mercoledì 7 marzo 2007

Si resta oppure no? (al governo)

Oggi si doveva votare alla Camera il rifinanziamento della missione in Afghanistan, ma il voto è slittato. Vabbè... il vero scoglio sarà il Senato.
Il centrodestra chiede che il governo si dimetta qualora non dovesse avere i 158 voti della cosidetta maggioranza "politica", cioè se non risulterà essere maggioranza "al netto" dei senatori a vita.
Bisogna premettere una cosa: il centrodestra tantissime volte è andato in minoranza nella passata legislatura senza che ci si sentisse di dover legittimamente chiedere le dimissioni del governo. Un governo dovrebbe dimettersi (o essergli chiesto di dimettersi dal Capo dello Stato) qualora mostrasse chiaramente di non poter governare. E francamente è assai dubbio che una mancata maggioranza in politica estera significa incapacità di governare, poiché c'è una ampio consenso parlamentare al rifinanziamento delle missioni. Il goveno dovrebbe dimettersi se non riuscisse ad avere un consenso su questioni più tipicamente interne come la politica economica.
Alla fine, lo sappiamo, la questione è tutta politica... è una questione di maturità della Sinistra. Saremo in grado di mostrare al Paese che siamo in grado di governare? Saremo in grado di resistere almeno fino a che, sondaggi alla mano, non saremo in grado di permetterci elezioni anticipate per conquistare una maggioranza vera e solida?
Vedremo...
nel frattempo mi permetto di segnalare che oggi è stato nominato il nuovo Presidente della Conferenza episcopale italiana, il successore di Ruini. Ci siamo evitati quel reazionario ciellino di Scola, ma ce la dovremo vedere con Bagnasco, già ordinario militare d'Italia e da qualche tempo arcivescovo di Genova. Sconfitto Tettamanzi, evidentemente troppo "progressista". In fondo potremmo anche fregarcene delle vicende interne della Chiesa, ma sappiamo fin troppo bene come la Chiesa sia oggi il principale avversario della modernità, delle libertà e delle forze progressiste in generale. E come ha detto recentemente a Roma Sergio Lo Giudice, "senza una cultura dei diritti una moderna Sinistra non c'è". Ci sarà battaglia dunque...
Per ultimo, vi segnalo un interessante articolo trovato sul sito LaVoce.info a proposito del quoziente familiare di cui tanto si parla come mezzo per una politica fiscale a favore delle famiglie: e vedrete che non è tutto oro quel che luccida, anzi in questo caso non lo è proprio. Per l'articolo andate QUI.
Infine vi segnalo della sagge parole di Gianfranco Pasquino, fine politologo italiano, sul Partito democratico e il socialismo. Cliccate QUI.
E se anche voi le condividete, bè... al prossimo congresso DS (ci di voi vi parteciperà), non vi resta che votare la Terza Mozione (Angius-Zani). Per ogni informazione potete consultare il sito della terza mozione: www.socialistieuropei.it

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