venerdì 30 gennaio 2009

Domanda e offerta... e la crisi

Tutti dicono che nell'attuale crisi emerge in maniera particolare il calo dei consumi da parte del ceto medio. Logica vorrebbe che gli interventi anti-crisi mirino a sostenere la domanda interna e invece...

...invece gli interventi si stanno concentrando sul dare la possibilità alle imprese di superare più o meno indenni il momento non proprio felice. Il punto non è che non si debba aiutare le imprese, il punto è che è inutile.
Il problema strutturale delle economie europee è la debolezza della domanda interna. Nel caso statunitense, la crescita economica è stata sostenuta dalla domanda, tuttavia con due precisazioni: 1) che tale domanda non era sostenibile, ed infatti si è alimentata con il debito, e 2) che tale domanda consumava cose prodotte altrove, alimentando il deficit commerciale.

Così in fondo la situazione americana non è poi così dissimile da quelle europee. In entrambi i casi siamo in presenza di economie che non sono in grado di alimentare una domanda endogena, se non ricorrendo all'indebitamento. Certamente l'Europa ha il vantaggio di avere una struttura industriale più solida, e certamente gli USA hanno la possibilità di ricorrere al debito molto più degli europei (o almeno avevano questa possibilità).

Però... se il problema è la domanda, perchè ci preoccupiamo dell'offerta? cioè perché ci preoccupiamo di sostenre la produzione quando il problema è sostenere la domanda interna?

Mah!

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