lunedì 27 agosto 2007

Festa dell'Unità di Bologna/1

Nell'ambito della Festa nazionale dell'Unità di Bologna, una serie di incontri di formazione politica, nell'immagine il programma:

domenica 26 agosto 2007

Le regole per le primarie


C'è poca chiarezza sui regolamenti e gli scadenzari in vista delle primarie del Partito democratico. Ma le regole ci sono.
Ecco i link utili...

il Decalogo per le Assemblee costituenti del Part. Democratico:


Regolamento quadro per l'elezione delle Assemblee costituenti:


Regolamento dell'Ufficio tecnico amministrativo nazionale:


Per sapere quanti sono i collegi elettorali per le primarie nella vostra regione, andate ai seguenti link:




Infine, lo scadenzario elettorale: date, scadenze, termini ecc...


Ogni altra informazione si trova sul sito:

sabato 25 agosto 2007

Russia amica?

Per ragioni un po' misteriose e un po' affettive, non da ultimo un certo antiamericanismo, la Sinistra italiana negli anni Novanta manifestò sempre una certa simpatica per la Russia, forse a torto o a ragione vista come l'erede dell'URSS e quindi di quel riferimento politico e culturale dell'area politica italiana che faceva riferimento al PCI. E questo nonostante che i legami tra PCI e PCUS si fossero allentati già dagli anni Settanta e l'epoca dell'eurocomunismo.
Comunque sia, gli anni '90 erano gli anni di Eltsin, di una Russia nel caos e con il PIL minore anche del 50% rispetto a inizio anni Novanta, era una Russia che non faceva paura e che accettava la Partnership for Peace, ovvero il primo tentativo della Nato di legare a sè i paesi già del blocco orientale, e insomma assisteva abbastanza impotente al'espansione della "sfera di influenza" USA e UE. Del resto, erano gli anni in cui la Russia aveva bisogno dei capitali occidentali per vivere, anzi sopravvivere. Erano gli anni in cui la Sinistra chiudeva un occhio sulla prima guerra in Cecenia, vedeva di buon occhio l'ascesa di Putin nel 1999, criticava la guerra contro la Serbia filorussa eccetera. E per quanto ci fossero degli spunti ragionevolil in queste posizioni, non mancavano posizioni acritiche.
Oggi cos'è la Russia?
Se ne discute molto poco, e mai mi è capitato di sentire una posizione politica "da sinistra" sul tema. Al di là di qualche critica alla mancata garanzia dei diritti umani, c'è poco altro. Semmai la Russia di Putin è stata criticata per essersi schierata con gli USA tra il 2001 e il 2004. Una critica che mi pare più che altro motivata da antiamericaniso che da un'analisi coscienziosa. Ma tant'è, la scarsissima competenza di politici e commentatori italiani in materia di relazioni internazionali è un dato di fatto assodato da tempo.
Comunque sia, in Europa si continua ad essere convinti che la Russia sia un parner. Che, beninteso, usa l'arma del metano e petrolio contro di noi. Minaccia la Georgia e l'Armenia, nonché l'Ucraina. E' in pessimi rapporti con 3 paesi membri dell'UE: i tre paesi baltici. Che espropria gli interessi economici delle compagnie petrolifere europee in territorio russo. Che annuncia piani di riarmo nucleare e convenzionale. Che minaccia di denunciare il trattato CFE del 1990 (quello sulla limitazione delle armi convenzionali in Europa). E così via.
Insomma un simpatico vicino...
A quanto pare, nessuno in Europa si è fatto due conti e ha riflettuto adeguatamente su quale sia la posizione russa sull'espansione verso est dell'UE, sulla minaccia energetica derivante dal quasi monopolio russo sulle forniture di gas, sulla preoccupante tendenza russa a minacciare i paesi satelliti del Caucaso, per non parlare di questioni come democrazia e diritti umani.
Insomma... forse sarebbe il caso di iniziare a pensare che la Russia è un partner commericale, non politico... anzi probabilmente è il principale nemico e pericolo per l'Europa Unita.
Giusto perché la prossima volta che la Russia minaccia l'Ucraina sarebbe bello che l'Europa dicesse qualcosa, invece di aspettare ogni volta gli USA...

venerdì 24 agosto 2007

Stranezze telefoniche...

