martedì 29 maggio 2007

Riflessione post-voto

Ieri si è votato e ora, dopo la sconfitta del centrosinistra che, in alcune regioni come il Friuli o il Piemonte, sarebbe meglio chiamare "batosta", mi pare il caso di fare alcune riflessioni...
Parto dal nazionale per arrivare al locale.

1) A livello nazionale paghiamo sicuramente un'azione non abbastanza energica e riformatrice del governo Prodi. In particolare, il governo non ha rappresentato la necessaria rottura rispetto agli anni del berlusconismo. Non sono ancora state cancellate le leggi "vergogna", non si è messa mano alla riduzione del numero dei parlamentari, i costi della politica anziché diminuire aumentano, sulla politica fiscale si è stati assai confusionari trasmettendo alla fine solo il messaggio di un aumento indiscriminato delle tasse, sulle pensioni non si è intervenuti ad aumetnare quelle minime mentre rimangono molte pensioni d'oro, si continua a non concentrare le risorse disponibili su pochi grandi obiettivi, con il "tesoretto" che è stata spezzettato tra tante destinazioni diverse così che nessuno ha capito che cosa si sia fatto di lui, il conflitto d'interessi rimane tale e sul diritto societario non si è ancora intervenuti. Si diceva che l'indulto sarebbe stato seguito dalla riforma carceraria ma non se ne vede traccia.

2) Se si deve fare un analisi dei partiti di centrosinistra, si nota la tenuta sostanziale di tutta la sinistra "massimalista" e la forte crescita dello SDI, mentre è in caduta libera l'Ulivo. Laddove DS e DL (Margherita) si presentano separati, la Margherita perde nettamente, a dimostrazione che l'elettorato cattolico-centrista si è spostato al centrodestra/centro. I DS tengono attorno al 14/17%, mentre dove si presenta l'Ulivo si registra un basso risultato ulivista con forte crescita dello SDI. Probabilmente si è cioè verificato uno spostamento di voti dai DS allo SDI, e dalla Margherita a UDC e FI.

3) Paghiamo fortemente la nascita del Partito democratico in maniera verticistica e non partecipata. paghiamo un PD che sta nascendo come forma di mantenimento al potere della vecchia classe dirigente, e paghiamo un PD che si presenta come partito moderato. In pratica il PD sta perdendo l'elettorato riformista di sinistra, che ora gli preferisce lo SDI o non va a votare (l'astenzione ha gravato sulla sinistra in maniera pesante) in quanto privo di partito di riferimento, mentre la radicalizzazione dei temi etici dalla parte della Chiesa porta i cattolici a "rientrare nei ranghi" votando un partito ideologicamente cattolico come l'UDC. In sostanza il PD (Ulivo) perde consensi sia a sinistra che al centro attestandosi su percentuali molto basse: Varese 17%, Vicenza 15%, Rieti 19,5%, Matera 28%, Lecce 15,5%, 30% in roccaforti del centrosinistra come Genova e Ancona (mentre 30% dovrebbe essere il risultato medio del PD).


Conclusione:
  • Il Partito democratico deve rispostarsi a sinistra.
  • Bisogna essere più energici nell'azione di governo e focalizzarsi su pochi obiettivi concreti.
  • DS e DL devono fare un passo indietro: la fase costituente non può essere guidata da questo gruppo dirigente.
Il fatto più rilevante è che, evidentemente, gli elettori non concepiscono più l'Ulivo come un contenitore dentro cui trovano i ds, la margherita ecc... e quindi un contenitore plurale. Ora vi vedono l'anticamera di un partito (il PD) che ha rinnegato un'identità laica e di sinistra, con una vaga indicazione di moderazione senza particolari risvolti ideologici e incapace al tempo stesso di presentare una piattaforma programmatica chiara.
Al contempo, l'Ulivo non rappresenta più una novità: gli elettori hanno capito che il PD è un'operazione guidata dalle élites politiche di DS e Margherita, non aperta a nuovi ingressi, e vedono nel PD sprattutto l'emblema della partitocrazia. Neè riprova il prolificare di liste civiche mentre in teoria il PD nasceva proprio per riportare alla politica, ai partiti, il "popolo delle liste civiche".
Un fallimento totale, quindi.

