sabato 31 marzo 2007

4° Congresso provinciale dei DS - il risultato della 3a mozione

Sempre a proposito del Congresso provinciale DS, di seguito gli eletti della 3a mozione nella direzione provinciale e nel consiglio dei garanti. Il sottoscritto, fra l'altro, è stato eletto nella direzione provinciale del partito.

Direzione Provinciale Democratici di Sinistra - eletti per la 3a mozione
Marco Rossi
Oliviero Furlan
Jimmy Solari
Barbara Porcari
David Peterin
di diritto: Giorgia Polli (segret. provinciale S.G.)

Consiglio provinciale dei Garanti:
Massimiliano Bisiach

4° Congresso provinciale dei DS - il mio intervento

Finalmente a casa: la maratona del congresso provinciale dei Ds si è conclusa.
Omar Greco, 31 anni, è il nuovo segretario provinciale, eletto con 108 voti contro i 32 ottenuto da Ennio Pironi, sostenuto dalla 2a mozione. Come sottolineato negli interventi mio e di Oliviero Furlan, la 3a mozione non ha presentato un proprio candidato e ha lasciato libertà di scelta ai singoli delegati. L'importante è l'unità del partito.
Qui di seguito alcuni stralci del mio discorso al congresso:
Care compagne, cari compagni,
molti di voi mi hanno conosciuto solo in queste ultime settimane perché in molti congressi ho presentato la 3a mozione, la mozione Angius, ben sapendo che sarebbe stata una mozione minoritaria. Una scelta quindi non facile ma che rifarei. Una scelta che ho fatto ben sapendo che il cammino del Partito Democratico era già deciso, irreversibile, ma convinto che fosse necessario farsi interpreti anche in forma, per così dire, ufficiale, di quelle inquietudini e di quelle perplessità di molti fra i presenti.
La scelta di una grande e radicale trasformazione della Sinistra l’ho condivisa, la condivido, e continuerò a condividerla, ma al contempo continuerò a sostenere che una Sinistra moderna non esiste senza che il Partito che la rappresenta sia la forza più avanzata e impegnata della società sui temi della laicità, dei diritti, della solidarietà, dell’europeismo, del lavoro, dell’ecologismo.
[...]
Mi attendo che anche a livello locale come a livello nazionale, il nuovo gruppo dirigente sappia farsi interprete di quelle voci che chiedono che ci sia più Sinistra nel futuro Partito Democratico. Si tratta di lottare tutti assieme perché nel Partito Democratico, e aggiungo Socialista, ci sia più Sinistra, e perché con l’impegno di tutti gli iscritti il Partito Nuovo sappia essere il modello di un nuovo e rinnovato Socialismo.
Dico questo in maniera convinta, perché sono convinto che siano i cittadini in primo luogo a chiederci un rinnovamento della Sinistra, ma convinto anche che rinnovamento non significa moderatismo.
Anzi, essere riformisti significa essere rivoluzionari: poiché è dalle grandi battaglie civili e culturali che si raggiungono le grandi conquiste sociali che hanno fatto la storia della Sinistra e che, ne sono convinto, anche in futuro saranno il motore più concreto del radicamento che la Nuova Sinistra destinata a nascere avrà nella società italiana.
[...]
Nella battaglia per il divorzio e per l’aborto la Sinistra si è fatta interprete di una società in mutamento, così come oggi nella battaglia per le unioni di fatto e per la laicità dello Stato la Sinistra deve saper guardare a una società che chiede più diritti e non più divieti. Deve sapersi farsi interprete della richiesta di liberalizzazioni contro le forze che sostengono privilegi corporativi.
[...]
Guardare al futuro significa anche farsi interpreti di una responsabilità verso le future generazioni. E ciò significa attenzione all’ambiente e alla riforma dello Stato sociale. Non ci si può quindi esimere dall’affrontare oggi il problema dello sviluppo sostenibile, della preservazione degli ecosistemi e della consegna alle future generazioni di uno stato sociale capace di garantire al contempo stabilità delle finanze pubbliche e dignitosi livelli di welfare anche ai più giovani.
Anche questo in fondo significa, nel XXI secolo, essere socialisti e riformisti. Un socialismo nuovo che dovrà esserci nel Partito Nuovo, un partito che dovrà essere Democratico e Socialista.
[...]
Questo accenno mi permette di dire alcune parole in riguardo alla Sinistra Giovanile, l’organizzazione giovanile del nostro partito.
Per la Sinistra Giovanile gli ultimi mesi sono stati ricchi di soddisfazioni e di intenso lavoro, forse più lavoro che soddisfazioni. Un ringraziamento deve andare alla segretaria provinciale, Giorgia Polli, e a tutti i ragazzi e ragazze che in questa organizzazione si riconoscono.
Alle politiche del 2006 il successo della lista dell’Ulivo fu dovuto anche e in buona parte al massiccio voto degli under 25, che votarono centrosinistra, e Ulivo in particolare, con percentuali vicine all’80%. Indice questo di un radicamento della Sinistra tra i giovani, e delle speranze che questa parte di elettorato ha riposto nel governo Prodi.
Questo radicamento e queste attese sono un patrimonio che non deve essere dissipato, ma che deve essere coltivato e da cui la Sinistra dovrà trarre nuova linfa vitale per il proprio rinnovamento, per cercare nuove idee e anche, molto semplicemente, nuove risorse umane. E quest’ultimo punto è di una certa importanza. Se ad esempio in una federazione come quella di Modena, con 22.000 iscritti la più grande d’Italia, l‘età media è oltre i 65 anni, è evidente che un problema esiste.
Anche nella nostra Federazione questo problema esiste. E la Sinistra Giovanile ha già saputo farsi interprete di questa necessità. Pochi giorni fa al congresso di Cormòns due ragazzi di 23 e 19 anni sono entrati nel direttivo di quella sezione: un buon esempio, che non deve restare isolato.
In questa campagna di radicamento tra i più giovani, verso il quale il Partito incontra spesso oggettive difficoltà, anche di comunicazione, e verso il quale invece la Sinistra Giovanile tende ad essere facilitata anche solo per la vicinanza anagrafica con gli interlocutori, ebbene in questa capillare opera di radicamento la S.G. cerca il sostegno di tutti i segretari di sezione, e sono convinto che ci sarà anche l’appoggio della futura segreteria provinciale.
[...]
Care compagne e cari compagni,
ci aspettano mesi di duro lavoro: le amministrative prime e il percorso di preparazione al Partito Democratico poi. Nello spirito della 3a mozione, mi attendo che questo percorso sia il più possibile condiviso e tale da recuperare l'entusiasmo per il nostro partito e un agire unitario.
Grazie.

