lunedì 31 marzo 2008

Manifesti elettorali / 2










Gli italiani sono davvero un popolo di creativi...

L'Expo a Milano

Milano avrà l'Expo. Dalle nostre parti si ricorda ancora la delusione per la mancata Expo a Trieste.
A Milano, invece, l'Italia è riuscita a fare sistema: grande impegno dei ministri Bonino e D'Alema che hanno lavorato assieme alla sindaca di Milano, Letizia Moratti.
Sarebbe stata una giornata grande per l'Italia, ma il Nano Malefico ha pensato bene di dedicarsi alle solite polemiche di parte.


In ogni caso... ha ancora senso oggi un'Esposizione Universale? Altre città ospitanti, negli anni scorsi, sono rimaste scottate da ritorni, d'immagine e di sviluppo, inferiori alle aspettative. In effetti le ultime esposizioni universali sono passate abbastanza inosservate. In fondo, oggi ci sono centinaia di eventi dove possono incontrarsi gli espositori professionali e dove il pubblico generico può vedere i prodotti più innovativi.

In ogni caso, l'Expo 2015 a Milano sarà dedicata al tema dell'Ambiente e dello Sviluppo sostenibile.

Buon lavoro, Milano!

domenica 30 marzo 2008

Un'unica razza

L'unica razza che conosco è quella umana.
Albert Einstein
La scena che segue si è svolta sul volo della compagnia British Airways tra Johannersburg e Londra. Una donna bianca, di circa 50 anni, prende posto in classe economica di fianco ad un nero. Visibilmente turbata, chiama la hostess.
'Che problema c'è signora?' chiede l'hostess.
'Ma non lo vede?' risponde la signora 'mi avete messo a fianco di un nero. Non sopporto di rimanere qui. Assegnatemi un altro posto'.
'Per favore, si calmi' dice l'hostess 'perchè tutti i posti sono occupati. Vado a vedere se ce n'è uno disponibile'.
L'hostess si allontana e ritorna qualche minuto più tardi.
'Signora, come pensavo, non c'è nessun altro posto libero in classe economica. Ho parlato col comandante e mi ha confermato che non c'è nessun posto neanche in classe executive. Ci è rimasto libero soltanto un posto in prima classe.'
Prima che la donna avesse modo di commentare la cosa, l'hostess continua:
'Vede, e' insolito per la nostra compagnia permettere a una persona con biglietto di classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante pensa che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a sedersi a fianco di una persona sgradevole'.
...E, rivolgendosi al nero, l'hostess prosegue: 'Quindi, signore, se lo desidera, prenda il suo bagaglio a mano, che un posto in prima classe la attende...' E tutti i passeggeri vicini che, allibiti, avevano assistito alla scenata della signora, si sono alzati applaudendo.

sabato 29 marzo 2008

Test elettorali / 1

Dimmichiseitidiròchivotare è un simpatico test che ti colloca politicamente in base alle tue risposte ad una serie di affermazioni. Ad ogni elezione test come questo impazzano sul web.

Questo mi dava il sospetto di funzionare male, perché le domande riguardavano temi complessi su cui era difficile rispondere semplicemente sono d'accordo/non sono d'accordo. Però alla fine il risultato è accettabile, anche se mi trovi più vicino al Pd in realtà che alla Sinistra Arcobaleno.

Ecco i miei risultati.

Per fare il test anche voi andate QUI.

giovedì 27 marzo 2008

martedì 25 marzo 2008

Italiani, convertitevi!

A volte (ok, spesso...) c'è chi dice le cose meglio di me.

Tanto vale approfittarne.



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Sagge parole quelle di Malvino:

Incanto barocco”, così Giuliano Ferrara definisce quel “grande fatto pubblico” che sarebbe stato la conversione al cattolicesimo di Magdi Allam.

Un pregiudizio secolarista vuole che la conversione, come la fede, debba restare un fatto privato, che in questo si esprima la sua sincerità. Ma è falso”, dice Giuliano Ferrara, perché “tutto sta alla libertà e all’inclinazione dell’individuo”. Sicché dobbiamo considerare il fatto che l’“incanto barocco” non sia giunto in punto di un bel tabellone luminoso che in San Pietro pulsasse a intermittenza un bel “Gesù 1 – Maometto 0”, e considerare positivamente la discrezione.