domenica 27 maggio 2007

Fassino senza Pride

Fassino ha detto che non serve che i DS aderiscano al Gay Pride (che si terrà se ricordo bene il 16 giugno). Io mi chiedo invece perché non chiediamo alla Margherita di aderirvi.
Fassino aveva pure detto che non avrebbe condiviso tutto ciò che al Pride si sarebbe detto. Peraltro vero, al Pride di cazzate ne dicono sempre tante, ma detto così sembrava una presa di distanza disdicevole.
Soprattutto dopo che i ds avevan deciso di mantenere una totale equidistanza da Family Day e Manifestazione per il Coraggio Laico.
Un'equidistanza politicamente forse comprensibile ma 1) non condivisibile, 2) non comprensibile per i nostri elettori di sinistra. E poi l'idea che per essere bravi e buoni si debba rinunciare alla piazza a me pare una gran monata! Poi ci lamentiamo se siamo ridotti al 17%.
C'è voluto per fortuna l'intervento di Napolitano che ha detto che con la Chiesa si dialoga ma i diritti vanno comunque riconosciuti, a tutte le forme di famiglia, per sconfessare sia Fassino che la Bindi che al Forum sulla Famiglia non ha voluto le associazioni gay.
Intanto si procede verso il PD. Se mi si chiede se penso sia meglio continuare ad avere l'Unità e l'Internazionale ma diventare tutti dei cherichetti, oppure dimenticare i vecchi simboli (alias relitti) del Pci ma rimanere laici e riformisti, bè scusate se preferisco questa seconda opzione.

sabato 26 maggio 2007

Lettera dei Giovani dell'Ulivo a l'Unità

Forte è stata la mia delusione quando nei giorni scorsi su l'Unità ho letto l'elenco dei componenti del Comitato promotore del Partito Democratico: pletorico organismo costruito con il manuale Cencelli in cui, su 45 componenti, non c'è nessun under40, poche donne (altro che parità di genere...) e l'età media è di 57 anni!!!!
Ma il PD non doveva essere il partito dei giovani e delle donne? non doveva essere (citando Fassino) il "partito per chi avrà 20 anni nel 2010"????
Da questa delusione è nata una lettera della segreteria regionale della SG del friuli-venezia giulia e del coordinatore regionale dei Giovani della margherita, pubblicata su l'Unità di oggi.


Ecco i 45 nomi, in ordine alfabetico, del Comitato promotore del Partito democratico: Giuliano Amato, Mario Barbi, Antonio Bassolino, Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Paola Caporossi, Sergio Cofferati, Massimo D'Alema, Marcello De Cecco, Letizia De Torre, Ottaviano Del Turco, Lamberto Dini, Leonardo Domenici, Vasco Errani, Piero Fassino, Anna Finocchiaro, Giuseppe Fioroni, Marco Follini, Dario Franceschini, Vittoria Franco, Paolo Gentiloni, Donata Gottardi, Rosa Russo Iervolino, Linda Lanzillotta, Gad Lerner, Enrico Letta, Agazio Loiero, Marina Magistrelli, Lella Massari, Wilma Mazzocco, Maurizio Migliavacca, Enrico Morando, Arturo Parisi, Carlo Petrini, Barbara Pollastrini, Romano Prodi, Angelo Rovati, Francesco Rutelli, Luciana Sbarbati, Marina Sereni, Antonello Soro, Renato Soru, Patrizia Toia, Walter Veltroni e Tullia Zevi.

Età media: 57 anni


Ed ecco il testo della lettera:

Cara Unità,
la lettura dell'elenco dei componenti il Comitato Nazionale per il Partito Democratico ci ha portato, d'istinto, a scrivere queste poche righe. Non speriamo di poter dire qualcosa di particolarmente nuovo; del resto, già i nostri leader nazionali, Fausto Raciti e Pina Picerno, hanno bene espresso tutto il disagio dei tanti ragazzi e ragazze che militano nelle nostre organizzazioni e che scoprono che nel Comitato Nazionale non c'è una persona che sia under 40. Abbiamo deciso dunque di non soffocare la nostra delusione. La passione profusa da noi, dalle nostre iscritte e dai nostri iscritti è stata intensa e determinata ai congressi dei rispettivi partiti. Ci siamo detti, ed abbiamo sentito ripetere tante volte, che il Pd dovrà essere il partito di chi nel 2010 avrà venti anni. Ci sorge, solo un dubbio amaro: ma se è questo l'obiettivo, siamo sicuri che affidarlo a chi aveva già più di vent'anni nel 1990 sia il modo migliore per raggiungere questo obiettivo? E' il tanto aspicato rinnovamento che tutti noi vogliamo? E' chiaro che è grande la fatica nel cambiare, ma è così ripida la salita su cui stiamo camminando da impedirci di trovare, su quarantacinque nomi, almeno uno rappresentativo del mondo dei giovani, di coloro i quali hanno fatto la differenza alle ultime elezioni politiche e di avereanche un po' di dinamismo giovanile? Appare chiaro anche a noi che cambiare non è mai facile; cistruire un "Partito nuovo" lo è ancora di meno. Ci aspettiamo che sul territorio si segua una logica diversa. Se è vero che il Partito Nuovo ha un senso soprattutto per chi non ha vissuto le divisioni del passato, sarebbe grottesco (e, soprattutto, nocivo per il conseguimento del risultato finale) se quanto detto finora non trovasse applicazione nella realtà. Se, poi, il riformismo è la capacità di saper dialogare al fine di poter realizzare e condividere le proprie convinzioni e se fra queste c'è anche la necessità del rinnovamento, non possiamo non chiederci quanto sia veramente riformista il criterio che è stato adottato, aspetteremo di capirlo quanto noi tutti voteremo la Costituente del Partito Democratico.

Stefan Cok, Segr. regionale S.G. del Friuli-V.G.
Salvatore Dore, Coord. regionale dei Giovani della Margherita

Sonno sonno sonno...

Ho bisogno di riposooooo!
La campagna elettorale per le amministrative è finita, o almeno è finita quella per il 1° turno, il 2° sarà ben diverso...
Per me è stato molto stancante... credo un po' per tutti ma mi pare che io e Alessandro Porcarelli abbiamo fatto un lavorone e giustamente in questi ultimi giorni eravamo stremati.
Il che spiega anche perché negli ultimi giorni io sia stato assente dal blog, purtroppo.
Ci sono tante cose da dire, sulle amministrative, sul PD (che delusione il comitato promotore!), sulla non adesione dei DS al Pride 2007.... adesso me ne occuperò con calma, ho bisogno di riposarmi un po' (oggi ho dormito 10 ore!!!), riprendere in mano libri di testo e tesi di laurea...

lunedì 21 maggio 2007

...non affossiamo il testo, please!

Torno anche oggi sul tema "Di.Co."... dopo l'uscita (discutibilissima) di Fassino di ieri (leggi più sotto), registro gli interventi di Giovanna Melandri (DS, ministro politiche giovanili) e di Ivana Bartoletti (Associaz. Anna Lindh, anche lei DS, nei quali ricopre l'incarico di Resp. Nazionale Diritti Civili).
Della Melandri potete leggere qui l'intervista apparsa su Repubblica, fattale da Umberto Rosso: il fulcro dell'intervista è: «Mi sembra sbagliato rinunciare all´impianto dei Dico nell´iter parlamentare. Andiamo pure al confronto con l´ala laica del centrodestra, ma partiamo dal testo che c´è». Parole sagge!
Per la Bartoletti, di cui potete leggere sul sito dei DS l'intervento, è fondamentale che non ci si fermi proprio ora sulla strada del riconoscimento dei diritti dei conviventi, ma pare disponibile a forme diverse di intervento legislativo...
mah... non eravamo di sinistra? boh forse no, mi sarò sbagliato... devo controllare che la tessera che ho in tasca sia dei DS e non del Conad...

domenica 20 maggio 2007

Fassino, ricorda la parola "laicità"

Francamente sono sempre più convinto che per Fassino la parola "laicità" non significhi nulla. E inizio a ritenere che le parole "decisione", "coraggio", "convinzione" gli siano altrettanto sconosciute.
Leggo oggi su Repubblica, in una lettera che Piero Fassino indirizza al direttore (la trovate QUI), che vorrebbe accantonare i Di.Co. per andare verso una semplice modifica del Codice Civile che peraltro, come più volte affermato proprio dai DS, non consente di risolvere realmente i problemi.
In sostanza Fassino dice "poiché non abbiamo i numeri per far approvare i Di.Co, limitiamo ad alcune modifiche al Codice Civile: poco è meglio di niente".
Per come la presenta nella sua lettera, sembrerebbe un intento assai nobile. Bisogna osservare che in effetti la linea dei DS di appoggiare i Di.Co. pur con un certo mal di pancia per la continua umiliazione dei valori dei cittadini laici, rispondeva a questo principio: raggiungere una tutela delle unioni di fatto con una legge non rivoluzionaria ma che permettesse di portare a casa un "bottino concreto" e non solo enunciazioni di principio.
Ora però la strada di Fassino non è politicamente accettabile. Innanzitutto i voti si possono trovare su un'intesa tra le forze laiche e cattoliche progressiste sul ddl Biondi (Fi), cioè su un ddl non di iniziativa governativa. Infine si tratta di chiarire anche il carattere non confessionale del futuro PD e di chiarire che i Cattolici non avranno un'egemonia "morale" sul centrosinistra.
In realtà, è evidente che per Fassino l'Ulivo dev'essere politicamente autonomo, quindi è inacettabile che si ottengano i Di.Co./Pacs con un ddl del centrodestra, dev'essere per forza un'iniziativa del Centrosinistra.
Il che mostra una gravissima mancanza di rispetto per migliaia di militanti che vogliono l'ottenimento, dopo anni di attesa, di questo importante provvedimento legislativo. E peraltro si scontra con l'afermazione, più volte fatta da Fassino, della necessità di un bipolarismo maturo capace di trovare intese su grandi riforme: e le unioni di fatto non sono forse una grande riforma sociale?

sabato 19 maggio 2007

Tempus est... SG!

Vi segnalo due iniziative organizzate dalla Sinistra Giovanile di Gorizia:
oggi SABATO 19 MAGGIO
Bar Vittoria (Gorizia, P.zza Vittoria) - ore 17.00
PRESENTAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE
SULLE POLITICHE GIOVANILI
interverrà la cons. reg. Maria Cristina Carloni (DS)
Saranno presenti i candidati della Sinistra Giovanile al consiglio comunale per l'Ulivo:
David Peterin, Daniele Orzan, Alessandro Porcarelli, Chiara Dall'Ozzo
interverrà il candidato sindaco Giulio Mosetti

MERCOLEDI' 23 MAGGIO
Bar Vittoria (Gorizia) - dalle 21.00
live music set with
MOTH'S TALES
Saranno presenti i candidati della Sinistra Giovanile al consiglio comunale per l'Ulivo
e il candidato sindaco Giulio Mosetti
(spritz & drink offerti dalla SG!!)

giovedì 17 maggio 2007

Ora siamo "Democratici, Laici, Socialisti"

