostra libertà, ma la sua condizione". (leggi tutto qui)

mercoledì 17 dicembre 2008

Pulizia nel Pd

Inizio a pensare che se il Pd imploderà, non sarà per le risse interne, ma per gli scandali che lo stanno travolgendo. Temo che sarà una fine ingloriosa, come lo fu per il Psi. Ma non credo che, come avvenuto allora tra i militanti del Psi, ci sarà una recriminazione contro i "giustizialisti", perché lo scollamento tra base e inquisiti è troppo forte: la gran parte dei militanti del Pd è d'accordo sulla necessità di fare pulizia.
Ci sarà, semmai, la necessità di ripartire da zero.

Giusto per chiarirci le idee:
- a Firenze indagini sulla giunta
- a Napoli arrestati assessori comunali, e indagato il presidente della Regione Bassolino
- in Basilicata accuse di spartizione dei proventi del petrolio, inquisito un deputato Pd
- lo scorso anno 2 assessori inquisiti a Genova per corruzione
- e situazioni non proprio limpide in tante altre città...

Direi che c'è un problema.

In tutto questo, credo che Veltroni resti l'unico in grado di imprimere un rinnovamento, prima che sia troppo tardi. I vari Rutelli, Follini, D'Alema, non hanno né la credibilità né l'autorevolezza, né le mani abbastanza pulite da poter proporre alcunché di positivo, credibile e innovativo.

Questione morale


Dal blog di Mauro Biani (che vi invito a guardare e riguardare...)


mercoledì 10 dicembre 2008

Il progresso

Come forse avete notato, ho cambiato la frase che compare nell'header di questo blog, sotto il titolo. Ora c'è Calamandrei, prima c'era la seguente frase di Ennio Flaiano:

"Anche il progresso, diventato vecchio e saggio, votò contro"

Chi era Ennio Flaiano?
Ennio Flaiano (1910-1972) fu un noto giornalista e critico teatrale e cinematografico. Scrisse per Oggi, Il Mondo e il Correre della Sera. Nel 1947 vince il Premio Strega con Tempo di Uccidere, sulla sua esperienza di soldato in Etiopia. Forse la sua attività più importante fu però quella di sceneggiatore e soggettista: suoi i soggetti per Roma città libera (1948), Guardie e ladri (1951), collaborò inoltre per la stesura di diversi film di Federico Fellini, come La strada (1954) o Le notti di Cabiria (1957) e La Dolce Vita (1960).

lunedì 8 dicembre 2008

Un'insidia molto grave

Forse ha ragione Berselli: lo scenario è davvero capovolto se Berlusconi ha buon gioco nel denunciare una questione morale nel Pd. Bè, certo, fino ad ora avrà semplicemente permesso agli elettori del Pdl di vergognarsi un po' meno di se stessi, alla luce dei mal comune mezzo gaudio.
Ma un domani potrebbe davvero ingenerare una grave crisi di fiducia negli elettori di centrosinistra.

Eh sì, perché se abbiam spiegato che il disastro in Campania era tutto sommato una conseguenza del mancato ricambio della classe politica locale, ora erò dovremmo dare spiegazioni adeguate anche per Firenze, così come ci fu il caso di Genova lo scorso anno e così via... l'Abruzzo ecc..

Mi era parso che il centrosinistra si facesse onore di una buona qualità delle sue amministrazioni locali... o sbagliavo? Non sbagliavo fino ad oggi, ma forse in fututo sì: guardando tanti esempi, anche dalle mie parti, ho qualche dubbio sulla capacità di amministrazione del centrosinistra, e sull'onestà limpida dei suoi amministratori.

Certo, rispetto al centrodestra c'è un abisso, ma il centrodestra non ha mai detto di essere migliore, e non ha mai nascosto di candidare condannati e corrotti, noi invece ci vantavamo di essere diversi.

Lo siamo davvero?

