mercoledì 5 dicembre 2007

Che differenza c'è tra Pd e la Sinistra-Arcobaleno?

Stasera quasi per caso ho visto Otto e Mezzo, trasmissione di La7.
Erano invitati i leader della "Cosa Rossa" e mi ha colpito quel che ha detto Giordano a proposito del Pd. Secondo Giordano il Pd avrebbe smarrito il proprio legame con il mondo del lavoro dipendente teorizzando l'equidistanza tra impresa e lavoratore, ovvero tra capitale e lavoro, diciamo. Secondo Giordano questo snaturerebbe l'origine del Pd ponendolo come partito di centro, nemmeno riformista in quanto comunque lontano dal fondamento teorico di un partito di sinistra, riformista o meno. Eppure porre la condizione della radice operaio-proletaria di un partito per definirlo "di sinistra" significa, a mio avviso, negare fondamentalmente soggettività all'indidividuo. Ovvero: il singolo non è titolare di diritti in quanto persona, ma in quanto membro di una classe (e in specie la classe operaia).
Ecco che per questo, per la sinistra "radicale", il Pd è centrista, e non in quanto non si scagli contro il capitalismo, poiché in fondo sia Verdi che Sd (mussiani) accettano l'economia di mercato. Si scagliano contro il Pd in quanto questo nega l'esistenza della classe. In effetti, dal suo nascere il pd ha posto al centro l'individuo. In fondo è il punto d'arrivo di due tendenze: un umanesimo cristiano e un liberalsocialismo a cui negli ultimi anni sempre più si erano collegati i Ds. E non per niente altri partiti che si potrebbe vedere benissimo nel pd (socialisti) si rifanno anch'essi ad un liberalsocialismo che pone al centro la persone anziché la classe.
Insomma... la vera differenza tra le due sinistre, "radicale" e democratica-riformista (Pd), è nel contenere o meno il concetto di classe nel proprio dizionario teorico. Il Pd pone sempre al centro l'individuo in quanto titolare di diritti. E si nota in moltissime cose, ovvero nei particolari modi con cui il Pd affronta delle questioni. Si nota nella grande importanza data al tema dei diritti del consumatore e delle liberalizzazioni finalizzate a ridurre i costi per l'individuo dell'accesso ai servizi.E ancora: sulla questione delle coppie di fatto grande accento il pd lo pone sulle modalità di accesso
a eguali diritti, quindi a temi sostanziali. La sinistra radicale pone l'accento non tanto su questo quanto sull'elemento civico e di riconoscimento sociale/formale dei PACS o matrimoni gay. Per quanto poi anche in parti rilevanti del Pd si sia d'accordo su tali proposte (e almeno in altrettanta parte si è contrari), è interessante come questa differenza di posizioni possa essere vista nelq audro di un'ottica come quella che ho descritto. E ancora. Giordano critica il Pd perché questo considera il cittadino come cittadino-consumatore, non quindi come cittadino-lavoratore. Giordano poi afferma che così facendo il Pd pone il cittadino all'interno del ciclo di produzione-consumo confacendosi quindi al capitale e ai suoi interessi. Ma in realtà non è così: considerare il cittadino come lavoratore significa che questi nel lavoro si realizza e nel lavoro trova tutela e identità sociale e politica. Non a caso in effetti la sinistra radicale sostiene modelli di welfare in cui si tutela il lavoratore in quanto tale (ovvero si tutela il posto di lavoro e il salario). Quando invece il Pd considera il cittadino come consumatore, non lo fa invece per asservimento al cittadino consumatore, ma perché s'intende che il consumatore è colui che si pone di fronte alla sfida del capitale ed è meritevole di tutela in quanto persona che rischia di essere danneggiata: ovvero il Pd sostiene un welfare che pone al centro l'individuo in quanto tale (ovvero si tutela il cittadino anziché il lavoro, un po' come nei sistemi di welfare socialdemocratico scandinavi dove infatti il mercato del lavoro è estremamente flessibile). Insomma... da una parte il Partito dei diritti (Pd) e dall'altra il Partito del lavoro (la Sinistra).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo la Sinistra pensa al movimento di classe e dei diritti dei lavoratori.. un modo di pensare che considero vecchio, perché ci sono i lavoratori, le casalinghe, gli studenti, i piccoli commercianti, i pensionati... garantire i diritti dei cittadini comprende tutti. Può sembrare dispersivo, ma invece si indirizza alla collettività, aumenta la qualità della vita di tutti e soprattutto rimane la tutela degli individui più deboli che non sono solo lavoratori.

Comunque anche il PD si rivolge ad una classe quella dei "giovani".. ogni tanto sembra quasi un'intercalare utilizzato, ma poco realizzato, soprattutto perché i giovani in politica non ci sono....
speriamo che le cose cambino presto!

Alessio

Marco Rossi ha detto...

Che in effetti il Pd stia mitizzando il concetto di giovane è interessante... un Partito orientato al futuro, quindi al cambiamento... riferimenti al'azionismo?
è interessante insomma come ci siano dei riferimenti che si scoprono guardando alla PRASSI del Pd. Insomma il Pantheon ideale del Pd, inevitabilmente, nascerà da sè.

PS - in effetti il problema del welfare "operaio" è di lasciare non tutelate le sacche di povertà che non sono legate al lavoro. Il reddito di inserimento, proposto da anni dai Ds e ad esempio in via di adozione in Friuli, è una risposta che ad esempio va in direzione di una politica dei redditi non in favore del lavoratore ma del cittadino in genere.

Anonimo ha detto...

Spero davvero che le cose cambino presto e che sinistra radicale e PD riescano a trovare un punto di accordo e smetterla di punzecchiarsi in continuazione^^"

Marinray

Marco Rossi ha detto...

lo spero anch'io. Credo che potrà accadere solo tra qualche mese quand al termine di due processi costituenti i rispettivi bacini elettorali si saranno definiti e Cosa Rossa e Pd non saranno più in competizione per conquistarsi l'elettorato di sinistra. Effettivamente l'attuale situazione, al di là delle sparate di Bertinotti, è di per sè destabilizzante...

Anonimo ha detto...

Bravooo!! Non occorre neanche votarti, al quirinale subito, e fuoco al parlamento! ah ah scherzi a parte mi piace la tua chiarezza di pensiero , tutto quello che hai detto è qualcosa che molti elettori di RC non sanno notare, forse attaccare i isolare i partiti comunisti (non socialisti) spiegando queste differenze, sarebbe una buona cosa. I cittadini sono prima di tutto persone e individui, e il lavoro serve per mangiare non per far da schiavi al sistema produttivo dello stato, nel quale il singolo si squaglia. La cosa triste è che sti concetti li vuol far passare Berlusca con Bondi ma in fondo non gliene frega nulla.

Andrea

Marco Rossi ha detto...

prima che Bondi riesca a far passare dei CONCETTI sarebbe necessario riempirne il cervello di neuroni, ma recenti studi hanno dimostrato che è impossibile :-)

...vabbè, grazie dei complimenti sulla lucidità di pensiero. In realtà il fatto che un partito di sinistra non debba necessariamente essere "operaio" non è così scontato nemmeno nell'area "riformista". Penso che in fondo sia difficile abbandonare una certa linea di pensiero che ha dominato per anni, eppure passare all'idea di "partito dei diritti" sarebbe forse il modo per ridare alla Sinistra un SOGNO...