giovedì 29 marzo 2007

Congresso provinciale DS

Con venerdì 30 inizia il congresso provinciale dei DS a Gorizia, all'Expomego (la Fiera di Gorizia) a partire dalle 18.00...
...occasione per riflettere su un aspetto importante di ciò che dovrà accadere nei prossimi mesi se vogliamo che il PD abbia un senso e un successo duraturo: il rinnovamento della classe politica del centrosinistra.
E su questa strada, il prossimo neosegretario provinciale dei ds dovrebbe essere il giovane Omar Greco, 31 anni.
E non basta, a sostituirlo come segretario comunale di Monfalcone sarà Gianluca Trivigno, 27 anni.
A Cormòns, poi, sulla strada del rinnovamento, sono stati eletti nella direzione comunale del partito due giovanissimi: Giacomo Lucchitta, 22 anni, e Michele Di Lorenzo, soli 18 anni ma motivatissimo.
Insomma segnali positivi che spero non restino isolati. Gorizia in questo senso è sempre stata un terreno difficile: mentre ad esempio a Monfalcone c'è sempre stata una forte predisposizione a formare dei giovani dirigenti, a Gorizia per i più giovani è stato a lungo difficile emergere. Nell'ultima delegazione, buon segno!, si è deciso che nella delegazione incaricata delle trattative politiche con gli altri partiti in vista delle comunali del 27 maggio fosse inserito anche un giovane (ex-sg, ora 30enne), Alessandro Porcarelli, accanto a persone di lunga esperienza.
Del resto, l'esperienza la si fa solo provando...

martedì 27 marzo 2007

Sempre meno entusiasmo sul P.D.


Oggi ho trovato su un sito un sondaggio su quanto gli elettori di centrosinistra (o di centrodestra) attendono la formazione di un partito unico che rappresenti il proprio schieramento. Stabile il dato nel tempo per il centrodestra... mentre per il centrosinistra l'entusiasmo per il Partito dell'Ulivo è crollato dal 76% del 2004 (all'epoca delle primarie) al 59% attuale, dimostrazione di come l'attuale progeto del P.D. non sta intercettando la volontà di partecipazione politica: una grande occasione mancata, poiché il radicamento politico del centrosinistra è notevole, fatto dimostrato da sondaggi che indicavano l'elettorato "sicuro" del centrosinistra in % piuttosto elevate, attorno al 35% (decurtato della sinistra radicale saremmo sempre attorno al 25%).
Tenuto conto peraltro che recenti sodnaggi danno l'Ulivo attorno al 27-28%, praticamente è rimasto a voler votare Ulivo solamento il suo "zoccolo duro"... il P.D. rischia di diventare quindi un gioco a somma zero...

Urgono radicali interventi di modifica al P.D. per rilanciarne ruolo, progetto e futuro... speriamo che qualcuno se ne renda conto!

Vignette e forum...

Piccolo upgrade dell'aspetto del forum... aggiunti sulla colonna di destra due elementi: il banner con link al forum online della S.G. dove potete confrontarvi con altri ragazzi e ragazze di sinistra, e lo spazio dedicato alle vignette di Sergio Staino, periodicamente tratte dalle più belle vignette pubblicato su L'Unità.
Buon bloggin' a tutti! :-)

domenica 25 marzo 2007

50 anni fa... l'Europa

50 anni fa nasceva l'Europa: i 6 stati fondatori a Roma, nella Sala degli Orazi e Curiazi del Campidoglio, firmavano il Trattato che istituiva la Comunità Economica Europea.
Da quel 25 marzo 1957 di strada ne abbiamo fatta, ma ora dove siamo? e dove andremo?
Ci stavo riflettendo poco fa (evidentemente non c'avevo nulla di meglio da fare...): l'Europa è un sogno o una necessità?
O meglio, possiamo anche dire che sia sicuramente una necessità, ma il punto è se viene sentita come un obiettivo grande e positivo, oppure un'ineluttabile necessità che ci cade addosso e visto che proprio ci tocca vediamo di adeguarci.
La differenza non è di poco conto, e francamente per chi come me crede davvero nelle opportunità dell'Europa Unita è piuttosto deludente vedere come si sta andando avanti. Al di là dei continui freni alla riforma dell'UE, il punto fondamentale è che quella che doveva essere una soluzione di ripiego (l'approccio "funzionalista" all'integrazione europea pensato da Jean Monnet: ovvero passare per l'integrazione economica per arrivare poi a quella politica) sembra essere diventato un fine di per sè.
E così non ci si rende conto che ormai siamo in una situaziojne paradossale: a Bruxelles ci viene detto che le banane devono essere lunghe tra i 15 e i 28 cm, ma quella stessa Bruxelles non è in grado di dirci se dobbiamo andare tutti in Iraq oppure no, se dobbiamo o non dobbiamo mandare truppe in Libano ecc...
In pratica, ormai l'Europa si occupa di tantissime materie di cui non ci sarebbe alcun motivo che se ne occupi perché il livello nazionale è più che adeguato e forse migliore (sicurezza del lavoro, diritto di famiglia, ecc...) e non si occupa di questione di rilevanza continentale (politica estera, diritto societario e commerciale, politica energetica, ...). Insomma l'isteria istituzionale sta divorando l'Europa.
E in questo simpatico scenario, diverse domande senza risposta mettono alla prova anche un euroentusiasta come il sottoscritto:
Abbiamo fatto bene ad allargarci a 27 paesi?
Faremo bene a far aderire la Turchia?
Quali sono i confini orientali (e meridionali) dell'Europa?
Israele farà parte dell'Europa?
L'Europa diventerà una superpotenza?
Sarà un modello per gli altri o siamo condannati ad essere superati da Cina, India ecc...?

sabato 24 marzo 2007

Congresso comunale DS: grande risultato per la 3a mozione!

Ebbene... son finalmente tornato a casa dopo aver festeggiato il grande risultato ottenuto dalla 3a mozione nel congresso comunale di Gorizia città. La mozione Angius ha ottenuto il 26%, la Mussi il 25% e la Fassino, anche se di poco, non ha raggiunto la maggioranza.
La cosa importante è che il grande risultato delle mozione 2 e 3 non è stato ottenuto facendo corrierate di vecchietti portati a votare con la flebo al braccio (come ha fatto la 1) ma con persone sinceramente convinte del proprio voto. Interessante è stato anche il dibattito, piuttosto lungo, dalle 17.30 alle 20.00.
I prossimi 30 e 31 marzo ci sarà il Congresso Provicniale, a cui parteciperò in qualità di delegato di diritto della Sinistra Giovanile.
Di seguito lo stralcio finale del mio intervento al Congresso, incentrato sulle vicende goriziane, in particolare in merito alla scelta del candidato sindaco:
"[...] Ora, prendendo spunto da quanto dicevo sulla Sinistra Giovanile, vorrei passare ad alcune riflessioni di carattere locale.
Stiamo andando verso un appuntamento elettorale in cui il Centrosinistra rischia di correre in ordine sparso. Una situazione che penso si sarebbe potuta evitare, se personalismi che non hanno molto a che fare con la politica fossero stati messi da parte.
E tutto questo contrasta, se permettete, con lo spirito di collaborazione che anima invece le organizzazioni giovanili dei partiti del centrosinistra. L’avrete forse letto sui giornali: dall’inizio di marzo è nato il Tavolo dei Giovani dell’Unione. Un gruppo di lavoro informale, composto da Sinistra Giovanile, Giovani della Margherita, Giovani Comunisti, Giovani dell’Italia dei Valori e Giovani Socialisti.
Al candidato sindaco del centrosinistra, sperando appunto che si arrivi ad una soluzione unitaria, e ai nostri partiti, vogliamo presentare delle proposte condivise da tutte le organizzazioni giovanili di partito.
Perchè al di là dei personalismi e delle differenze politiche, credo che tutto il centrosinista si riconosca nell’obiettivo di porsi al servizio dei cittadini per cambiare la Città in meglio. La sinistra, il centrosinistra, è la forza del cambiamento, e mi pare anche più evidente di fronte a questa destra reazionaria e ancora legata a schemi e fobìe del passato.
E sulla questione delle Primarie: ritengo che esse siano la soluzione migliore per arrivare a un candidato condiviso dalla coalizione. Per lanciare il candidato se dovesse essere un nome nuovo o per ricompattare il centrosinistra attorno a Brancati se dovesse essere riconfermato candidato. E con queste mie parole capite che sostengo l'ordine del giorno per proporre le primarie di cui sono cofirmatario.
Grazie."

giovedì 22 marzo 2007

Domani congresso comunale DS

Domani venerdì 23 marzo, dalle 16.00 all'Hotel Palace si tiene il congresso comunale dei DS di Gorizia.
Per quanto concerne, dovrebbe risultare confermata la tradizione della sezione, storicament spostata a sinistra, con prevedibili buoni risultati delle mozioni 2 e 3, anche se la 1 avrà probabilmente la maggioranza.
La 1a mozione sarà presentata da Mirio Bolzan, la 2 da Dario Ledri, la 3 da Jimmy Solari. Il sottoscritto spera invece di non aver la febbre perché stasera sto da schifo... uff
Ci sarà poi da eleggere il segretario, su cui si prennuncia battaglia.
Intanto alcune riflessioni su Gorizia e il partito. Direi che in città i D.S. hanno una serie di problemi:
1 - da anni non fanno più politica: la capacità propositiva è praticamente nulla;
2 - non vi è stato un ricambio della classe dirigente;
3 - non vi è democrazia interna nè alcun rispetto dei mandati politici decisi dalla direzione, né in generale delle norme regolamentari;
Insomma il partito non decide, non fa, è vecchio... due persone decidono tutto e gli altri non sanno nulla.
Non è una bella situazione, e la difficoltà dei rapporti con la Margherita ha reso più difficile la discussione sul Part. Democratico.
Cosa fare? Innanzitutto rinnovare sul piano generazionale il partito. In secondo luogo recuperare il rapporto con gli iscritti con una gestioen partecipata e collegiale del partito. In questo modo penso che si otterrebbero buoni risultati.
Domani vedremo...

martedì 20 marzo 2007

Com'è che i Cattolici possono manifestare e i "froci" no?

Innanzitutto scusate il titolo un pochetto "provocatorio" :-)

Dunque dunque... a quanto pare il 18 maggio si farà il Family Day. Già annunciano la propria adesione due ministri del governo Prodi: Rosy Bindi e Giuseppe Fioroni. Eppure mi pareva che Prodi avesse detto di essere "perplesso" quando tre ministri (Pollastrini, Ferrero e Pecoraro-Scanio) parteciparono alla manifestazione pro-DICO dello scorso 10 marzo. Vedremo se Prodi sarà perplesso anche stavolta.
Anzi, questa volta dovrebbe essere incazzato di brutto. Sì perché la manifestazione del 10 marzo era di fatto pro-governativa, e semmai chiedeva di più ma appoggiando cmq la proposta di legge del governo. La manifestazione del 18 maggio sarà invece CONTRO la proposta del governo.
E la Rosy Bindi, che ha firmato quella legge, per coerenza non vi dovrebbe partecipare.
Ah già, dimenticavo... la Bindi è la stessa persona che ha detto che secondo lei per un bambino è meglio soffrir la fame in Africa che essere adottato da una coppia omosessuale. Che persona moderata e ragionevole vero??? In ogni caso, a quanto pare, il mondo cattolico ha tutto il diritto di scendere in piazza a manifestare. Sì perché va difesa la famiglia tradizionare. E guai a obiettare qualcosa: non si può imbavagliare la Chiesa, eh no!
Eppure mi pareva che quelle stesse persone fossero di diverso avviso, in merito alle "piazze", quando lo scorso 10 marzo una ordinata e festosa manifestazione sostenne i DICO a Piazza Farnese a Roma, con tanto di applausi alla ministra Pollastrini. Dunque, e cito Scalfari: "Pare che milioni di cattolici si preparino a scendere in piazza. Per loro è ammesso e consigliato e per i froci (ma sì, chiamiamoli così) è sconsigliabile? Curioso modo di intendere la democrazia. "
Ora, io lo dico chiaramente: se la Margherita fa saltare i DICO al Senato a mio avviso il P. Democratico non si può assolutamente fare. Ci sono dei limiti a tutto. Come possiamo pretendere che Turigliatto voti la missione in Afghanistan ma accettiamo che Carra, Binetti, Bobba votino contro i DI.CO??? Perché ai cattolici è concessa l'obiezione di coscienza e ai laici no?
Intanto segnalo che l'ambiguità della sinistra (e dei Ds) sulla laicità sta mietendo altre vittime. Dopo la decisione di Aurelio mancuso, segretario nazionale Arcigay, di lasciare i DS, è ora la volta di Alessandro Zan, diessino ed esponente Gayleft, che ha annunciato l'abbandono dei DS.

Scalfari sei un mito! (a proposito di laicità...)

Ringrazio Stefan per aver segnalato sul suo blog un articolo di Eugenio Scalfari pubblicato su Repubblica (che trovate QUI) a proposito di laicità.
Solo alcuni passi:
"la Chiesa è maestra nel sostenere che la fede sia sempre d'accordo con la ragione e che la fede e la ragione insieme siano due facce della stessa medaglia purché, come ha notato Severino, sia la ragione a seguire i passi della fede. Ove mai li precedesse arrivando a conclusioni difformi, l'anatema non tarderebbe come non ha mai tardato."
e ancora:
"Un'accusa fastidiosamente ritornante imputa ai laici di voler togliere la parola e lo spazio pubblico ai cattolici in genere e alla gerarchia ecclesiastica in particolare."
L'articolo lo aggiungo alla rubrichetta IPSE DIXIT sulla colonna di destra del blog...
Scalfari for president!!!!

domenica 18 marzo 2007

Rubare Windows? la Microsoft è pure contenta!