Per il finale del post clicca qui. (mica rubo i post io!)

Tocai-Alitalia... all'Italia?

Sembra quasi che anche il Friuli Venezia Giulia abbia il suo "caso Alitalia". Solo che, fedeli alle nostre tradizioni enologiche, la nostra Alitalia si chiama Tocai.
Ehm, si chiamava.
Anzi si chiama.
Cioè... proprio il nome è la questione.

Impegnati in questi amletico dilemma, vediamo di capirci qualcosa. Alcuni anni orsono, come sapete, l'Ungheria è entrata nell'Unione europea. Già prima, in vista di tale appuntamento, si era posta una questione ai burocrati del libero mercato: come potevano sussistere due vini che avevano lo stesso nome, pur essendo cose diverse e proveniendo da aree diverse (l'uno dall'Italia nordorientale, il Tocai appunto, e l'altro dall'Ungheria orientale, il Tokaj con la K e la J). Chissà perché, si è deciso che i consumatori si sarebbero confusi, che uno avrebbe fatto concorrenza sleale all'altro (secondo me il funzionare della Commissione europea era astemio, perché i due vini vi giuro che hanno sapori diversi e chi se ne intende non li scambia l'un per l'altro...!). Insomma, forse il motivo vero è che l'Ungheria voleva disfarsi di un prezioso contendente, soprattutto per ragioni di marketing, perché si sa che oggi la "Denominazione d'origine" è importante e poterne avere l'esclusiva era un colpaccio da non lasciarsi sfuggire.

Tant'è: per un po' l'Italia non si è accorta della questione, della sua gravità. Poi i 5 anni del governo Berlusconi si sono persin nel nulla, as usual. E il ministro De Castro nel governo Prodi ha fatto il possibile, essendo ormai entrata l'Ungheria nell'UE: individuare un nuovo nome ("Friulano") con cui commercializzare il vino, mentre il nome Tocai poteva essere usato solo in Italia.

Comunque la questione è decisamente interessante perché ha opposto, in piccola scala, fautori del libero mercato e protezionisti. Insomma... si è notato nel corso dei mesi un dividersi delle posizioni dei produttori vitivinicoli, tra i grandi produttori-esportatori, interessati ai mercati esteri e disponibili a usare il nome FRIULANO, beneficiando del fondo messo a disposizione dal ministero per pubblicizzare il nuovo marchio, e i piccoli produttori, che esportano poco o nulla, attaccati al vecchio nome, anche perché probabilmente consci di non poter competere sul mercato globale.

Così... tutta la vicenda mi è sembrata così emblematica di quanto sia complesso parlare di libero emrcato e protezionismo, di come tradizioni e necessità, opportunità e affarismo, efficienza economica e parassitismo ci confrontino e confondano. Così che una posizione che sembra (e forse è) ragionevole, è anche sintomo di difficoltà di competere sul mercato.

E allora viva il mercato?

Bè, io preferivo il Tocai. Con la C.

domenica 23 marzo 2008

Ah... l'Italia!

La vicenda Alitalia sta tenendo banco in questi ultimi giorni. Se devo essere sincero, per la campagna elettorale del Pd non ci voleva, perché se è facile gridare al "i francesi ci rubano tutto!", lo è certamente meno spiegare perché la cessione della compagnia sia l'unica via per evitarne il fallimento.

Comunque tutta la questione assume dei toni paradossali.

Che il Nano Maledetto usi la questione, populisticamente come al solito, per mera convenienza elettorale, lo capisco. Ormai sappiamo che è fatto così.

Capisco meno, però, il sindacato. E in particolare la CISL, che cavalca l'onda e critica duramente il governo Prodi. Sostenendo che "si può aspettare una soluzione dopo le elezioni".

Ora... chiunque abbia un po' seguito le vicende Alitalia, sa benissimo che una parte (non tutta) della responsabilità per la fine ingloriosa della nostra compagnia di bandiera ce l'hanno proprio i sindacati, che non hanno mai accettato alcuna ipotesi di riassetto della compagnia, preferendola languire nell'assistenzialismo pubblico. E così il centrodestra, alla faccia del decantato libero mercato.


