giovedì 15 febbraio 2007

Un socialismo non più rievocativo. Il PD secondo Reichlin

Ho trovato su L'Unità online, qui, un interessante articolo di Alfredo Reichlin sulla sua visione di Partito democratico. Ve ne riporto solo alcuni stralci, e, anche per ovvie ragioni di copyright, vi rimando al quotidiano per il testo completo.

La sinistra italiana non è una categoria dello spirito. Ha fatto storia in quanto attore principale di un'aspra lotta per la democrazia contro una classe dirigente particolarmente meschina che per difendere la “roba” è scesa a patti con tutti: il fascismo, i clericali, lo straniero, Berlusconi. E tutto questo ha chiamato “mercato”, “liberismo”. La sinistra è stata la protagonista del conflitto tra le classi, cruciale allora, nell’epoca dell’industrialismo.
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quando oggi si dice sinistra bisogna pensare a un campo di forze che certo fa perno ma va anche oltre le vecchie forze socialdemocratiche europee. Da questo dipende la scommessa del partito democratico. Essenzialmente dalla capacità di puntare sulle grandi ragioni che possono unire in Italia e nel mondo le forze del progresso. Perché lì, in quelle grandi ragioni stanno le forze vere e vive da rimettere in moto. L’incontro si fa a questa altezza.
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I conflitti di classe restano, ma, al di là di essi, altri si presentano. E riguardano il controllo delle conoscenze, l’inclusione o l’esclusione dai luoghi del sapere, i diritti di cittadinanza, il ruolo delle donne, la capacità della politica di far valere l’interesse generale. Che riguardano quindi la libertà dell’uomo moderno, quella fondamentale libertà che consiste nell’essere padrone del proprio destino.
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nell’incertezza delle previsioni, l’unica certezza diventa la nostra capacità di avere un progetto forte, di futuro, di valori positivi capaci di garantire una convivenza umana.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cioè nn si può utilizzare nel blog articoli completi..? io avrei messo quello di ceccanti sul blog mio.. mi sembrava di capire che bastasse riportare il giornale di provenienza per essere a posto.. o no? Copyright or not copyright.. this is the problem!

Marco Rossi ha detto...

Beh... giusto l'altro giorno Google è stata condannata da un tribunale belga perché continuava a rendere disponibili gratuitamente articoli di giornali che nel sito del loro quotidiano, essendo passati in archivio a pagamento, non erano più gratuiti. Io per evitare problemi indico la fonte, metto il link, e cito evitando di mettere l'articolo per intero.