Stasera a Ronchi dei Legionari (GO) si è tenuto il coordinamento regionale degli aderenti alla 3a mozione.
Per inciso ora l'area politica si chiamerà "Democratici Laici Socialisti".
Comunque mi vengono in mente alcune considerazioni... coerentemente con quanto sostenuto all'epoca dei congressi (un'epoca che sembra ormai così remota...) i DS dovranno farsi portavoci della maggior apertura possibile della fase costituente ai cittadini e a movimenti che sono DS o Margherita. Penso certo allo SDI, ma per quanto riguarda il Friuli-V.G. penso anche ai tanti raggruppamenti civici sorti attorno a personalità come Illy, Bolzonello e Cecotti. E alle tante liste civiche. E a Gorizia penso al movimento di Stefania Atti.
Del resto reputo interessante il caso di Sagrado dove la lista Orizzonti Comuni che sostiene la candidata sindaco Elisabetta Pian è composta, oltre che da DS, Margh. e SDI, anche da esponenti di alcuni comitati civici.
Il punto fondamentale, comunque, è che alle primarie del 14 ottobre che apriranno la fase di transizione al PD non ci andremo come DS. Nasceranno invece liste probabilmente trasversali. E parteciperanno probabilmente capimasse come Brandolin ecc...
Come ha detto anche Stefano Pizzin, della segreteria regionale DS uscente, nella direz. provinciale del 9 maggio, come DS non possiamo farci schiacciare tra il partito delle primarie e il partito dei partiti.
Mi pare che ci siano sviluppi e prese di coscienza che mostrano come le considerazioni e le valutazione espresse durante la fase congressuale siano ora ampiamente condivise anche in chi allora si riconobbe in un diverso percorso politico. E allo stesso tempo anche nella 3a mozione c'è stato un cambiamento. Ora ci battiamo per una utile e fruttuosa fase costituente, più che per ritardare o riflettere meglio sull'obiettivo. E credo sia un buon svilluppo eprché significare parlare appunto di contenuti...

sabato 12 maggio 2007

Alti e bassi (soprattutto bassi)

Oggi son depresso...
ho scoperto che:
a) l'Assindustrie di Pn e Go no mi danno l'elenco degli associati e quindi ho problemi nel fare il campione di imprese che mi serve per la tesi
b) il 4 giugno (ore 9.00) mi han fissato in contemporanea sia francese-IV che inglese-IV... eavevo pure chiesto alle prof di non fissare i loro esami lo stesso giorno: davvero gentili... c'hanno tutto il mese di giugno e lo fanno apposta di fissarli lo stesso giorno!!!! grrrr!
Quindi mi son arrabbiato, significa che il 12 luglio non potrò laurearmi, slitto a dopo l'estate... la cosa mi ha assaid epresso... quindi son uscito a farmi un giro per Gorizia. Il pomeriggio gazebo in centro come Sinistra Giovanile... anche epr far vedere che c'è anche la Sinistra a sostenere Mosetti... perché i Ds non hanno purtroppo molta visibilità a queste elezioni... abbiamo distribuito i volantini della SG e alcune copie di "Pensieri Sinistri", il giornale della SG.
Avevo in programma di abbruttirmi tutta la serata con patatine e schifezze varie, ma poi Ale e David mi ha tirato un po' sù il morale.... e il gelato con la panna e le noccioline ha fatto il resto :-)
il gelato è sempre molto terapeutico!!!
domani sera:
CONCERTO SUL CONFINE
Piazza della Transalpina
Gorizia - a partire dalle 19.00
Alice e un certo Dragojevic... chi cazzo è????

venerdì 11 maggio 2007

Si lavora...

La SG all'opera...
con il candidato sindaco di Gorizia per l'Ulivo (Giulio Mosetti, DL) stiamo organizzando un incontro con gli studenti dell'UDS per lunedì prossimo, poi un party-concerto per mercoledì 23 con una coverband, e una presentazione della legge sulle politiche giovanili e dei candidati SG al consiglio comunale per il 18 o 19 maggio.
Elezioni comunque molto difficili per l'Ulivo, causa spaccatura del centrosinistra... mentre la frammetnazione delle liste di sinistra danneggia soprattutto i candidati ds nella ricerca delle preferenze.
E alcuni sondaggi (non si sa quanto attendibili) danno Romoli (Centrodestra) vicino al 50% al primo turno.
Questo pomeriggio, per me, esecutivo regionale della SG a Casarsa della Delizia (PN).
Ieri sera, invece, ho presenziato a Sagrado, in rappresentanza della Sinistra Giovanile, a un incontro organizzato dalla candidata sindaco Elisabetta Pian (Lista "Orizzonti Comuni": in pratica l'Ulivo allargato a esponenti di comitati civici) sul tema del lavoro, in particolar modo ideato come "buon lavoro" per giovani e donne. Interessante intervento della PIan e dell'assessore Visintin, non ho sentito il cons. regionale Mirio Bolzan (DS) perché son dovuto filar via presto... cmq ottimi contenuti.

mercoledì 9 maggio 2007

Intervista a Tommaso Padoa-Schioppa

Padoa-Schioppa, ministro del tesoro, continua ad esser per me fonte di ispirazione ed esempio di senso di responsabilità verso il Paese e le istituzioni.
Vi invito a leggere la sua intervista sul sito di Repubblica, cliccando QUI.

