martedì 29 maggio 2007

Riflessione post-voto

Ieri si è votato e ora, dopo la sconfitta del centrosinistra che, in alcune regioni come il Friuli o il Piemonte, sarebbe meglio chiamare "batosta", mi pare il caso di fare alcune riflessioni...
Parto dal nazionale per arrivare al locale.

1) A livello nazionale paghiamo sicuramente un'azione non abbastanza energica e riformatrice del governo Prodi. In particolare, il governo non ha rappresentato la necessaria rottura rispetto agli anni del berlusconismo. Non sono ancora state cancellate le leggi "vergogna", non si è messa mano alla riduzione del numero dei parlamentari, i costi della politica anziché diminuire aumentano, sulla politica fiscale si è stati assai confusionari trasmettendo alla fine solo il messaggio di un aumento indiscriminato delle tasse, sulle pensioni non si è intervenuti ad aumetnare quelle minime mentre rimangono molte pensioni d'oro, si continua a non concentrare le risorse disponibili su pochi grandi obiettivi, con il "tesoretto" che è stata spezzettato tra tante destinazioni diverse così che nessuno ha capito che cosa si sia fatto di lui, il conflitto d'interessi rimane tale e sul diritto societario non si è ancora intervenuti. Si diceva che l'indulto sarebbe stato seguito dalla riforma carceraria ma non se ne vede traccia.

2) Se si deve fare un analisi dei partiti di centrosinistra, si nota la tenuta sostanziale di tutta la sinistra "massimalista" e la forte crescita dello SDI, mentre è in caduta libera l'Ulivo. Laddove DS e DL (Margherita) si presentano separati, la Margherita perde nettamente, a dimostrazione che l'elettorato cattolico-centrista si è spostato al centrodestra/centro. I DS tengono attorno al 14/17%, mentre dove si presenta l'Ulivo si registra un basso risultato ulivista con forte crescita dello SDI. Probabilmente si è cioè verificato uno spostamento di voti dai DS allo SDI, e dalla Margherita a UDC e FI.

3) Paghiamo fortemente la nascita del Partito democratico in maniera verticistica e non partecipata. paghiamo un PD che sta nascendo come forma di mantenimento al potere della vecchia classe dirigente, e paghiamo un PD che si presenta come partito moderato. In pratica il PD sta perdendo l'elettorato riformista di sinistra, che ora gli preferisce lo SDI o non va a votare (l'astenzione ha gravato sulla sinistra in maniera pesante) in quanto privo di partito di riferimento, mentre la radicalizzazione dei temi etici dalla parte della Chiesa porta i cattolici a "rientrare nei ranghi" votando un partito ideologicamente cattolico come l'UDC. In sostanza il PD (Ulivo) perde consensi sia a sinistra che al centro attestandosi su percentuali molto basse: Varese 17%, Vicenza 15%, Rieti 19,5%, Matera 28%, Lecce 15,5%, 30% in roccaforti del centrosinistra come Genova e Ancona (mentre 30% dovrebbe essere il risultato medio del PD).


Conclusione:
  • Il Partito democratico deve rispostarsi a sinistra.
  • Bisogna essere più energici nell'azione di governo e focalizzarsi su pochi obiettivi concreti.
  • DS e DL devono fare un passo indietro: la fase costituente non può essere guidata da questo gruppo dirigente.
Il fatto più rilevante è che, evidentemente, gli elettori non concepiscono più l'Ulivo come un contenitore dentro cui trovano i ds, la margherita ecc... e quindi un contenitore plurale. Ora vi vedono l'anticamera di un partito (il PD) che ha rinnegato un'identità laica e di sinistra, con una vaga indicazione di moderazione senza particolari risvolti ideologici e incapace al tempo stesso di presentare una piattaforma programmatica chiara.
Al contempo, l'Ulivo non rappresenta più una novità: gli elettori hanno capito che il PD è un'operazione guidata dalle élites politiche di DS e Margherita, non aperta a nuovi ingressi, e vedono nel PD sprattutto l'emblema della partitocrazia. Neè riprova il prolificare di liste civiche mentre in teoria il PD nasceva proprio per riportare alla politica, ai partiti, il "popolo delle liste civiche".
Un fallimento totale, quindi.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io propongo una punizione più dolorosa! Mi pare il minimo!!!
Più dolore per più tempo per tutta la dirigenza DS.. si recuperebbero 10 milioni di voti mi sa ed anche di più.. altro che PD?!? XD

Alessio

Marco Rossi ha detto...

eh già :-))))
a parte gli scherzi... il gruppo dirigente ds è indecente... uno schifo totale... :-(

Anonimo ha detto...

Volevo rispondere a "Fassino senza Pride".. ed ho sbagliato scusate >.<


Comunque non cambia il mio pensiero.. credo che stiano sbagliando su tutta la linea.. Hanno portato a disaffezionarsi tutto l'elettorato, ed anche chi faceva parte dei due partiti e comunque chi portava avanti un ideale, perché quelli interessati alla poltrona sono rimasti tutti.. Sciacalli pronti a prendere il posto del primo che se ne va, o a vendersi per la poltrona anche temporanea..

Non ho parole.. peggio di così credo che non si potesse fare.. ormai il PD, non ancora nato, sta cadendo in basso, si sta scavando la buca.. poi non so chi arriverà Ratzinger a dare una benedizione? E poi probabilmente verrà seppellito quello che sembra manifestarsi come un vero e proprio progetto fallimentare!

Personalmente non capisco perché si continui ad andare avanti in qualcosa dove si vede che è già stata persa ogni speranza. Se si ha paura che qualcuno perdi la faccia.. beh probabilmente è arrivata l'ora di mandarli a casa per coerenza politica e di ideali nostra e di chi ci ha preceduto!

L'unica speranza è che dalle ceneri di questo disastro possa nascere realmente qualcosa di nuovo, di innovativo che possa guidare il paese nel futuro, senza tante chiacchiere, ma con i fatti, cosa che neanche la destra ora come ora sa fare!

Alessio

Marco Rossi ha detto...

Concordo in pieno... basta PD... si ricostruisca una sinistra moderna...e Fassino & Co. a casa!!!!
SUBITOOOOO!
prima che sia troppo tardi per favore

Anonimo ha detto...

Anche io sono d'accordo!! X'D si stanno perdendo dietro il PD e nn capiscono che c'è bisogno di una sinistra che riesca a coinvolgere un elettorato stanco e confuso da questa politica..

Marco Rossi ha detto...

infatti. Abbiamo per cinque anni battuto sul tasto del rinnovamento della politica, della scuola e dell'università, della riduzione dei costi della politica ecc...
...e proprio su questi temi non stiamo facendo nulla!

Anonimo ha detto...

Temo che stia tornado di attualità la famosa frase "NNNNNN, di' qualcosa di sinistra!!" (al posto di NNNNNN si può mettere il nome di qualunque leader -e ce ne sono tanti, troppi- della non-destra italiana).

Giusto per mettere a confronti la tendenza centrista e accomodante della sinistra (o soi disant tale) italiana con quella spagnola, eccovi una bella citazione di Zapatero: Zapatero afirma que aunque "C'è molta gente in questo paese che ha nostalgia di un partito di centro. Io non sarò mai di un partito di centro".
Forse in Italia sono tutti concordi nello sputtanare Zapatero proprio perché è di sinistra... e la nostra cosiddetta "sinistra" sa di non poter reggere il confronto e pertanto lo critica.

Konkwy

Marco Rossi ha detto...

rispondo in ritardissimo... penso anch'io che l'incapacità di confrontarsi con la sinistra europea sia dovuta a limitatezza della nostra sinistra