lunedì 20 aprile 2009

GPF 2009

Con incredibile ritardo aggiorno il blog.

E' stato un mese intenso, ma pieno di stimoli. Sul fronte italiano, è partita la campagne per le Europee: Debora Serracchiani è stata a Gorizia lo scorso 16 aprile, la sala del Kulturni Dom era piena (e prossimamente metterò online le foto).

Io ho iniziato bene la mia primavera europea: dal 2 al 4 aprile ero a Bruxelles per partecipare al Global Progressive Forum, un'assise di conferenze e dibattiti organizzata dalla Global Progressive Fundation con il supporto del PSE e che ha visto la presenza di relatori del calibro di Bill Clinton (sì, proprio lui!), Rasmussen, Josep Borrell, Lionel Jospin, Howard Dean, Pascal Lamy (WTO), Piero Fassino.

C'è stato l'intermezzo di una chiacchierata con Fassino, e un rapido incontro con Franceschini, ma soprattutto tanti stimoli che ti fanno pensare che il livello del dibattito politico in giro per l'Europa sia parecchio più alto di quello nostrano. E soprattutto, c'è chi non si vergogna di definirsi progressista (l'ha fatto anche Franceschini, annunciando che il Pd formerà uno stesso gruppo nel parlamento europeo assieme agli altri partiti socialisti, democratici e progressisti europei), di dire che non è giusto scaricare sulla collettività il costo degli errori della finanza (Borrell), di citare Gramsci (un po' tutti, compresi molti Democrats americani... il che mi ha fatto sentire un tantinello ignorante...).

Abbiamo davvero tanto da imparare...!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, abbiamo tutti molto da imparare... su molti fronti.
Però, dai, se da qualche parte si deve cominciare, direi che la tua è una partenza in quarta!
Invidiaaa....
A proposito di dibattito politico, non so bene che dire. A me pare tanto che in Italia molto (troppo) stia andando a farsi benedire. Certo, il momento non è dei migliori (mi riferisco alla catastrofe abruzzese) per focalizzare l'attenzione su quanto sta realmente accadendo, tuttavia, un po' più di sensibilizzazione non guasterebbe.
Giusto ieri ascoltavo - per caso, in autobus - una giovane elettrice chiedere ad una sua collega "ma che cazz' è? Che è 'sta storia del referendum?!". Se questo è il livello medio, siamo messi male.

Aidlyn

Marco Rossi ha detto...

Non posso darti torto: ti posso pure dire che pure gente come me che "fa" (se così si può dire) politica, anche se a livello locale, non sa di preciso cosa preveda il referendum, oppure lo sa ma a grandi linee.
E soprattutto, lo spettacolo dei quotidiani che da 2 settimane non parlano che delle trattative sulla data del voto, sono surreali. Così come sono surreali le prese di posizione di Idv e Udc che sull'accordo per il 21 giugno dicono che il Pd ha fatto il gioco del Pdl.
Mah! ..la verità è che nessuno p in grado di valutare oggi le conseguenze di un eventuale vittoria del referendum, e dunque ogni presa di posizione lascia davvero il tempo che trova.