Su QUESTO sito ho trovato la simpatica notizia che la Microsoft è più che felice che Windows venga piratato. Improvviso amore per il free software?
Tutt'altro. Alla Microsoft conviene che Windows si diffonda il più possibile tra le utenze private, perché quando tutti avranno Windows per ragioni di compatibilità e standardizzazione anche enti pubblici e imprese inizieranno a standardizzarsi su Windows... e questi non piratano le proprie copie ma comprano le licenze... e le licenze "professional" costano moltissimo (tipo nel caso di Win XP mi pare sui 1000 euro rispetto ai circa 100 della Home Edition) e quindi Microsoft può gudagnare su quelle licenze.
E ringrazio il mio amico Alessio per avermi fatto notare che il software pirata è in fondo anche la ragione del successo della Playstation, grazie alla possibilità di utilizzare giochi "clonati" e cracckati, vincendo ad esempio la concorrenza di Nintendo che rimane confinata ad una quota marginale del mercato.
Così Jeff Raikes, un dirigente Microsoft, può affermare tranquillamente:
"Noi capiamo che in realtà quello che conta alla fine è quanti pc hanno installato Windows e stanno utilizzando il nostro prodotto. Quello che tentiamo di fare è convertirli poi a licenziare legalmente il software."
Sebbene Microsoft non ha intenzione di alleggerire la propria campagna antipirateria, Raikes ha confermato che sarebbe contro gli interessi della Microsoft attaccare violentemente i pirati facendoli convertire ad altri prodotti alternativi.
E mi viene in mente che tutto ciò si ricollega anche alla questione del peer-to-peer (p2p) e del file sharing che viene ferocemente combattuto dalle major discografiche.
Eppure eliminare il p2p potrebbe esssere una mossa suicida. Di fronte agli enormi costi di lancio dei nuovi dischi e dei nuovi gruppi, il file sharing costituisce la forma di pubblicità con il miglior rapporto costo-efficacia. Completamento a costo zero, ha una diffusione planetaria grazie a internet, ed è già oggi particolrmente efficiente nel far conoscere all'estero gruppi di nicchia (in particolare nella musica punk e underground).
Insomma... W il p2p!

giovedì 15 marzo 2007

Sono solo cartoons?

Bè... certo che in questo blog a volte sono un po' troppo serioso...
...adesso rischierò di esserlo troppo poco, e vabbè passerò il rischio :-)

Comunque non so se vi è giunta notizia dell'esistenza dei Boondocks, un cartoon che arriva dagli Stati Uniti, e va in onda su Mtv lunedì sera alle 23.00 (se ricordo bene...) ...avrete capito che mi ha preso parecchio eh eh...
Il cartoon è stato tratto da una comic strip di Aaron McGruder, lanciata nel 1999 e pubblicata su diversi quotidiani statunitensi, ed è uno dei tanti esempi di cartoons americani creati negli ultimi anni e basati in sostanza su una critica sociale abbastanza spietata della società americana... e come gli illustri predecessori (Simpsons, Griffin ecc...) è piuttosto dissacrante.

In pratica, protagonisti del cartoon sono due ragazzini di colore, il più piccolo (Riley, 8 anni) sogna di diventare un capo-gang, il maggiore (Huey, 10 anni) vorrebbe essere un moderno Luther King... a occuparsi di loro un nonno piuttosto eccentrico che vorrebbe essere integrato nella società "bianca".
Con un tale mix non ci vuole molto a rompere i canoni del "politically correct" e dei normali stereotipi di comportamento.
Insomma... negli USA la critica sociale passa anche attraverso i cartoons...


Ecco una recensione trovata su www.film.it:
Il cartoon, più volte in patria al centro di polemiche e censure, racconta la storia della famiglia afroamericana dei Freeman, che si trasferisce dalla periferia di Chicago in un tranquillo paese della provincia, abitato quasi esclusivamente da ricchi bianchi. Il nonno vorrebbe trascorrere l’ultima parte della sua vita in santa pace, lontano da problemi e fa di tutto per essere accettato dai suoi nuovi vicini. I suoi due terribili nipotini, Huey (10 anni) e suo fratello ribelle Riley (8 anni), però non la pensano allo stesso modo. I due non mostrano la minima intenzione di integrarsi. Huey, il maggiore, capelli afro e espressione perennemente imbronciata, ha carisma da vendere; è votato al radicalismo nero e la sua giornata tipo è farcita da invettive rivolte ai personaggi più diversi – da Bush al rapper Puff Daddy fino a Babbo Natale. Riley, il più piccolo, coltiva invece il sogno di diventare un moderno gangster e ama il mondo rapper, assolutamente disprezzato dal fratello.In The Boondocks c’è tutta l’America di oggi: da George Bush agli attentati dell’11 Settembre a Oprah Winfrey. Le vicende di un nonno che decide di prendersi cura dei suoi nipotini afro-americani diventano, infatti, il pretesto per guardare con occhio critico, umoristico e ironico alla società statunitense. Nel primo episodio intitolato "Benvenuti a Woodcrest", i Freeman, appena arrivati a Woodcrest, vengono invitati a un party in giardino dal ricco Ed Wuncler Sr. Faranno la conoscenza con Zio Ruckus e con Ed III, rampollo guerrafondaio della famiglia Wuncler, appena tornato dall’Iraq.

