giovedì 30 ottobre 2008

Il movimento è democrazia


Il movimento di queste settimane di studenti, genitori, ricercatori e docenti è un movimento che è quanto di più bello il Paese possa mostrare: sono le energie attive della società, i più giovani coloro che questi giovani li formano.

E manifestano per chiedere che maggiori risorse, non minori, siano destinate alla cultura. Alla formazione. Alla ricerca. Che cosa può chiedere di più un paese dai suoi elettori se non una così elevata dimostrazione di senso civico?


Non sono facinorosi. Non sono stati ingannati. Non c'è bisogno che intervenga la polizia, né tantomeno l'esercito.

Li ho visti queste settimane mobilitarsi, li ho aiutati. Stampare volantini. Organizzare un intervento, Scrivere comunicati. Pensare a come farsi sentire. A coinvolgere altri, e tanti, nei motivi di una protesta, una nobile protesta, ma anche una civile e democratica protesta.


E' un movimento fatto di studenti medi, di ricercatori precari, di docenti delle superiori, di rettori che sfilano accanto ai propri studenti, di insegnanti circondati dai propri piccoli alunni, di genitori sconcertati del furto che si vuole perpetrare al futuro dei loro figli. E' la parte migliore d'Italia che manifesta.


E io sono con loro.



Oggi a Gorizia il corteo degli studenti medi, con insegnanti mischiati tra loro. Ho dato un piccolo contributo all'organizzazione, e poiché ad organizzarlo è stato un ragazzo, Alen Bigot, che praticamente ho visto crescere (politicamente parlando) negli ultimi 2-3 anni, bè un po' orgoglioso e anche commosso lo sono... sono un sentimentale...



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