La mia tesi di laurea sull'information technology prevede una parte di ricerca, che consiste nel sottoporre ad un campione di imprese della provincia di Udine un questionario online sull'impatto che l'IT ha avuto nella loro impresa.
Per sollecitare le risposte, usualmente tendo anche a telefonare alle imprese, se non tutti almeno una parte. Se nella maggior parte dei casi ricevo normali risposte professionali, in alcuni casi mi scontro con situazioni al limite dell'incredibile.

CASO A:
Azienda: Buongiorno Azienda X
Klam: Buongiorno a lei, sono MR la chiamo perché bla bla bla bla...
A: ah capisco, ma il titolare adesso non c'è.
Klam: Non importa, visto che mi ha confermato che avete ricevuto l'email, se può per cortesia lasciare un appunto al titolare perché si ricordi del questionario
A: eh.... ma il titolare non c'è
Klam: appunto, se per cortesia può lasciargli un appunto, grazie
A: eh ma non c'è... torna questo pomeriggio
Klam: appunto per questo gli lasci un appunto, un promemoria
A: ma su cos'è il questionario?
Klam: come le dicevo si tratta di un questionario sull'IT, da compilare online, per cui è molto comodo e non porta via molto tempo
A: ah am allora devo passarle il responsabile tecnologico... però oggi non c'è
Klam: bè basta che gli venga inoltrata l'email, o gli passi un appunto
A: eh ma non c'è, torna domani
Klam: capisco, signorina... credo che se mi assicura che gli sarà inoltrata l'email sarà sufficiente
A: eh am non c'è oggi
Klam: signorina guardi basta che quando torna risponda, quando vuole...
A. eh mi dispiace ma oggi il resp. proprio non c'è
Klam: oddio signorina scriva un appunto e arrivederci. CLICK!

CASO B:
Altra surreale scenetta realmente accaduta...
Azienda: Pronto azienda Z
Klam: pronto la chiamao perché.... bla bla bla
Az: Ah, capisco, però oggi gli uffici della Z sono chiusi.
Klam: Ah, ma con chi sto parlando allora?
Az.: con l'azienda Z...
?????????????????????????????????
Temo che la signorina mi stesse prendendo per idiota, oppure è un pochetto esaurita... mah!

mercoledì 22 agosto 2007

Novità

Mmmm... avrete notato (altrimenti siete ciechi!) che il blog è cambiato un pochetto... da 2 colonne alle attuali 3. Ringrazio Laura per avermi inoltrato le istruzioni su come fare.
Pian piano vorrei inserire nuovi contenuti per sfruttare il maggiore spazio guadagnato.

martedì 21 agosto 2007

Se si tira troppo la corda.... prima o poi si spezza!


Il ministro del lavoro Cesare Damiano, ha rilasciato oggi una dichiarazione breve ma importante nella sua chiarezza: se la Sinistra "radicale" tira troppo la corda, il governo cade, e se il governo cade il prossimo governo non sarà di centrosinistra.

L'intervento di Damiano è un pochetto più articoletto e potete leggerlo meglio andando al seguente link: QUI.