E sempre QUI trovate anche trailers, gallerie ecc...

martedì 13 marzo 2007

In giro per Gavino :-)

Le occasioni in cui andrò a presentare (o sono già andato) la 3a mozione congressuale "Per un Partito Nuovo: democratico e socialista":

domenica 11 marzo - Turriaco ore 10.00 congresso di base
martedì 13 marzo - Gorizia ore 18.00 assemblea di presentazione delle mozioni
sabato 17 marzo - Ronchi ore 15.00 congresso (sez. Ronchi e Vermegliano)
lunedì 19 marzo - Grado ore 18.30 congresso di base
venerdì 23 marzo - Gorizia ore 17.00 congresso di base
domenica 25 marzo - Cormòns ore 9.00 congresso di base

Il mio voto per la 3a mozione

Ebbene sì... come avrete capito per il titolo il mio voto al Congresso DS andrà alla 3a mozione, primi firmatati Gavino Angius e Mauro Zani.
Devo dire che sono stato un pochetto snobbato in questo periodo da molti, e un po' mi ha ferito perché pensavo che ci fosse una maggiore disponibilità a capire i motivi di questo mio voto che è stato attentamente ponderato. E vabbè, resto convinto della mia decisione.
Un breve riassunto ai profani. Il tema centrale del Congresso nazionale DS è: facciamo o non facciamo il Partito Democratico.
Le posizioni sono 3:
- mozione Fassino (n.1): sì facciamolo subito subito ad ogni costo
- mozione Mussi (n.2): no, assolutamente no! manco se mi pagate!
- mozione Angius (n.3): ok facciamolo, ma facciamolo bene!
Perché dunque il mio voto va alla 3a mozione?
Per 3 fondamentali motivi:
1 - perché quello di cui si discute non è più il Partito democratico che era stato pensato all'inizio, ormai è ridotto alla fusione tra DS e Margherita. Nè altri partiti, nè associazioni e società civile sono state interessati o hanno voglia di partecipare alla costituzione del PD per come si sta delineando; la 3a mozione propone l'alternativa di passare per un assetto federativo per far convergere nel PD una pluralità di soggetti sia politici che associativi;
2 - perché la laicità non può essere trattata in maniera superficiale. Deve essere chiarito da subito che la laicità sarà un valore fondante del PD. Se così non fosse, il rischio è che il PD nasca con un'ambiguità di fondo su questo tema, e che in futuro la laicità non sia mai considerata come un dovere ma come un "contentino" da dare ai non cattolici; invece non si può essere ambigui perché la laicità è una condizione della democrazia;
3 - perché anche l'adesione al PSE non è un capriccio. La dimensione del nostro agire politico dev'essere l'Europa, che ormai è fondamentale in una miriade di decisioni che riguardano il vivere quotidiano. Non far parte a livello europeo del PSE significa relegarci in una posizione di 2° piano e sostanzialmente insignificante rispetto al bipolarismo che nel Parlamento europeo già esiste e si basa su PPE contro PSE. Non aderire subito al PSE significa dover bussare dopo alla sua porta, e poiché significherà che chi viene dai DS ne dovrà uscire e poi rientrare ciò si tradurrà acnhe in una forte perdita di prestigio e poter "contrattuale" della Sinistra italiana nel PSE. Saremo gli ultimi arrivati, e per giunta guardati con sospetto.
Poi ci sono molti altri motivi. Ad esempio il fatto che il Manifesto per il P.D. sia ad esempio di una banalità enorme, e che per giunta delinei un programma che andrebbe benissimo per l'UDC ma non per un partito riformista.
Non ho pretese di convincere gli altri, ma spero almeno che si smetta di guardare con sufficienza a questa mia decisione.
Io voglio il Partito democratico, ma lo voglio fatto bene!

venerdì 9 marzo 2007

Ci battiamo per i diritti di tutti

Ormai è così raro che il mio partito, i DS, si preoccupino di aderire a manifestazioni per i diritti che quando accade è giusto dare il giusto risalto (se si nota un velo di tristezza in queste mie parole è perché c'è davvero).
Quindi, sabato 10 marzo ore 15.00, chi può partecipi alla manifestazione a Roma per i Di.Co.
Faccio notare, per inciso, che non ci saranno né Fassino né Mussi salvo adesioni dell'ultima ora, mentre saranno presenti Angius e Grillini, entrambi firmatari della 3a mozione congressuale Ds.

Per info sulla manifestazione andate QUI.


"Senza una cultura dei diritti una moderna Sinistra non c'è"
Sergio Lo Giudice, Roma, 4 marzo 2007

A proposito di idrogeno...

