martedì 15 luglio 2008

Questione morale

Ho letto che Veltroni ha dichiarato la sua "vicinanza umana" a Ottaviano Del Turco (Pd, ex-Sdi, ex-Psi), il presidente della Regione Abruzzo, arrestato per presunte tangenti legate alla sanità regionale.

Ora, che la sua prima uscita sull'argomento sia "vicinanza umana a Del Turco", mi fa inca...re parecchio. Avrei approvato un "necessità di rinnovare la classe politica", un "stima per il suo operato politico, attendiamo chiarimenti dalle indagini" o qualcosa del genere.

Perché a me di Del Turco non me ne frega assolutamente nulla. Ma del Pd sì, eccome! Per fortuna Veltroni ha comunque richiesto una "piena luce" sui fatti, ma visti i titoli dei giornali bisognava proprio citare la "vicinanza umana"? Facciamoci del male, dai...

Dicevamo che i nostri amministratori, quelli di centrosinistra, erano diversi, onesti, non implicati in tangenti ecc... e sarebbe questo l'esempio che diamo? Dai due assessori della giunta di Marta Vincenzi a Genova arrestati per corruzione, al malgoverno di Bassolino a Napoli, a Genovese, segretario regionale in Sicilia e con un passato abbastanza discutibile, al Pd calabro che qualche preoccupazione dovrebbe darla per le sue strane frequentazioni.

La mia impressione è che l'alternatività alla destra, alle destre, e quindi l'obiettivo di un "essere maggioranza", non distinto dall'esprimere una diversa interpretazione delle esigenze sociali ed economiche del paese, si costruisca ANCHE con la costruzione di una credibilità di cui è parte integrante una questione morale mai sopita. Perché mai davvero affrontata.

Che anche a noi, sinistra, serva una tangentopoli per fare pulizia? O ci servirà, com'è successo a destra, per trasformarci in peggio di quel che siamo?

Intanto, io non so sto con Di Pietro, non credo come lui sostiene, che siamo tornati a Tangentopoli (uno slogan che gli serve solo per rinverdire le sue passate glorie dopo il flop della manifestazione nazionale di Roma). Nè credo che si tratti di un "ritorno al passato": semplicemente credo che quel passato non ci abbia mai lasciato e il malgoverno berlusconiano, interiorizzato anche a sinistra, abbia provocato una tale decadenza della moralità pubblica da rinforzare comportamenti illegali. Da qui nasce il caso Del Turco, io credo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Marco, anche io credo che dichiarare certe cose non fa altro che aumentare il malcontento attorno al Pd, e credo che anche dentro il nostro Partito ci sono persone furbette che utilizzano magari la politica per affari personali, ma la cosa importante è distaccarsi da questa gente. Se Tizio è indagato per una cosa è giusto sospenderlo fino alla sentenza (di condanna o di assoluzione) e solo in quel caso decidere di espellerlo dal Partito o se è innocente farlo rientrare, perché bisogna far capire che noi gente così non la vogliamo.

P.S.: Marco hai qualche sito per template a 3 colonne da consigliarmi? ciao

Anonimo ha detto...

Io sono dell'opinione che chi sbaglia paga, che sia di destra e di sinistra.
E' stato quasi grottesco vedere che Silvio, il cabarettista da crociere, ora diventato all'improvviso serio (?) -nn so se l'avete visto in tv in questi giorni- sia corso in difesa del malcapitato, accusato di aver rubato solo 6 milioni di euro, e ha fraternizzato con un altro perseguitato dalla giustizia.

Secondo me è proprio il concetto di giustizia che manca. Se un politico non è 'pulito' deve dimettersi e deve pagare in carcere.. anche più degli altri, visto che dalla sua posizione dovrebbe quanto ad integrità ed onesta, dare l'esempio per la popolazione.
E questo a partire dal Presidente del Consiglio in giù..

Comunque non vedo l'ora che questi scandali arrivino anche in Veneto. Galan PDL dovrebbe essere il prossimo! E' da un po' che se ne parla dietro le quinte, ed anche il presidente della provincia di Padova Casarin PDL, ha la sua coscienza sporca. E pensare che si sono anche accusati a vicenda di guadagnare con le autostrade venete, la sanità, etc...

Marco Rossi ha detto...

Vi lascio un altro spunto. Capezzone, oggi diventato portavoce del PDL, si è lamentato del fatto che i politici inquisiti vengano trattati alla stregua di ladri e assassini.
Non so voi, ma questa pretesa di superiorità, di impunità, di meritare un trattamento "diverso", questo sì che fa pensare al concetto di casta in un modo a cui non pensavo dal '93... e non so voi ma io le monetine lanciate contro Craxi me le ricordo!

Sul fatto di espellere gli inquisiti dal partito, come dice Marco, o almeno sospenderli, sarei d'accordo. Mi spiace constatare che il Pd abruzzese si muove lungo altre strade: il vicepresidente del Consiglio regionale dice che si sta verificando come lasciare al suo posto Del Turco... che bello... in Abruzzo il centrosinistra lascia al suo posto un governatore... incarcerato. In Campania abbiamo la presidente del consiglio regionale inquisita e un presidente di commissione consiliare agli arresti domiciliari che chiede che quindi le commissioni si riuniscano a casa sua...

Non so più a che partito ho aderito, a volte.