Resta cmq il concetto, che poi Damiano riassume con la frase: "Non si può essere partito di lotta e di governo quando si sta al governo. Lo si teorizzava quando si stava all'opposizione. Manifestare contro te stesso è una contraddizione, non puoi pretendere che la gente ti capisca".

domenica 19 agosto 2007

Il futuro sarà bisex? mah...

dal Corriere.it su segnalazione di un amico:
La sessuologa: «Una rivoluzione, tra due o tre generazioni»
Veronesi: «L'umanità sarà bisessuale»
L'oncologo: «Si farà l'amore per affetto e non per riprodursi. È il prezzo positivo pagato dall'evoluzione naturale della specie»

MILANO — Il futuro? È bisessuale. Parola di Umberto Veronesi. Intervistato ieri dal Riformista, l'oncologo ex ministro della Salute immerso nella quiete estiva di Capalbio ha scosso l'atmosfera con una tesi che fa già discutere. La specie umana — dice Veronesi — si va evolvendo verso un «modello unico», le differenze tra uomo e donna si attenuano (l'uomo, non dovendo più lottare come una volta per la sopravvivenza, produce meno ormoni androgeni, la donna, anche lei messa di fronte a nuovi ruoli, meno estrogeni) e gli organi della riproduzione si atrofizzano. Questo, unito al fatto che, tra fecondazione artificiale e clonazione, il sesso non è più l'unica via per procreare, finirà col privare del tutto l'atto sessuale del suo fine riproduttivo. Il sesso resterà — avverte l'oncologo — ma solo come gesto d'affetto, dunque non sarà più così importante se sceglieremo di praticarlo con un partner del nostro stesso sesso. Insomma, saremo tutti bisessuali? Raggiunto dal Corriere, il professore conferma la previsione: «È il prezzo che si paga — spiega — all'evoluzione naturale della specie. Ed è un prezzo positivo ». Davvero? «Sì, perché nasce dalla ricerca della parità dei sessi: negli ultimi vent'anni le donne hanno assunto ruoli sempre più attivi nella società e questo porta con sé un'attenuazione delle differenze sessuali». Avremo uomini meno virili (il processo è già in atto: dal dopoguerra in poi la «vitalità» degli spermatozoi è mediamente calata del 50%) e donne più mascoline. Parità uguale appiattimento? «Al contrario — spiega Chiara Simonelli, sessuologa, docente all'Università La Sapienza di Roma — ciò che prospetta Veronesi è una maggiore libertà, dagli stereotipi e dai pregiudizi. Il fenomeno è appena agli inizi: perché prenda consistenza dovremo aspettare almeno due o tre generazioni». Una rivoluzione, dunque. Ma biologica o culturale? «Entrambe: i cambiamenti della mentalità e le evoluzioni genetiche sono fenomeni correlati, e si influenzano reciprocamente. Ma si tratta di processi molto lenti». Veronesi ha la vista lunga: la società bisex è ancora lontana. Ma per trovare una civiltà capace di mettere a regime l'amore per entrambi i sessi non serve guardare avanti: nella Grecia classica, radice dell'Occidente di oggi, gli uomini non facevano mistero della passione per i ragazzi. Corsi e ricorsi della storia? «La bisessualità antica — avverte Eva Cantarella, che all'argomento ha dedicato un libro edito da Rizzoli — era molto diversa da quella che intendiamo oggi. Non era la possibilità di scegliere con chi e come avere rapporti sessuali, ma un fenomeno soggetto a regole precise. Era concessa solo agli uomini: un uomo adulto poteva avere rapporti con uno più giovane ma solo mantenendo un ruolo attivo. Raggiunta la maggiore età, gli adolescenti abbandonavano il ruolo passivo». E le donne? «Mogli e madri. L'amore coniugale, che conviveva con quello per altri uomini, era cosa diversa: in greco aveva anche un altro nome, filia, di contro all'eros passionale». Un amore finalizzato alla procreazione: «A quella dei corpi: quello per i fanciulli, scrive Platone, era più nobile perché volto alla procreazione delle anime». E qui torniamo a Veronesi e al sesso come gesto d'affetto e non mezzo per far progredire la specie. Un valore positivo che non mette tutti d'accordo: «La scissione della riproduzione dalla sessualità e dal nucleo familiare — dice Fiorenzo Facchini, antropologo dell'ateneo di Bologna — non può essere vista come un vantaggio per la specie umana. La riproduzione per l'uomo non è solo incontro tra gameti, implica rapporti tra due persone. È la naturale condizione umana a richiederlo. In un momento in cui la natura viene giustamente rimessa al centro dell'attenzione appare strana e del tutto stonata una prospettiva biotecnologica che ne usurpa le funzioni». Dunque nessun «prezzo da pagare» all'evoluzione naturale della specie? «Riguardo alla previsione di livellamento degli interessi dei due sessi e di attenuazione della sessualità nel suo significato antropologico — conclude Facchini — ritengo che l'orientamento sessuale sia definito sul piano biologico della specie e non possa essere messo da parte».
Giulia Ziino
19 agosto 2007