Ringrazio il mio fratellone per l'email che mi ha inoltrato... Forse anche voi avete ricevuto in questo periodo una mail che circola con una petizione per le auto a idrogeno. Mi pare di aver capito che il tutto sia partito dal blog di Beppe Grillo ma non ne sono sicuro.
Comunque sia... l'email di mio fratello commentava questa storia dell'idrogeno, ed essendo laureato in fisica direi che è un tantino più competente della media della popolazione. Quindi ve la pubblico:

Ciao
Ho ricevuto una mail per una petizione che trovate sotto [appunto quella sul'idrogeno, Ndb]. Si tratta di una bella cosa ma mi dà fastidio che 'sto idrogeno sembri la soluzione a tutti i mali e che si dice che è già tutto pronto. Non è proprio così e alcune cose non si dicono mai.
Le auto a idrogeno son quasi pronte ma hanno ancora dei problemi di immagazzinamento e di come distribuirlo e produrlo. L'idrogeno è molto più infiammabile della benzina ed è difficile tenerne tanto in posto chiuso.Scordatevi di fare il pieno come con al benzina.
E come produrlo?
Non vorrei che si mettessero a produrre idrogeno (l'idrogeno non è un carburante,trasporta energia) con l'energia delle centrali a conbustibili fossili. Infatti al momento produrlo che l'energia rinnovabile sembra che sia un problema xchè non sono sviluppate ancora abbastanza (ne servirebbero veramente un casino di centrali e il costo sarebbe alto) e l'unica soluzione poco inquinante sembra esser l'utilizzo dell'energia nucleare con tutti i problemi di smaltimento che comporta.
Votare la petizione va bene per dare una spintarella e voto ma ci vorrebbe anche una petizione per far sviluppare di più energie come eolico, solare e geotermico, avendo in testa che anche queste non sono a impatto ambientale nullo: l'eolico è brutto da vedere e uccide i volatili e come il solare ha bisogno di tanto spazio, il geotermico (quello più utilizzabile, che inietta acqua in profondità per riprenderla scaldata dalla terra) sembra possa influenzare la geologia e in qualche caso si sono avuti dei piccoli terremoti. Tutto ciò che si fa per concentrare energia produce dei problemi, non esiste il costo zero!
Ma è sicuramente meglio avere una centrale eolica che distrugge un po di foreste e campi che ucciderci tutti con le centrali a combustibili fossili. Però deve esser chiaro che ci si perde comunque qualcosa. Il problema di fondo è che la politica se ne interessa molto meno dei cittadini di questi problemi, e son a favore della petizione più per far sentire una voce grossa che per crederci veramente.
[...]

mercoledì 7 marzo 2007

Si resta oppure no? (al governo)

Oggi si doveva votare alla Camera il rifinanziamento della missione in Afghanistan, ma il voto è slittato. Vabbè... il vero scoglio sarà il Senato.
Il centrodestra chiede che il governo si dimetta qualora non dovesse avere i 158 voti della cosidetta maggioranza "politica", cioè se non risulterà essere maggioranza "al netto" dei senatori a vita.
Bisogna premettere una cosa: il centrodestra tantissime volte è andato in minoranza nella passata legislatura senza che ci si sentisse di dover legittimamente chiedere le dimissioni del governo. Un governo dovrebbe dimettersi (o essergli chiesto di dimettersi dal Capo dello Stato) qualora mostrasse chiaramente di non poter governare. E francamente è assai dubbio che una mancata maggioranza in politica estera significa incapacità di governare, poiché c'è una ampio consenso parlamentare al rifinanziamento delle missioni. Il goveno dovrebbe dimettersi se non riuscisse ad avere un consenso su questioni più tipicamente interne come la politica economica.
Alla fine, lo sappiamo, la questione è tutta politica... è una questione di maturità della Sinistra. Saremo in grado di mostrare al Paese che siamo in grado di governare? Saremo in grado di resistere almeno fino a che, sondaggi alla mano, non saremo in grado di permetterci elezioni anticipate per conquistare una maggioranza vera e solida?
Vedremo...
nel frattempo mi permetto di segnalare che oggi è stato nominato il nuovo Presidente della Conferenza episcopale italiana, il successore di Ruini. Ci siamo evitati quel reazionario ciellino di Scola, ma ce la dovremo vedere con Bagnasco, già ordinario militare d'Italia e da qualche tempo arcivescovo di Genova. Sconfitto Tettamanzi, evidentemente troppo "progressista". In fondo potremmo anche fregarcene delle vicende interne della Chiesa, ma sappiamo fin troppo bene come la Chiesa sia oggi il principale avversario della modernità, delle libertà e delle forze progressiste in generale. E come ha detto recentemente a Roma Sergio Lo Giudice, "senza una cultura dei diritti una moderna Sinistra non c'è". Ci sarà battaglia dunque...
Per ultimo, vi segnalo un interessante articolo trovato sul sito LaVoce.info a proposito del quoziente familiare di cui tanto si parla come mezzo per una politica fiscale a favore delle famiglie: e vedrete che non è tutto oro quel che luccida, anzi in questo caso non lo è proprio. Per l'articolo andate QUI.
Infine vi segnalo della sagge parole di Gianfranco Pasquino, fine politologo italiano, sul Partito democratico e il socialismo. Cliccate QUI.
E se anche voi le condividete, bè... al prossimo congresso DS (ci di voi vi parteciperà), non vi resta che votare la Terza Mozione (Angius-Zani). Per ogni informazione potete consultare il sito della terza mozione: www.socialistieuropei.it

martedì 6 marzo 2007

Ritorno da Roma...

