domenica 27 maggio 2007

Fassino senza Pride

Fassino ha detto che non serve che i DS aderiscano al Gay Pride (che si terrà se ricordo bene il 16 giugno). Io mi chiedo invece perché non chiediamo alla Margherita di aderirvi.
Fassino aveva pure detto che non avrebbe condiviso tutto ciò che al Pride si sarebbe detto. Peraltro vero, al Pride di cazzate ne dicono sempre tante, ma detto così sembrava una presa di distanza disdicevole.
Soprattutto dopo che i ds avevan deciso di mantenere una totale equidistanza da Family Day e Manifestazione per il Coraggio Laico.
Un'equidistanza politicamente forse comprensibile ma 1) non condivisibile, 2) non comprensibile per i nostri elettori di sinistra. E poi l'idea che per essere bravi e buoni si debba rinunciare alla piazza a me pare una gran monata! Poi ci lamentiamo se siamo ridotti al 17%.
C'è voluto per fortuna l'intervento di Napolitano che ha detto che con la Chiesa si dialoga ma i diritti vanno comunque riconosciuti, a tutte le forme di famiglia, per sconfessare sia Fassino che la Bindi che al Forum sulla Famiglia non ha voluto le associazioni gay.
Intanto si procede verso il PD. Se mi si chiede se penso sia meglio continuare ad avere l'Unità e l'Internazionale ma diventare tutti dei cherichetti, oppure dimenticare i vecchi simboli (alias relitti) del Pci ma rimanere laici e riformisti, bè scusate se preferisco questa seconda opzione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Già... purtroppo la sinistra italiana si sta ancor cercando. Ai compianti tempi delle prima repubblica almeno c'erano delle certezze: esisteva una sinistra dura e pura (il PCI) e una sinistra moderata (il PSI). Poi le cose sono andate come sono andate e la sinistra italiana brancola ancora in un'indecisione che fa girare i coglioni.
Adesso ci troviamo con una sinistra radicale e una sinistra troppo centrista. Capisco che abbiano voglia di conquistare il famoso elettorato di centro, ma se per farlo devono rinunciare a tutte le idee della sinistra, è meglio che si iscrivano al CCD.
Se per assicurarsi i voti (seggi) si rinuncia agli ideali, è inutile accusare FI di essere solo una macchina per raccogliere potere a beneficio dei furbi.
Konkwy

Marco Rossi ha detto...

Concordo totalmente con te.
La classe dirigente dei DS (che, per inciso, meriterebbe di essere seppellita viva o quantomeno data impasto ai cani), ha evidentemente deciso che mantenere la poltrona di assessore è più importante che continuare a essere di sinistra.
E nel PD non ci arriveranno gli elettori dei DS, ma solo i "quadri".... bell'affare.