sabato 18 agosto 2007

V-Day l'8 settembre


Dal blog di Beppe Grillo, le istruzioni per l'iniziativa dell'8 settembre, il Vaffaday che intende promuovere una legge di iniziativa popolare che prevede:

- la non eleggibilità dei pregiudicati;

- un massimo di due mandati per i parlamentari;

- elezione diretta dei candidati.


1. L’obiettivo dell’otto settembre è la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare per un Parlamento Pulito

2. La legge prevede la non eleggibilità dei pregiudicati, un massimo di due legislature e l’elezione diretta del candidato

3. La proposta di legge popolare è stata presentata alla Cassazione in luglio

4. I miei avvocati hanno predisposto il modulo per le firme con la spiegazione in dettaglio della legge

5. Il modulo è stato stampato in un numero di copie sufficiente per 200.000 firme

6. I moduli saranno inviati ad alcuni gruppi (Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Modena, Catania, Palermo) delle principali città. Tali gruppi sono detti Meetup. Ogni gruppo può comunque stamparli autonomamente e in caso di necessità richiederli allo staff

7. Chi vuole firmare o aderire all’iniziativa può rivolgersi al Meetup della sua città o verificare quale è più vicino alla sua città o avviare una propria iniziativa informando lo staff


Andate su: http://www.beppegrillo.it/2007/08/vday_istruzioni.html per le istruzioni complete.

martedì 14 agosto 2007

Non ci posso credere...

Per la serie "Non ci posso credere"... ecco il testo di una lettera apparsa sul Piccolo da una persona che evidentemente è una fan accanita del Romoli:
Schiamazzi/1: giustescelte di Romoli
Il can can dell’opposizione goriziana che polemizza sui sensati provvedimenti «anti-schiamazzi» che mi auguro l’amministrazione Romoli voglia prendere al più presto, spero faccia riflettere i miei concittadini sullo scampato pericolo, scongiurato grazie all’esito elettorale. Di una prosecuzione di cattive abitudini ed eccessiva tolleranza, e sulla conseguente ottima scelta di rendere nuovamente vivibile, sicura e sana la nostra città. Stupisce la posizione dei portavoce della Lega Nord, forse parlano a titolo personale, in quanto mi pare ben distante dai principi e valori di sicurezza, ordine e quant’altro il loro simbolo porti avanti. Altro che ronde padane!I provvedimenti che a gran voce si richiedono alla nostra amministrazione per dare soluzione a quello che può divenire un vero «problema sociale» non ha il significato di un «tornare indietro» o un «addormentare la città» come demagogicamente si vuol far credere dall’opposizione, è invece un volere ristabilire un vivere sano, sicuro, improntato e corretti e civili valori di educazione e rispetto del diritto alla quiete e al riposo altrui. Democrazia è anche questo non solo diritto a maggiori incassi per i locali fino a notte inoltrata; che poi esistono delle normative (sicuramente rispettate dai gestori, mi auguro) che impongono di non servire alcolici a minori di 16 anni e a chi già palesamente «alticcio»!I maleducati fracassoni, quelli che eccedono nel bere, ecc.. per quanto pochi, ci saranno sempre: non capisco però perché dobbiamo tenerceli a Gorizia a discapito dei tanti che vogliono riposare o stare tranquilli. È questo che la sinistra vuole sortire con la sua polemica estiva? O spera di acquisire (forse anche la Lega?) simpatizzanti tra gli operai e gli avventori notturni? In medium stat virtus!
Raffaella Fratepietro - Gorizia

sabato 11 agosto 2007

Rischiare di perdere per poter vincere (o meglio: vivere)