Alcuni stralci:

Cosa si sente di dire a Epifani, Bonanni e Angeletti?
"Li incoraggio ad essere, a loro volta, ambiziosi. Anche loro devono vincere sfide, al loro interno, esattamente come stiamo facendo noi. Capisco le tensioni tra le confederazioni, vedo il travaglio che attraversa la Cgil. Ma ognuno di noi deve fare in casa sua un pezzo della battaglia. Non può limitarsi a trasferirla nella casa degli altri".
Cosa si devono aspettare gli italiani, sempre che questo governo duri? Altri sacrifici?
"Sacrifici non è la parola giusta. Meglio parlare di impegni e di sforzi che devono riguardare tutti. Il governo può creare un clima, ma poi la spinta vera deve venire dalla società, dalle classi dirigenti e dai cittadini. Non adagiamoci su ciò che si è fatto. Il Paese non si deve accontentare del poco. Se saremo poco ambiziosi, saremo sempre poco soddisfatti. È questa la sfida, per l'Italia di oggi".

martedì 8 maggio 2007

Ci sono famiglie e famiglie... (a quanto pare)

La Bindi ha detto di non aver voluto invitare al Forum delle famiglie i rappresentanti delle associazioni omosessuali. Ha invitato solo i genitori di omosessuali (l'associazione AGEDO: Amici e Genitori di Omosessuali)... perché quelli sono genitori, mentre i genitori gay non sono veri genitori, evidentemente. Eppure il fenomeno dell'omogenitorialità è diffuso. Può essere il caso di donne lesbiche che crescono figli avuti da una precedente relazione eterosessuale, o può essere il caso di figli adottati in base a legislazioni straniere che lo permettono (in Olanda, Belgio ecc...), o ancora di padri divorziati presso cui i figli hanno deciso di vivere.
Insomma è un fenomeno che, se sul piano numerico è marginale, non lo è tanto su quello dell'intervento legislativo, e poiché di quello dovrebbe occuparsi un governo, la scelta della Bindi, del tutto ideologica e pregiudiziale, appare assai criticabile.
Per inciso, la Bindi non ha invitato nemmeno la LIFF, Lega Italiana Famiglie di Fatto. E vabbè... evidentemente il Partito democratico sta nascendo sulle esclusioni, perché nella stessa occasione in cui la Bindi ha detto questo gli esponenti diessini si sono affrettati ad affermare che le parole della Bindi sono "coerenti" e non destano alcuna preoccupazione.
Io, invece, preoccupato lo sono...

lunedì 7 maggio 2007

Sarkolandia... c'era da aspettarselo

Non ho ancora commentato la vittoria degli indipendentisti in Scozia ma... chissà... magari prima o poi lo farò perché ci sono interessanti analogie con il Friuli.

Comunque... ormai saprete che in Francia ha vinto Sarkozy... Segolène è arrivata buona seconda, perché è giunta al 47% dopo che nel 2002 Jospin si era fermato al primo turno. E se il Partito socialista francese dovesse rinnovare alle legislative il risultato del 25% sarebbe un buon risultato, una interessante base di partenza per la vittoria nel 2012, anche se bisogna dire che fare le legislative dopo le presidenziali significa che le elezioni del parlamento subiranno un effetto di trascinamento a vantaggio del partito presidenziale.
Comunque sia, la considerazione fondamentale è che la paura vince. Sarkozy ha vinto perché l'argomento principale è stato l'immigrazione, la paura delle rivolte nelle banlieues... anzi, per dirla con le parole di Sarko, la paura "della feccia umana". Ed è evidente che il messaggio socialista, di necessità di considerare il contesto sociale ed economico in cui le violenze nacquero, di estirparne le cause sociali ecc... bè è sicuramente più difficile da trasmettere... ma soprattuto nei momenti di paura, le risposte drastiche "alla Sarko", funzionano.
E' un po' triste doverlo ammettere perché è uno dei casi in cui la demagogia vince sulla democrazia, ma è così.

