giovedì 15 marzo 2007

Sono solo cartoons?

Bè... certo che in questo blog a volte sono un po' troppo serioso...
...adesso rischierò di esserlo troppo poco, e vabbè passerò il rischio :-)

Comunque non so se vi è giunta notizia dell'esistenza dei Boondocks, un cartoon che arriva dagli Stati Uniti, e va in onda su Mtv lunedì sera alle 23.00 (se ricordo bene...) ...avrete capito che mi ha preso parecchio eh eh...
Il cartoon è stato tratto da una comic strip di Aaron McGruder, lanciata nel 1999 e pubblicata su diversi quotidiani statunitensi, ed è uno dei tanti esempi di cartoons americani creati negli ultimi anni e basati in sostanza su una critica sociale abbastanza spietata della società americana... e come gli illustri predecessori (Simpsons, Griffin ecc...) è piuttosto dissacrante.

In pratica, protagonisti del cartoon sono due ragazzini di colore, il più piccolo (Riley, 8 anni) sogna di diventare un capo-gang, il maggiore (Huey, 10 anni) vorrebbe essere un moderno Luther King... a occuparsi di loro un nonno piuttosto eccentrico che vorrebbe essere integrato nella società "bianca".
Con un tale mix non ci vuole molto a rompere i canoni del "politically correct" e dei normali stereotipi di comportamento.
Insomma... negli USA la critica sociale passa anche attraverso i cartoons...


Ecco una recensione trovata su www.film.it:
Il cartoon, più volte in patria al centro di polemiche e censure, racconta la storia della famiglia afroamericana dei Freeman, che si trasferisce dalla periferia di Chicago in un tranquillo paese della provincia, abitato quasi esclusivamente da ricchi bianchi. Il nonno vorrebbe trascorrere l’ultima parte della sua vita in santa pace, lontano da problemi e fa di tutto per essere accettato dai suoi nuovi vicini. I suoi due terribili nipotini, Huey (10 anni) e suo fratello ribelle Riley (8 anni), però non la pensano allo stesso modo. I due non mostrano la minima intenzione di integrarsi. Huey, il maggiore, capelli afro e espressione perennemente imbronciata, ha carisma da vendere; è votato al radicalismo nero e la sua giornata tipo è farcita da invettive rivolte ai personaggi più diversi – da Bush al rapper Puff Daddy fino a Babbo Natale. Riley, il più piccolo, coltiva invece il sogno di diventare un moderno gangster e ama il mondo rapper, assolutamente disprezzato dal fratello.In The Boondocks c’è tutta l’America di oggi: da George Bush agli attentati dell’11 Settembre a Oprah Winfrey. Le vicende di un nonno che decide di prendersi cura dei suoi nipotini afro-americani diventano, infatti, il pretesto per guardare con occhio critico, umoristico e ironico alla società statunitense. Nel primo episodio intitolato "Benvenuti a Woodcrest", i Freeman, appena arrivati a Woodcrest, vengono invitati a un party in giardino dal ricco Ed Wuncler Sr. Faranno la conoscenza con Zio Ruckus e con Ed III, rampollo guerrafondaio della famiglia Wuncler, appena tornato dall’Iraq.

E sempre QUI trovate anche trailers, gallerie ecc...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

è grandioso è vero l'ho visto in USA.Bello come è caratterizzata la ragazzina figlia di papà bianca. Ma Matt Groening resta il mio mito!!!
ciao
Andrea

Marco Rossi ha detto...

ma adesso che mi viene in mente... perché non fanno più FUTURAMA???? sob sob...

Anonimo ha detto...

Putroppo torno a casa dal corso di fuemetto che questo programma è già finito..ho visto solo un pezzetto di una puntata e mi è piaciuto, sia come personaggi, che come storia e anche come disegni..davvero belli ;)

Marco Rossi ha detto...

sì devo dire che i personaggi sono stati creati veramente bene. Belli anche i disegni... vabbè son diparte perchè ho sempre preferito lo stile un po' "occidentale" rispetto agli anime...