Che ne sarà della sinistra? anzi, Sinistra?

sul sito dell'Espresso ho trovato un'analisi interessantissima di Edmondo Berselli, in cui si sottolinea come il PD potrà avere una vocazione maggioritaria solo conquistandosi sul campo, ovvero con una competizione interna al centrosinistra, la leadership dell'elettorato di centrosinistra.
Il concetto fondamentale di Berselli è che il PD deve giocarsi la partita del maggioritario, e rischiare sia la competizione con il resto del centrosinistra, sia la tenuta della coalizione per ottenre questo obiettivo. L'alternativa è una continua impasse dell'azione politica della coalizione e quindi la vittoria "semiautomatica", come dice Berselli, della destra, con una palude ingovernabile a sinistra. Per quanto io sia convinto della necessità di un legame stabile con la sinistra "massimalista", sono anche convinto che i rapporti di forza vadano chiariti.
Vi consiglio dunque di leggere l'articolo di Berselli cliccando QUI.
E poi vi segnalo un sondaggio dell'Espresso sul sistema di voto. La mia preferenza va al maggioritario a doppio turno...

Poppanti al voto?

Sul bloggo di Laura si è sviluppata un'interessante discussione sulla possibilità di far votare i 16enni... che nasce dal fatto he i 16enni potranno votare alle primarie del PD...
il tutto si ricollega alla necessità di riequilibrare il peso elettorale delle diverse generazioni... Per analisi e commenti vi rimando al blog di Laura e vi consiglio di dare un'occhiata agli interessanti commenti al post.
Poppanti al voto

venerdì 10 agosto 2007

All'attacco! (contro la chiusura anticipata dei locali pubblici)


A Gorizia la giunta di centrodestra vorrebbe anticipare la chiusura dei locali pubblici per non disturbare il sonno ai residenti. La città, già un mortuorio, rischia di diventare luogo prediletto per chi ha problemi a prender sonno.


Sulla possibilità che sia approvata un'ordinanza che anticipa alla mezzanotte la chiusura dei locali pubblici, ho inviato alla stampa un comunicato a nome della Sinistra Giovanile di Gorizia. Il comunicato è stato pubblicato oggi su Il Piccolo, edizione di Gorizia.

Inutile dire che critico questo provvedimento illiberale e punitivo, sicuramente dannoso per l'economia cittadina, e catastrofico per la qualità della vita della città, dei più giovani in particolare, per l'attrattiva turistica e per il ruolo di sede universitaria.

giovedì 9 agosto 2007

Pulizia etnica?????


Vorrei poter dire che non sono antileghista. Tutti dovrebbero avere il diritto di dire la propria.

Tuttavia Gentilini, ex sindaco di treviso, fa di tutto per farmi arrivare a dire che certe persone andrebbero rinchiuse.


Leggete QUI cosa ha detto recentemente a proposito delle persone omosessuali. In pratica vuole fare "pulizia etnica" contro i gay che infestano Treviso. Capisco che alcune zone diventate luogo di furtivi incontri siano forse effettivamente da "bonificare" per il decoro dell'area, ma parlare di PULIZIA ETNICA rivela un odio che in uno stato civile non può avere cittadinanza.

Dovremmo forse ricordare a Gentilini che cos'è la pulizia etnica? Quella di Srebrenica, del Ruanda, e così via.... è questo che Gentilini si augura sia fatto alle persone omosessuali?????


