Ricordate che la scorsa estate il sindaco di Gorizia (Romoli) e il suo fido vicensindaco (Fabio Gentile) volevano emanare un'ordinanza per la chiusura anticipata dei locali pubblici?
Ne avevo parlato
QUI, con tanto di comunicato alla stampa (
QUI).
Ebbene, ora il centrodestra è tornato all'attacco. E pare facciano sul serio. Dal prossimo weekend dovrebbe essere il primo a vedere l'applicazione del "Piano antischiamazzi" voluto dalla giunta comunale di centrodestra: musica spenta alle 23 e locali chiusi a mezzanotte in tutto il centro di Gorizia....
...cioè per capirci: Enigma, Café House, Bar Teatro, Torino, tutti chiusi a mezzanotte anche il sabato!!!
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Ovviamente la cosa non può passare liscia: ecco di seguito il testo della lettera che ho inviato ai giornali ed è stata pubblicata su Messaggero Veneto e Il Piccolo (edizioni di Gorizia) di ieri:
IL CASO DEL GIORNO
Gorizia, città dormitorio
Credevo, dopo le “minacce” dell’estate scorsa, che i nostri amministratori fossero rinsaviti. Tuttavia, evidentemente, così non è stato, e di fronte alle lamentele di alcuni cittadini per il troppo baccano notturno nella nostra città, quale pensata hanno escogitato? Un bel coprifuoco notturno: locali chiusi a mezzanotte e musica spenta alle undici. Il tutto a beneficio, si dice, di chi la sera deve dormire. Un diritto legittimo, ma su questa decisione della giunta qualche considerazione è lecita: in primo luogo, dovrebbe allora essere altrettanto meritevole di tutela il diritto di chi vuole dormire la mattina. Magari fino alle undici. Quindi si potrebbe proporre che i locali aprano non prima di mezzogiorno, per non disturbare il sonno. Poi chiudano alle tre del pomeriggio, per conciliare una pennichella pomeridiana, quindi riaprano alle cinque e chiudano la sera presto, perché in fondo c’è anche gente che va a dormire alle otto: perché non osare tanto?
È evidente che l’ipotesi della giunta è assurda: il solito modo di girare attorno ai problemi invece che far rispettare le regole, che ci sono. Se il problema, come spesso è stato detto, è che di notte capitano episodi di disturbo della quiete pubblica o di vandalismo, si utilizzi la Polizia municipale per vigilare nelle vie del centro: essendo poi piccola l’area in questione, un paio di vigili sarebbero sufficienti, e peraltro solamente nelle giornate di mercoledì, venerdì, sabato: gli altri giorni, Gorizia è già un mortuorio!A parte questo, nessuno ha riflettuto sulle conseguenze economiche per la nostra città? Perché di questo si tratta: vogliamo che Gorizia sia, come tutte le città, un centro di servizi, commercio,, terziario per il suo hinterland, o preferiamo che sia un grande dormitorio? Certamente, ci sarà una quiete che concilia il sonno, ma se uccidiamo ogni attività, anche i pubblici esercizi (di cui diversi hanno già chiuso) , finiremo che per lavorare, invece, dovremo andare altrove. Magari a Nova Gorica. O a Monfalcone. Alla faccia delle promesse di rilancio economico e turistico che c’erano state fatte durante le elezioni comunali dello scorso anno...
Marco Rossi
Gorizia
(da Il Piccolo del 3 maggio 2008)