Ebbene sì... son tornato da Roma: 3 giorni nella capitale per il IV° Congresso Nazionale della Sinistra Giovanile.
Un'esperienza interessante... perché la S.G. non è un'accolita di portata locale, ma una grande organizzazione ramificata in tutto il Paese. Oltre 400 delegati provenienti da tutta Italia, decine di invitati, i rappresentati di organizzazioni giovanili estere di sinistra.
Alla fine, un buon mix tra il momento politico e quello ludico... che bè... ci vuole anche quello alla nostra età. I compagni di viaggio (Stefan, Laura, Nicola da Trieste, Alessandro, Laura, Serena e Antonella da Pordenone) sono stati una gradevole compagnia. Soprattutto la serata al Circolo degli Artisti... :-)
Tornando agli aspetti più prettamente politici, è stata una grande esperienza. Ovviamente, molti interventi di vari delegati erano di una noia assolutamente notevole. Ma ciò non toglie che tanti altri fossero interessanti. Di certo, la discussione sul Partito Democratico ha monopolizzato la discussione, e molto meno si è discusso di questioni programmatiche. Un peccato.
Da quel punto di vista ho apprezzato molto l'intervento di Enzo Laccuga, della Federazione di Cesena, uno dei pochi ad essere intervenuto a proposito della necessità di una sostanziale revisione delle modalità con cui l'esecutivo nazionale comunica con la base. Un fatto questo piuttosto rilevante e molto sentito ad esempio in Federazioni periferiche come quelle del Friuli-Venezia Giulia. In effetti, come detto da Enzo e come del resto proposto in emendamenti nazionali sia da Stefan sia dalla SG lombarda, le nuove tecnologie offrono notevoli capacità per migliorare la comunicatività con la base. Insomma, nel 2007 il volantino e il manifesto cartaceo non possono restare gli unici modi per comunicare.
A parte il partito democratico, i temi ricorrenti sono stati i diritti civili, il ricambio generazionale della politica, e l'apertura di nuove opportunità ai giovani per rilanciare e modernizzare il paese. E potete ben immaginare che il ministro Bersani è stato tra i più applauditi.
Per inciso, sono stati eletti a grandissima maggioranza il nuovo segretario nazionale, Fausto Raciti, e il nuovo presidente nazionale Roberto Speranza. Del secondo nulla avevo mai sentito, e il suo intervento è stato assai inconsistente. Il primo lo avevo già sentito e altri mi hanno confermato che trattasi di persona dalle grandi capacità.
Il Congresso ha inooltre deliberato a larghissima maggioranza, direi con più del 90% dei voti, che la Sinistra Giovanile prosegua con i Democratici di Sinistra il processo di costituzione della grande forza riformista che sarà il Partito Democratico.
Su quest'ultimo argomento avrò peraltro modo di tornare... al Congresso ci son stati da quel punto di vista spunti positivi e altri negativi. Vedremo...

giovedì 1 marzo 2007

Tutti a Roma...al congresso nazionale della S.G.

Ebbene sì... anche io andrò a Roma, in qualità di invitato al congresso nazionale S.G.. I delegati provenienti dal Friuli-Venezia Giulia saranno purtroppo solo due, causa i miseri numeri della S.G. in regione: Stefan Cok, il nostro segretario regionale, e Laura Vaccher dalla Federazione di Pordenone.
Per me e Mattia Bonfanti, l'altro ragazzo che andrà a Roma da Gorizia, partenza alle 5.50 da Gorizia per prendere poi alle 7.00 a Udine l'Eurostar che ci porterà a Roma... il ritorno venerdì pomeriggio/sera.


Spero che il congresso si svolga in un buon clima... mi auguro che non aleggino su di esso le tensioni negative che si intravvedono per il congresso DS (sospetti reciproci tra le mozioni ecc...). E ancor più importante, mi auguro che gli interventi siano interessanti. Un fatto non scontato perchè suppongo ci sarà la solita carrellata di interventi fatti solo per mettersi in mostra discutendo sull'interpretazione neomarxiana delle lettere di Don Abbondio e altre simpatiche amenità... a parte gli scherzi, l'esperienza del Forum Nazionale a Pesaro lo scorso settembre mi suggerisce di prepararmi cuscino e copertina perché ci sarà da dormire. Ne varrà la pena, credo, per ascoltare gli interventi interessanti che qua e là spunteranno. A Pesaro mi aveva fatto un'ottima impressione Patrizio Mecacci... vedremo questa volta chi meriterà la mia attenzione.
Non so su cosa interverrà Stefan, suppongo sulle nuove tecnologie (web, forum...) alle quali ha dedicato un ottimo emendamento approvato al congresso regionale F.V.G.


Che altro dire... ci risentiamo al mio ritorno! :-)