mercoledì 18 giugno 2008

Che facciamo?

Ho una mia interpretazione del pessimo appeal elettorale del centrosinistra in queste settimane. Del Pd intento, visto che la Sinistra Arcobaleno persevera nel proprio suicidio.
Credo che nemmeno il Pd creda in se stesso.
Così leggo su Europa la Lanzillotta che dice "dobbiamo dire anche dei sì'" alle proposte del governo Berlufini. Ok, le proposte del governo su riduzione degli enti locali ecc. sono vicine a quelle del Pd. Ma non mi pare che lo siano sui temi della sicurezza, della giustizia, delle tv ecc.
La Merloni, del governo-ombra, sostiene che queste son inezie e non bisogna tornare ai "toni dei girotondini", esperienza che (ma lei evidentemente non lo sa) coincise (era il 2003-2004) con il periodo di massimo consenso elettorale del centrosinistra.
Secondo Calearo, dobbiamo sostenere le riforme economiche del centrodestra, che tanto i temi della giustizia non interessano i cittadini e quindi non vale la pena farci opposizione.
...io sono un attimino perplesso. Se per non disturbare il governo, dobbiamo comunque appoggiarne le proposte, a che serve il centrosinistra? Se si presentano le nostre stesse proposte, ovvio che le votiamo. Ma se rinunciamo a fare le nostre proposte, a fare proposte migliorative di quelle del centrodestra, a dare ai cittadini una visione critica che sviluppi un'attenzione maggiore e una "vigilanza" sull'azione del governo, a che serve un'opposizione parlamentare?

Poi ovvio che non ci votano. Tanto vale votare PDL no?

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