TREVISO - «Pulizia etnica contro i culattoni»: così il vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, ex primo cittadino della città veneta, ha dichiarato guerra ai gay, che avrebbero trasformato il parcheggio di via dell'Ospedale in un luogo di incontro dove si consumano rapporti sessuali, suscitando le proteste degli abitanti della zona.
«VADANO IN ALTRI CAPOLUOGHI» - «Darò subito disposizioni alla mia comandante (dei vigili urbani, ndr) affinchè faccia pulizia etnica dei culattoni - ha detto ai microfoni di Rete Veneta l'ex sindaco sceriffo della Lega, riportano i quotidiani locali - Devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c'è nessuna possibilità per culattoni e simili».

Che ne sarà di lui?

"Lui" è il Conference Center che è in costruzione a Gorizia, presso il Polo Universitario di Via Alviano (sede distaccata Univ. di trieste).
Orbene, la struttura, di forma circolare, è destinata ad essere utilizzata come luogo ove tenere negoziati internazionali e conferenze, con tanto di cabine per traduzione simultanea.

Tuttavia, pur conscio di quale prestigio sarebbe per la città una simile struttura, qualcuno dovrebbe aver la bontà di spiegarmi CHE CACCHIO CE NE FACCIAMO, e soprattutto, CON CHE CAVOLO DI NEGOZIATI CE LO RIEMPIREMO 'STO COSO????

Mi auguro che qualcuno ci abbia pensato, perché al momento attuale Gorizia non è sede di alcun negoziato o di prestigiosi cicli di conferenze internazionali capaci di giustificare la struttura. Ne devo dunque dedurre che, impostando il lavoro per il Conference Center, si pensasse ad inserirla nell'ambito, ad esempio, dell'Iniziativa centroeuropea (CEI), o dell'Euroregione Alpe-Adria, o qaulcos'altro... insomma spero che abbiano pensato a come usare la struttura dopo averla fatta.

Altrimenti rischia di essere l'ennesima cattedrale nel deserto di cui la storia e l'urbanistica italiana sono, purtroppo, anche troppo ricche.

Buon lavoro (ai muratori!)
ps - l'immagine che riproduce l'articolo è tratta dal Messaggero Veneto del 13 luglio, e ringrazio Barbara per avermi segnalato l'articolo.

lunedì 6 agosto 2007

Summer time



Bè è agosto (per chi non se ne fosse accorto esiste una cosa chiamata CALENDARIO... eventualmente procuratevene uno!).... ed essendo agosto direi che si deve pensare ache a svagarsi.... Tutti coloro che invece ad agosto lavorano mi odieranno, lo so... ma siccome anch'io in realtà passerò diverso tempo a scrivere la tesi direi che se vado ogni tanto qualche giorno al mare nessuno si lamenterà.

Questo weekend l'ho passato al mare a Grado e mi son rigenerato!!! Mi ci voleva proprio!!!


Bè.... buone vacanze a tutti!
NB - quello in foto non è Grado ovviamente... magari lo fosse, cacchiolina! ;-)

venerdì 3 agosto 2007

Verso la lista della Sinistra Ds

E' tempo di vacanze, lo so, ma si avvicina la nascita del Partito democratico, e pare che alle primarie del 14 ottobre ci sarà anche una lista della sinistra Ds destinata a raccogliere le forze della sinistra ds, nonché probabilmente alcuni esponenti di area socialista, e insomma ad essere il nucleo che porterà nel Pd principi e valori della sinistra: laicità, questione morale, ecologismo, attenzione per il lavoro.

Qui di seguito il comunicato con cui si annuncia la nascita delle liste unite della sinistra Ds a sostegno di Walter Veltroni.
Ho evidenziato i punti salienti.