Insomma, il sospetto che il leader della CISL, Bonanni, abbia qualche mira politica mi viene. E poiché la CISL, da bravo sindacato cattolico, non è immune ai richiami d'oltretevere, e vedendo al parabola politica dell'ultracattolica ex leader CISL Pezzotta... bè il sospetto che sotto sotto ci sia il disegno di mettere in difficoltà il Pd per favorire la vittoria di un centrodestra più vicino ai dettati della Chiesa, bè il sospetto c'è.

O in alternativa, e altrettanto grave, dobbiamo supporre che Bonanni cavalchi l'onda del momento senza pensare agli effetti di lungo termine che il dilazionare la soluzione della vicenda Alitalia comporta. Il che metterebbe in dubbio l'utilità dei sindacati confederali, se non si preoccupano più del bene comune ma solo di cavalcare umori contingenti.

A parte questo, su Air France e la cordata AirOne, basta dire una cosa. In pratica, è come se il fruttivendolo sotto casa vostra presentasse un business plan per acquistare l'Auchan e vi assicurasse che farà investimenti per milioni di euro. Lo trovereste credibile?

No di certo, o almeno non più delle promesse del Nano.

venerdì 21 marzo 2008

Un consiglio per i naviganti

Questa settimana è stata decisamente stancante. Ho preso l'impegno di aiutare una candidata a consigliera regionale e il lavoro organizzativo non è poco. Ma è una nuova sfida interessante e sto imparando diverse cose sul piano organizzativo.


Il problema è che tutto ciò mi tiene lontano dalla vita sociale, lo svago, la lettura, e anche i miei blog.


In attesa di aver tempo, in questo weekend pasquale, di rifarmi e riposarmi, vi lascio un consiglio: il blog di Daniele Orzan. Su Gorizia e dintorni.




martedì 18 marzo 2008

Per fortuna che c'è Majda ;-)

Dopo lunghe tergiversazioni, ed un percorso intricato, dal cilindro del Pd è emersa per le regionali la candidatura di Majda Bratina per la circoscrizione della provincia di Gorizia.

Non è solo una candidata capace di dare un riferimento all'elettorato democratico della città di Gorizia. Nè è solo un riferimento per i tanti sloveni che votano Pd.

La sua candidatura rappresenta molto di più. Certo c'è quell'aura che circonda un nome che tanto ha dato a Gorizia, con suo padre Darko Bratina, docente universitario, poi senatore, prematuramente scomparso nel 1997, e con suo zio Ivan Bratina, consigliere regionale del Pci-Pds.

Il punto però è un altro. Se lei, è vero, rappresenta forse l'approdo di quella politica d'integrazione tra la comunità linguistica italiana e quella slovena, perseguita dalla sinistra per decenni, tuttavia ella rappresenta molto di più.

Non possiamo dimenticare quella straordinaria e splendida esperienza d'impegno civile che è stato il Forum per Gorizia, che nelle amministrative 2007 sostenne la candidatura di Andrea Bellavite, e nella sua scelta di impegnarsi nel Pd abbiamo visto il segno più tangibile di come il Pd possa davvero aprirsi alla società civile.

Ecco, forse Majda è quella novità, è quell'entusiasmo che Veltroni è per l'Italia. Ed insieme la novità dei tanti giovani candidati nelle lsite del Pd. E l'impegno civile vi è rappresentato dai tanti esponenti dell'associazionismo e del volontariato che la sostengono.

Forse, essere democratici è possibile. Davvero.


PS - è aperto il blog personale di Majda Bratina:

domenica 16 marzo 2008

Gnam gnam

Ieri quasi per caso io e il mio coinquilino abbiamo dato sfogo alle nostre velleità culinarie.

Tutto nacque da un amletico dilemma: "che caspiterina ne facciamo delle carote in frigo?" Usarle per picchiare il postino era una delle possibilità, ma poi la mente del sottoscritto ha partorito l'ipotesi di un impiego più proficuo: tortelloni al prosciutto con panna e carote!

