martedì 23 gennaio 2007

Tutti a casa?


Leggo su laRepubblica Online che il 56% degli italiani vorrebbe il ritiro delle nostre truppe in Afghanistan... quasi un plebiscito tra gli elettori di sinistra, anche riformista, e un fifty-fitfty tra quelli di destra.
Credo si ripresenti l'annoso dilemma: ma la politica estera si fa democraticamente? cioè: le scelte di politica estera devono rispettare la volontà del paese, o gli interessi nazionali?
Perché non è che le due cose coincidano sempre... Innanzitutto va detto che è francamente difficile che il cittadino medio sia edotto di a) i meccanismi della politica estera; b) la situazione internazionale; e c) le conseguenze di determinate scelte di politica estera.
Il 56% degli italiani, del resto, ha perfettamente ragione nel ritenere fondamentalmente inutile la permanenza delle truppe in Afghanistan, così com'è. La missione Nato in quel paese è, per essere eufemistici, priva di ogni strategia. Il recente comando britannicop della missione ha ritenuto di ripetere la strategia USA del "accoppa il terrorista" (notasi la finezza lessicale).
Ovviamente con analoghi risultati (si aspettavano altro?).
Karzai, sindaco di Kabul (ah no, presidente dell'Afghanistan... vabbè ma in pratica...), non pare essersi reso conto che la situazione è statica (non dico che necessariamente peggiori). Anche perché dopo la famosa conferenza di paesi donatori per la ricostruzione dell'Afghanistan, non è che sia siano visti motli quattrini nei paesini sperduti del Pamir... con l'ovvio risultato che il radicamente e la legittimazione del governo Karzai, inizialmente alta, è scesa in basso...
Ora apprendo che l'Italia ha ottenuto di relazionare al Consiglio di Sicurezza dell'ONU sullo stato dell'Afghanistan. Bene, se fossimo bravi dovremmo far capire che per l'Afghanistan più che una exit strategy serve una strategy qualunque... perché io finora non l'ho vista. Anche perché visto che ci costa quattrini tenere i soldatini là, sarebbe bene non buttare via i soldini di questi tempi.

Piccola annotazione: se ci ritiriamo dall'Iraq possiamo anche andare tutti a casa perchè in politica estera non ci cagherà più nessuno. Possiamo quanto volete dire che siamo contrari all'uso della forza, ma 1) in Afghanistan non siamo truppe occupanti, in Iraq lo eravamo, 2) senza le truppe NATO in Afghanistan scoppia la guerra civile; 3) la perdita di credibilità per l'Italia sarebbe enorme, e a quel punto non seremmo mai neanche in grado di dare una svolta pacifista alla politica internazionale, Ricordiamo che un paese (ricco) come il nostro, ha il dovere di preoccuparsi di mantenere un minimo grado di ordine e pace nel mondo... se non ce ne preoccupiamo noi chi lo fa?

Se poi qualcuno (Diliberto, Ferrero...) è così irresposanbile da pensare solo a salvarsi la coscienza... bè io preferisco dormire male la notte ma salvare un Paese intero!

Nessun commento: