giovedì 15 maggio 2008

Tocqueville e la democrazia

Credo che Tocqueville conoscesse Berlusconi...

'....Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali portigli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. Ineffetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assaipericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa piùrapidamente della civilità e dell'abitudine alla libertà, arriva un momentoin cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vistadei beni che stanno per conquistare. Preoccupati solo di fare fortuna, nonriescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascunoalla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessariostrappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsenevolentieri... Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronisrsi delpotere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivogliasopruso. Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessimateriali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantiscal'ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solomantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suobenessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato adasservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo deipropri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudinirappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente odisattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo acapriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimentosui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nelvedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo'.

Tratto da De la démocratie en Amerique di Alexis De Tocqueville, 1840

1 commento:

Anonimo ha detto...

Oh cavolo! C'era già allora?!
Battute a parte, è maledettamente vero... se solo gli italiani leggessero un po' di più e seguissero un po' meno reality, magari si accorgerebbero delle cazzate che fanno, soprattutto in cabina elettorale. Però in questo modo do per scontato che l'italiano medio capisca davvero ciò che legge. Il che ultimamente mi pare da mettere in dubbio.
Saluti,

Aidlyn