Il documento che viene oggi presentato offre un contributo ed una piattaforma politica alle liste della Sinistra riformista per Veltroni, che concorreranno alle elezioni dell'Assemblea Costituente del Partito democratico.
Le liste, che nasceranno nelle diverse circoscrizioni sulla base di convergenze e di scelte legate ai diversi territori, avranno in comune un nucleo di idee e programmi, espressione della sinistra riformista, della sua storia, della sua capacità di rappresentare i ceti popolari e la parte più avanzata dell'intellettualità italiana. Quella che vogliamo è una sinistra che sappia rinnovare i valori del socialismo. Una Sinistra che promuova l’incontro con forze popolari e culture della tradizione cattolico-democratica, liberlademocratica ed ecologista.
Una sinistra capace di radicalità. Radicalità significa non aver paura di cambiare a fondo le strutture del potere - dai rapporti di lavoro alle istituzioni - né di contrastare le cristallizzazioni sociali e gli interessi dei più forti. E' compito della sinistra riformista favorire e rafforzare la partecipazione al Pd di forze antiche e nuove, oltre il binomio Ds-Margherita: in questo quadro, noi sollecitiamo la partecipazione di chi viene dall'esperienza dei socialisti italiani, anche nella prospettiva di un futuro incontro con la Costituente socialista, che è in via di formazione.
Sosterremo il primato del lavoro (in tutte le sue forme: lavoro dipendente e lavoro autonomo), la sua qualificazione e valorizzazione; più cultura e più diritti; più regole contro la precarietà e l'incertezza. La crescita del paese, delle sue risorse, della sua capacità di innovazione, sarà più determinata e solida, se realizzeremo obiettivi di trasformazione e di giustizia sociale; se assumeremo come principio ispiratore l'idea di uguaglianza: nei rapporti fra cittadini ed istituzioni, nell'esercizio delle libertà, nella formazione e nell'accesso al lavoro, nelle opportunità che si offrono a ciascuna persona. Porre al primo posto l'uguaglianza delle opportunità e la lotta ai privilegi significa operare per una riforma profonda dei rapporti sociali e civili e per un Welfare motore di sviluppo. Significa cambiare il clima morale del paese.
Ugualmente essenziale è l’impegno per i diritti e per le libertà: tra queste la libertà d’informazione, tante volte calpestata.
Siamo convinti che il Partito democratico debba avere un legame organico con il Partito del socialismo europeo. Intendiamo contribuire all'unità delle forze riformiste europee, che il Pse esprime, partecipando attivamente alla definizione e all'arricchimento di un patrimonio ideale e programmatico comune. Sosterremo la laicità delle leggi e dello Stato. Le norme che vincolano i comportamenti collettivi non possono essere scritte in funzione di un'obbedienza religiosa. Le istituzioni devono garantire un terreno comune per l'integrazione e la pari dignità di ciascuno. Affermeremo il principio della responsabilità verso la natura e le future generazioni. La missione di una sinistra moderna e innovatrice è porre rimedio alla febbre del pianeta, alla riduzione della biodiversità e agli inquinamenti; è lavorare per lo sviluppo sostenibile.
Alle domande diverse di innovazione e giustizia sociale che vengono dal Nord e dal Mezzogiorno d'Italia, dobbiamo rispondere con una democrazia capace di decidere e sburocratizzare i rapporti fra cittadino e Stato, con una lotta senza tregua contro il crimine e le sue cause, contro la mafia e gli alleati della mafia.
E' la prima volta nella storia italiana che tutte le forze della sinistra sono insieme al governo, in un'intesa organica con forze di centro. E' un fatto positivo. Dobbiamo rilanciare l'azione del governo, garantire la sua unità, rafforzare la sua azione riformatrice, in base al programma del 2006. Sbaglia chi delinea o ipotizza - dopo un anno - un cambiamento di alleanze e in particolare una esclusione della così detta sinistra radicale. Ciò significherebbe dichiarare pubblicamente la sconfitta della politica che insieme abbiamo costruito. Invece, noi abbiamo il dovere verso l'Italia di andare avanti, più decisi, nel cambiamento, nell'impegno riformatore per la giustizia sociale e per moralizzare la vita pubblica. Abbiamo il dovere di vincere uniti la battaglia contro le destre, ancora oggi come ieri guidate dal partito personale di Berlusconi.