domenica 23 marzo 2008

Ah... l'Italia!

La vicenda Alitalia sta tenendo banco in questi ultimi giorni. Se devo essere sincero, per la campagna elettorale del Pd non ci voleva, perché se è facile gridare al "i francesi ci rubano tutto!", lo è certamente meno spiegare perché la cessione della compagnia sia l'unica via per evitarne il fallimento.

Comunque tutta la questione assume dei toni paradossali.

Che il Nano Maledetto usi la questione, populisticamente come al solito, per mera convenienza elettorale, lo capisco. Ormai sappiamo che è fatto così.

Capisco meno, però, il sindacato. E in particolare la CISL, che cavalca l'onda e critica duramente il governo Prodi. Sostenendo che "si può aspettare una soluzione dopo le elezioni".

Ora... chiunque abbia un po' seguito le vicende Alitalia, sa benissimo che una parte (non tutta) della responsabilità per la fine ingloriosa della nostra compagnia di bandiera ce l'hanno proprio i sindacati, che non hanno mai accettato alcuna ipotesi di riassetto della compagnia, preferendola languire nell'assistenzialismo pubblico. E così il centrodestra, alla faccia del decantato libero mercato.


Insomma, il sospetto che il leader della CISL, Bonanni, abbia qualche mira politica mi viene. E poiché la CISL, da bravo sindacato cattolico, non è immune ai richiami d'oltretevere, e vedendo al parabola politica dell'ultracattolica ex leader CISL Pezzotta... bè il sospetto che sotto sotto ci sia il disegno di mettere in difficoltà il Pd per favorire la vittoria di un centrodestra più vicino ai dettati della Chiesa, bè il sospetto c'è.

O in alternativa, e altrettanto grave, dobbiamo supporre che Bonanni cavalchi l'onda del momento senza pensare agli effetti di lungo termine che il dilazionare la soluzione della vicenda Alitalia comporta. Il che metterebbe in dubbio l'utilità dei sindacati confederali, se non si preoccupano più del bene comune ma solo di cavalcare umori contingenti.

A parte questo, su Air France e la cordata AirOne, basta dire una cosa. In pratica, è come se il fruttivendolo sotto casa vostra presentasse un business plan per acquistare l'Auchan e vi assicurasse che farà investimenti per milioni di euro. Lo trovereste credibile?

No di certo, o almeno non più delle promesse del Nano.

2 commenti:

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

il comportamento del nano malefico è assolutamente nel suo stile
ma non per questo meno vergognoso
non si ferma davanti a nulla

cmq in questo paese il capitalismo è un opinione
bello solo finchè io ho le chiappe al caldo

Marco Rossi ha detto...

diciamo che è bello finché lo comando io...
suvvia sindacati e pdl vogliono che litalia resti pubblica per poterci piazzare amici e amici degli amici... e quanti sono i sindacalisti diventati poi dirigenti?