Ok ok, niente di speciale, lo ammetto, ma alla fine il colore delle carote ha dato un pregievole aspetto cromatico al piatto risultante, come potete constatare da voi:

E poiché eravamo in una giornata creativa, la sera anche Alberto, il mio coinqui, ha fatto un buon risotto con radicchio rosso e salame... slurp!

sabato 15 marzo 2008

Persepolis


Martedì scorso sono stato al cinema a vedere Persepolis, il film di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud tratto dall'omonimo fumetto di Marjane Satrapi, parzialmente autobiografico, sugli ultimi trent'anni di storia dell'Iran, raccontati attraverso gli occhi di una bambina, prima, e giovane donna, poi, costretta a lasciare alla fine il suo paese dominato dal regime degli ayatollah.

Il film, è in realtà un cartone, così rifacendosi all'impostazione anche grafica del fumetto da cui è originato. Un cartone strettamente politico quindi, non di intrattenimento, certo, ma ci regala momenti di divertente humour.

Ma soprattutto, secondo me, grande cinema e grande animazione.
Ve lo consiglio davvero.

giovedì 13 marzo 2008

Ohibò... troppe cose...

Mi son reso conto che ultimamente sono un po' latitante e trascuro blog e lettori.
Sempre che ci siano lettori (Shinystat dice che ci sono, tiè!).

Il fatto è che sono un pochetto impegnato. I Giovani Democratici che nella mia provincia si stanno costituendo e che sto seguendo/coordinando, con l'auspicio che in autunno altri (younger!) se ne prendano carico. Il Partito democratico, con la campagna elettorale da fare (sono nel coordinamento organizzativo per la campagna del mio circolo). E poi Majda Bratina, una delle candidate al consiglio regionale del Pd per la mia circoscrizione, che mi ha chiesto di farle da segretario organizzativo..
Oh mamma mia!

Ah, dimenticavo...
domenica 16 marzo
ore 16.00
Walter VELTRONI
a Gorizia
presso il Teatro "G. Verdi" - Via Garibaldi, 2

lunedì 10 marzo 2008

Mastella socialista? e io di estrema destra? mah!

Ieri pomeriggio sono tornato dalla mia tre giorni a Lubiana, dove sono andato con l'Accademia Europeista del FVG a visitare il parlamento, la tenuta di Brdo dove si tengono in questo semestre i lavori del Consiglio Europeo, e a incontrare il sindaco Jankovic.
Ah... una curiosità: nell'emiciclo del parlamento sloveno mi son seduto sullo scranno di Prijatelj, uno dell'estrema destra slovena. Vabbè, non l'ho fatto apposta, succede... :-)

Comunque sia... tornato in Italia, scopro che:
a) Boselli ha offerto a Mastella il posto di capolista in Campania e Mastella ha rifiutato
b) Casini dice che l'UDC è l'unica vera novità di questa campagna elettorale
c) i socialisti hanno vinto in Spagna e Francia le elezioni.
d) il Popolo delle Libertà, nel scegliere un imprenditore da candidare per mostrare che non solo il Pd riesce a candidarne (con Calearo, già presidente Federmeccanica e presid. Assindustria Vicenza), non ha trovato di meglio che candidare Santo Versace, fratello di Gianni e presidente della casa di moda...

Se non fosse per il punto C che mi rende allegro, ci sarebbe da rabbrividire. Suppongo che quando Casini dice che la formazione centrista è l'unica vera novità si riferisse al fatto che ha candidato De Mita (82 anni) e Cuffaro (che non credo abbia bisogno di presentazioni).
A parte questo, e l'ilarità che suscita la candidatura di Santo Versace (immagino che nei corridoi di Montecitorio parlerà di moda a braccetto con la moglie di Emilio Fede, anch'essa candidata...), ora ho capito finalmente perché il Partito socialista di Boselli prenderà meno dell'1%. Insomma, il loro programma non è brutto, il simbolo tutto rosso è bellino e attira l'occhio.
Ma se candidano gente come Mastella...
...evidentemente la cosa che accomuna i socialisti, a questo punto, è l'aver avuto dei trascorsi giudiziari. A proposito di "radici politiche"...

