mercoledì 21 maggio 2008

A proposito di Rom eh...

Ricordate la 16enne rom accusata di rapimento di una bambina di appena 3 anni? e ricordate tutto il tam tam dei tiggì sui cittadini indignati verso i Rom?

Ovviamente in Italia giornalismo di inchiesta e verifica dei fatti non se ne fa più. Non sia mai!
C'è voluto l'impegno di una ONG perché si sapesse meglio com'erano andate davvero le cose. Peccato che la verità sia stata pubblicata solo dai media inglesi, e ripubblicata in Italia solo da alcuni blog.
Noi l'abbiamo appresa da qui. Buona lettura.

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Napoli, la 16enne Rom accusata di rapimento è innocente
Il caso di Angelica, ragazza Rom accusata del tentato rapimento di una bambina di sei mesi avvenuto a Napoli, nel quartiere Ponticelli, è una montatura. La testimonianza di Flora Martinelli, la madre della bambina, del padre di lei Ciro e dei loro vicini di casa è falsa. Il Gruppo EveryOne ha indagato accuratamente sull'evento che ha scatenato una vera e propria "caccia al Rom", che da Napoli si è diffusa a macchia d'olio in tutta Italia. "Fin dall'inizio le dinamiche del rapimento non ci hanno convinto, perché chi conosce la palazzina in cui sarebbe avvenuto il reato sa che è praticamente inaccessibile, sia per il cancello che per l'attenta sorveglianza degli inquilini," affermano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau. "Vi sono poi discordanze fra le testimonianze della Martinelli, di suo padre e dei vicini. La donna in un primo momento ha dichiarato che la porta del suo appartamento sarebbe stata forzata, poi ha ricordato di averla lasciata aperta. Dopo aver notato la porta aperta, la madre sarebbe andata a controllare la culla, quindi sarebbe tornata verso il pianerottolo dove avrebbe sorpreso - passati almeno venti secondi - la ragazzina Rom con la sua piccola in braccio. Non solo: avrebbe avuto ancora il tempo di raggiungerla e strapparle la bambina. Quindi la Rom si sarebbe mossa al rallentatore, consentendo a nonno Ciro di raggiungerla, afferrarla e schiaffeggiarla al piano di sotto. Alcuni dei vicini hanno riferito alle autorità che Angelica aveva ancora la bambina in braccio, quando l'hanno fermata. Ma non basta, perché nei giorni precedenti al fatto, gli inquilini della palazzina si erano riuniti più volte, con un solo ordine del giorno: come ottenere lo sgombero delle famiglie Rom accampate a Ponticelli". Dopo queste analisi di massima, il Gruppo EveryOne - che può contare su attivisti e organizzazioni locali - ha effettuato ulteriori accertamenti, sia presso il carcere, dove un funzionario, dopo aver ascoltato le ipotesi che scagionavano la presunta rapitrice, ammetteva: "Avete ragione, anche noi siamo in difficoltà, perché questo non è un evento diverso da tanti altri, ma qualcuno ha voluto trasformarlo in un caso nazionale". Gli inquilini di Ponticelli fanno blocco: i Rom non li vogliono più. Qualcuno però, mostra qualche scrupolo di coscienza, ma ha paura, perché le pressioni sono forti e mettersi contro il "comitato" di Ponticelli è pericoloso. "Angelica, in realtà, conosceva una delle famiglie che abitano in via Principe di Napoli, dove è avvenuto l'episodio," continuano gli attivisti del Gruppo EveryOne, "ha suonato al citofono ed è stata notata da alcune inquiline. Pochi istanti dopo è scattata la trappola e la furia dei condomini si è scatenata contro di lei, che è stata raggiunta in strada, afferrata, schiaffeggiata e consegnata alla polizia. Vi sono testimoni che conoscono la verità e due di loro sono disposte a parlare al giudice.

5 commenti:

Luca Sappino ha detto...

cosa ci si poteva aspettare? l'italia soffre ormai ufficialmente di una psicosi collettiva. siamo ossessionati dalla sicurezza e ci hanno convinto che per risolvere il problema bisogna cacciare i rom (che con la sicurezza non c'entrano nulla, è più un problema di integrazione)..
dove andremo a finire?

www.lucasappino.com

Anonimo ha detto...

Ciao Marco! Mi permetto di riprendere così com'è il tuo intervento e riportarlo sul mio blog (specificando la fonte, è chiaro). Certe cose non dovrebbero passare inosservate.
Saluti

Aidlyn

Marco Rossi ha detto...

tranquilla fai pure, blogghiamo tutti assieme! (sembra la pubbl. della CocaCola...)

...cmq è l'ennesima dimostrazione del livello di professionalità scarsissimo del giornalismo italiano: veniamo informati di puttanate, e le cose importanti non ce le dicono. Mai che si preoccupino poi di indagare sui fatti, si limitano a costruire le notizie sulle 3 righine riportate dalle agenzie di stampa...

Anonimo ha detto...

Concordo... mi deprime pensare che a volte noi blogghisti si possa essere più attendibili di certi giornalisti. Vabbè, forse sostenere che uno è giornalista solo perché iscritto all'ordine è un po' spararla grossa. E poi, si sa che smentire è una cosa da non fare... comunque mi pare che l'Italia non sia esattamente l'unico caso. Vogliamo parlare degli Stati Uniti?

Aidlyn

Marco Rossi ha detto...

no no no... meglio non parlarne va... ahahah :-)

certo la stampa dà parecchio da pensare. Innanzitutto se riflettiamo sul fatto che poche testate sono davvero indipendenti. Molti giornalisti sono chiaramente "al servizio" di qualcuno. E quel qualcuno non siamo noi lettori. Eh no...