domenica 29 aprile 2007

Ma l'Italia non era una repubblica fondata sul Lavoro?

Tra pochi giorni il Primo Maggio, giornata dei Lavoratori di tutto il mondo.
Cosa significa oggi il 1° maggio?
Significa ancora battaglie sindacali? Significa ancora le stesse battaglie dei nostri padri e dei nostri nonni?
Probabilmente no: la rappresentatività dei sindacati è in crisi, il numero degli iscritti ai sindacati italiani rimane molto alto, ma circa la metà degli iscritti è costituita da pensionati (il che è in fondo un paradosso, una contraddizione della funzione del sindacato).
Qual è oggi il problema fondamentale del lavoro? Fondamentalmente il precariato, il lavoro nero, la "qualità" dell'occupazione. Problemi che, 9 volte su 10, riguardano i più giovani. Difficile che il sindacato sappia dare risposte efficaci a questi questi, poiché ormai sta diventando una rappresentanza dei lavoratori "assicurati", di chi ha il posto fisso, e di chi è in pensione.
Eppure le potenzialità ci sarebbero. La capacità di mobilitazione e di pressione politica di CGIL, CISL e UIL (e per inciso il mio sincacato di riferimento è la UIL) resta enorme.
E poi c'è lo Stato. Nei racconti di mamme e papà ci sono gli "ispettori del lavoro"... una figura ormai rara... ridotta a ridicoli ranghi numerici e sommersa dalle scartoffie. Pare ormai che anche lo Stato abbia abdicato al ruolo di tutela dei lavoratori...
Ma l'Italia non era una repubblica democratica fondata sul lavoro?

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