...d'altra parte, ormai ci sono molti più socialisti nel Pd che nel Partito socialista. In pratica Boselli e de Michelis saranno finalmente riusciti a ricreare il Partito socialista, ma non si sono accorti che nel frattempo sono tutti usciti dalla porta sul retro. Ed entrati nel Pd.
Ma in fondo, dove c'è Mastella c'è casa.

giovedì 6 marzo 2008

Veltroni riconquista il voto giovanile


Interessante analisi...

nel 2006 Prodi aveva vinto conquistando in larghissima misura il voto degli under25, che gli avevano anche permesso di vincere alla Camera nonostante al Senato avesse invece ottenuto meno voti della coalizione di centrodestra.

Nei mesi successivi i sondaggi, e le amministrative della primavera 2007, mostrarono un significativo spostamenti dei voti giovanili verso il centrodestra, e a sinistra dall'area ulivista-Pd verso la Sinistra estrema.

Se la quota di voti all'estrema sinistra rimane consistente, Veltroni ha almeno in parte riconquistato il voto dei più giovani che si erano spostati a destra... Effetto svecchiamento? Chissà...

martedì 4 marzo 2008

Rivoglio i trattori russi!

Questo post di Stefan mi ha fatto tornare in mente i vecchi tempi, quando le trebbiatrici sovietiche garantivano magnifiche sorti e progressive alla produzioni agricola della Grande madre Russia. Ah bei tempi!

Quando lo Sputnik veniva lanciato nello spazio per la gioia di tutti i proletari!

Insomma... diciamocelo... vogliamo essere di sinistra.

Ecco, per questo, unitevi al mio appello:

"Rivogliamo i trattori russi!"


"Perché, vedete... noi siamo democratici. Ma anche comunisti. Siamo imprenditori come Calearo, ma anche autisti di trattori.

Ma anche.

E anche no."

Walter Veltroni
(nel suo famoso discorso ai contadini del Kolkhoz di Novokontadinovsk, in provincia di Modena)

lunedì 3 marzo 2008

Manifesti elettorali / 1

Iniziano le bizzarie di campagna elettorale... sarà il modo con cui gli italiani esprimono il loro disincanto per la politica?

domenica 2 marzo 2008

I Radicali nel Pd

Da quando i Radicali sono entrati nel Pd, ci son persone che parlano di deriva laicista.


Da quando i Radicali sono entrati nel Pd, nella base cattolica dell'ex Margherita ci son malumori. C'è chi pensa che il Pd diventerà un partito laico e quindi se ne vuole andare.


Da quando i Radicali sono entrati nel Pd, si è capito che il Pd ha davvero una capacità attrattiva verso le forze riformiste di questo paese, e che il progetto politico che ne è alla base di presta ad una apertura costante tale da, in prospettiva, egemonizzare l'area di sinistra dello schieramento politico.



Credo che l'ingresso della pattuglia radicale nel Pd fornisca un grande contributo culturale e intellettuale forse ancor più che politico. Ovviamente l'unione non sarà facile: i radicali non sono un vero partito ma un movimento politico che vive delle sue battaglie democratiche e civili. E penso che il contributo che possono dare alPd sia davvero importante. I Radicali per decenni sono stati la punta più avanzata delle battaglie per il raggiungimento pieno della democrazia formale... ovvero di quella fatta di regole di funzionamento della democrazia, una democrazia dalla parte del cittadino, una democrazia fatta di partecipazione.

Nel Pd, d'altra parte, vi era oggi una forza, i Ds, che sono stati, prima come Pci poi come Pds-Ds, la forza più avanzata sulla via del raggiungimento della democrazia sostanziale, ovvero di quella forma di equità sociale che è corollario necessario della democrazia formale affinché un paese sia davvero democratico.

E con l'Ulivo e i circoli con l'Ulivo a suo tempo largamente confluiti nella Margherita, e l'esperienza dei Democratici del '99, il pd ha anche rappresentato l'esperienza di partecipazione politica più innovativa, la forza di sintesi più efficace.

Ora, infine, i Radicali contribuiscono a portare nel pd le loro battaglie, il loro umanesimo, la laicità.



Da quando i Radicali sono entrati nel Pd, il Pd è un pochino migliore.