venerdì 4 maggio 2007

Italia come Turchia

In Turchia è scoppiata una profonda crisi politica nel momento in cui l'Akp, il Partito islamico moderato (o meglio, che appare moderato per non precludere alla Turchia l'accesso all'UE) ha deciso di candidare il ministro degli esteri Gul alla presidenza della Repubblica, finora sempre in mano a un esponente dei partiti laici.
I militari e molte associazioni che rappresentano la Turchia più moderna e economicamente attiva, nonché la locale "Confindustria", si sono opposte alla possibilità di un islamico alla guida della Repubblica Turca.
Ora la questione si è parzialmente risolta con elezioni anticipate del 12 luglio.
Ma la cosa che ci riguarda da vicino non è questa... è semmai che l'Italia vive una situazione non dissimile. Inutile negarlo: in Italia esiste una maggioranza parlamentare cattolica conservatrice. Paradossalmente il fatto che il Centrosinistra comprenda anche una parte cattolica moderata ha di fatto allargato l'influenza politica del mondo politico. Se ci pensiamo, oggi il peso dei partiti cattolici è molto maggiore di quanto non fosse nella Prima repubblica. All'epoca c'era la Dc. Poi avevamo partiti laici come PLI, PSDI, PRI, PSI, PCI. Che insieme rappresentavano un 60 o anche 65% dell'elettorato. Oggi i partiti laici (Ds, Sdi, radicali, Verdi, Pdci, Prc) rappresentano appena il 31% circa dell'elettorato.
Nel 1999 e nel 2006 siamo riusciti ad eleggere un capo dello stato laico, prima Ciampi, proveniente dall'esperienza culturalmente altissima dell'Azionismo, e poi Napolitano, proveniente dal riformismo del Pci. Nel 2013 saremo in grado di eleggere un capo dello Stato garante della laicità delle istituzioni???
Qualcuno ha mai riflettuto su cosa succederebbe con un Marini o un Fioroni o un Casini eletto capo dello Stato?

giovedì 3 maggio 2007

Questo blog è stato scomunicato!


Esattamente così... sì sì!

Da alcuni giorni questo sito è scomunicato, e ne vado assolutamente fiero!

Noterete infatti il banner che campeggia sulla destra del forum in bella mostra. Non si tratta di un improvviso rigurgito anticlericale (nb - anche se i 99 Posse dopo "Rigurgito antifascista" potevan ben fare il remake "Rugurgito antipapista"!!), piuttosto di un'affermazione di libertà e autonomia da una tendenza reazionaria che ormai mi spaventa.

Oggi scopro che criticare il papa è considerato "terrorismo". Fare un'affermazione di totale buon senso, anzi oserei dire di cristiana carità, e cioè che negare i funerali a Piergiorgio Welby non è stato propriamente un atto molto carino, bè... questo viene considerato terrorismo dal vaticano per bocca del portavoce Federico Lombardi. Nell'occhio del ciclone c'è uno dei conduttori della giornata del Primo Maggio, Andrea Rivera, e la sua satira del papa....

evidentemente la satira fa paura oggi come ai tempi di Giovenale...

...ma non eravamo in un paese libero?

ah già... eravamo, appunto.

Scusate l'assenza...

Dopo diversi giorni in cu sono scomparso dal web... rieccomi! :-)
Ultimamente sono ubn po' preoccupato... da certi energumeni che lavorano contro il lavoro altrui senza motivo (e non faccio nomi per bontà d'animo... sappiano questi energumeni che ormai ho finito gli epiteti ingiuriosi nei loro confronti...), son poi preoccupato dalla tesi... soprattutto dal fatto che la mia relatrice mi fa perdere un sacco di tempo visto che non risponde alle email con indicibile ritardo,e son preoccupato dalle scadenze elettorali che, per quanto riguarda Gorizia, si preannunciano foriere di pessimi risultati per l'Ulivo...
Bè... magari dovrei dedicarmi a qualche hobby rilassante... chessò... l'uncinetto :-)
A risentirci, vecchi miei!