Ha proprio ragione Berselli: non è una questione morale, ma dovremmo davvero accorgerci che mancato ricambio dei gruppi dirigenti, scarsezza di pratiche democratiche sostituite da accordi sottobanco tra gruppi di potere che si autoreplicano, questa è un insidia molto più grave...


sabato 6 dicembre 2008

Due pesi, due misure

Da Aprileonline.info, vi segnalo l'articolo di Luciano Muhlbauer:



La crisi non è uguale per tutti e nemmeno i tagli alla scuola. È questo l'inequivocabile messaggio che oggi viene ribadito con forza e sfacciataggine dal governo con la decisione di ripristinare i fondi per la sola scuola privata.E' stato infatti sufficiente che il responsabile per la scuola della Cei, il massimo organismo dei vescovi italiani, cioè monsignor Stenco, minacciasse la mobilitazione degli istituti cattolici per ottenere, quasi in tempo reale, un emendamento governativo alla Finanziaria che ripristina i fondi alle private. Niente tagli dunque alla formazione privata.

continua...



E intanto la scuola pubblica continua a piangere. Ma ora immagino che cesseranno le proteste di quella privata. Ricordate Calamandrei, ricordate...

giovedì 4 dicembre 2008

Licio Gelli docet

Dal blog di Nicola Tranfaglia, editorialista de l'Unità nonché ex parlamentare Pdci passato al Pd, e oggi docente di Storia all'Università di Torino, questa riflessione piuttosto inquietante sulla P2 e sul sindacato italiano. Come dice Tranfaglia, Licio Gelli docet...

Licio Gelli docet. Non c'è dubbio che il programma del quarto governo Berlusconi ha un rapporto diretto e di attuazione più o meno graduale del Piano di rinascita democratica dettato dal Venerabile, da poco ritornato sugli schermi televisivi. Il piano, a proposito dei sindacati, è assai chiaro: "la scelta prioritaria - scrive l'incappucciato o chi per lui - è fra la sollecitazione alla rottura, seguendo cioè le linee esistenti dei gruppi minoritari della CISL e maggioritari della UIL, per poi agevolarne la fusione con gli autonomi, acquisire con strumenti finanziari di pari entità i più disponibili fra gli attuali confederati allo scopo di rovesciare i rapporti di forza all'interno dell'attuale trimurti. Gli scopi reali da ottenere sono: a) restaurazione della libertà individuale nelle fabbriche e aziende in genere per consentire l'elezione dei consigli di fabbrica con effettive garanzie di segretezza del voto; b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato di collaboratore del fenomeno produttivo in luogo di quello illegittimamente assunto di interlocutore in vista di decisioni politiche aziendali e governative. Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva integrazione con gli autonomi sembra preferibile anche ai fini dell'incidenza positiva sulla pubblica opinione di un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera delle libertà e della tutela economica dei lavoratori. Anche in termini di costo è da prevedere un impiego di strumenti finanziari di entità inferiori all'altra ipotesi." Un simile progetto esclude dall'inizio l'esistenza medesima del maggiore sindacato italiano, la CGIL. E può essere la seconda tappa del piano che sta attuando il governo Berlusconi.
[continua...]

mercoledì 3 dicembre 2008

Il sito del Pd

Oggi alle 15.30 con una conferenza stampa è stato lanciato il nuovo sito web del Partito democratico.

Sono le 18.35 e al nuovo sito non si riesce ad accedere. Forse un po' di scaramanzia non guastava...


AGGIORNAMENTO:

Ok al sito si accede... ma fa schifo come quello di prima.

martedì 2 dicembre 2008

Un buon motivo per non essere cattolico

Come ha detto Laura, il Vaticano mi dà sempre qualche buon motivo per non essere cattolico.

da Repubblica.it

Il Vaticano si oppone alla proposta di depenalizzazione universale dell'omosessualità, presentata all'Onu dalla Francia. L'osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, monsignor Celestino Migliore, ha spiegato che l'Onu non deve depenalizzare l'omosessualità perché ciò porterebbe a nuove discriminazioni, in quanto gli Stati che non riconoscono le unioni gay verranno "mesi alla gogna"..

lunedì 1 dicembre 2008

La scuola

Il figlio di Bossi è stato bocciato per la 3a volta.

Vuol dire che la scuola funziona.