martedì 24 giugno 2008

Far la corrente del PDL... ma si può fare?

Oggi leggevo le notizie su internet, as usual, e mi sono imbattuto in quest'articolo di Michele Salvati, uno dei supposti "ideologi" del Pd: "L'occasione del riformismo", nel quale in pratica si afferma che il Pd definirà la sua propria identità dai sì e i no che dirà alle scelte di politica economica del centrodestra in questi cinque anni.

"E' dunque probabile che le misure del governo vengano valutate una per una, e che il Pd cerchi di chiarire a se stesso e al Paese la sua identità riformistica proprio attraverso le misure che accetta come il governo propone, quelle che cerca di modificare e quelle che respinge."

In pratica, significa che l'identità del Pd si declinerà sulla base delle istanze del centrodestra. Si rinuncia dunque a far sì che il Pd sia portatore di una visione alternativa della società? o la differenza è solo di sfumature? se così fosse, non è che il Pd è debole, centrista o altro, è semplicemente inutile, meglio una corrente "di sinistra" del PDL a quel punto...

Questo Salvati mi sa che non ha capita una mazza...

Nessun commento: