mercoledì 5 agosto 2009

Tu donna abortirai con dolore

I tempi cambiano, i vizi restano. Quelli del Vaticano, intendo.
La pillola Ru486, il cui protocollo d'uso è assolutamente prudente e attento alle eventuali controindicazioni, vuole ridurre la sofferenza fisica (ma anche psicologica) della donna che affronta un aborto. Eppure per il Vaticano non va bene, e si arriva a minacciare la scomunica per i medici che la somministrassero.

In sostanza, tu donna abortirai con dolore.

Non basta infatti il dolore e il trauma di arrivare a una decisione così grave, dopo la vogliamo anche far soffrire ancora un po', giusto per il gusto di farlo.

Vignetta di Sergio Staino da L'Unità del 1° agosto 2009
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Per inciso a Gorizia si annunciano obiettori tutti gli ostetrici tranne uno: di fatto in questo modo l'obiezione, da diritto dell'operatore, finisce a ledere il diritto dell'utente/cittadino. Come risolvere questo conflitto di diritti/o?
Poiché compito del sistema sanitario è fornire il servizio sanitario al cittadino, ed è quindi questa un'attività essenziale per l'esistenza stessa della struttura sanitaria, è il diritto del cittadino ad avere priorità, anche perché risulterebbe altrimenti privato del proprio servizio il cittadino, e sarebbe quindi smentita la motivazione stessa per cui esiste un servizio sanitario.

2 commenti:

Andrea De Luca ha detto...

il vaticano mi ha stancato

Anonimo ha detto...

Mi scuso per l'assenteismo e inauguro una nuova stagione di commenti con un bel VAFFANCULO. Ovviamente non a te... non posso credere che dei medici riescano ad essere così miopi e gretti da non capire il torto che fanno alle pazienti quando si intestardiscono su questioni come questa. Io personalmente preferisco il vecchio adagio "prevenire è meglio che curare", ma in ogni caso non posso giustificare queste prese di posizione assurde. Vergogna!

Aidlyn